Serata in grande: come fare una cena scenografica nel centro di Milano

Pubblicato il 28 gennaio 2024

Serata in grande: come fare una cena scenografica nel centro di Milano

Milano, oltre a ospitare alcune tra le migliori cucine del paese, ricche di tutte le nostre tradizioni culinarie, è anche capitale del design italiano. Questi mondi spesso si combinano insieme dando vita a locali e ristoranti bellissimi dove si mangia anche da dio. Location diverse dal solito, particolari e uniche nel loro genere che sanno catturare lo sguardo sin dal primo momento. Non a caso sono la meta prediletta di blogger e influencer alla ricerca dello scatto perfetto. Alcuni ristoranti puntano sui palazzi storici, quelli del ‘700, conservandone l’antico mobilio interno che è meraviglioso, altri sull’arredamento moderno, quasi futuristico, che impressiona e colpisce; infine c’è chi si sente più romantico e sceglie location immerse nel verde, tra edera, piante e fiori coloratissimi.

Nello showroom d’arredamento


Cibo italiano e design britannico si incontrano in un unico spazio che è ristorante, show-room e shop. È il The Manzoni e si trova a pochi passi dal Teatro alla Scala, in pieno centro. È un locale davvero unico e fuori dal comune: l’intero arredamento è firmato da Tom Dixon, le cui opere possono essere ammirate nel ristorante (sul cui soffitto spiccano dei lampadari che sembrano costellazioni di sfere dorate) e direttamente nello show-room (all’interno di una giungla urbana piena di piante). Il cuore del The Manzoni è sicuramente la cucina a vista, oltre la quale sono collocati i tavoli minimal, senza tovaglia, dove sono i piatti i veri protagonisti. Richiamando l’estetica del locale, i tavoli sono arredati con oggetti creati da Dixon (alcuni dei quali possono essere acquistati). Un filo rosso lega l’ambiente alla cucina, caratterizzata dall’essenzialità delle portate. I piatti sono ricercati ma dai gusti semplici, intensi e ben definiti. La cucina gioca sulla reinterpretazione di ingredienti tradizionali e territoriali e sulla sperimentazione degli abbinamenti e delle contaminazioni.
Via Alessandro Manzoni 5, Milano; Tel: 0289094348

Nel palazzo del ‘700


Cavoli a merenda è un ristornate elegante, storio locale situato in un palazzo patrizio del ‘700, vecchia casa gastronomica di Vanessa Viscardi. L’intero spazio trasmette una calda atmosfera di casa, senza perdere eleganza e raffinatezza. Si tratta di una dimora storica e le sue caratteristiche sono state mantenute: soffitto a cassettoni, pavimento in marmo, specchi rococò con profili dorati, tende e lampadari antichi che rendono le sale sontuose. Qui si cela anche un luogo nascosto e privato: una veranda in ferro battuto che diventa un romantico giardino di inverno durante la stagione fredda. Le ricette proposte nel menù sono raffinate (qualche esempio: gamberoni e carciofi cotti e crudi in doppia consistenza al Franciacorta; mezzi pacchetti con ragù di totani, salsiccia e finocchietto selvatico; tagliatelle all’uovo con ragù di coniglio e crumble all’arancia; cipolla rossa ripiena con taleggio e tuorlo fresco con purea di patate). La carta dei vini è interessante e predilige le piccole cantine artigianali.
Corso Magenta 66, Milano; Tel: 3384679513

Nel giardino provenzale


In Via Savona un ex spazio industriale è diventato oggi uno dei ristoranti più eleganti e romantici della città. Sto parlando di Al Fresco, un locale rustic-chic dalla straordinaria atmosfera. La location è immersa nel verde dell’edera e dei glicini che circondano l’intero spazio: è uno dei luoghi migliori per mangiare all’aperto qui in città. Nel giardino dall’anima provenzale ci sono tavole e sedute in ferro battuto e tanti dettagli che ricordano le campagne francesi, come le cassette della frutta, gli annaffiatoi, gli sgabelli colorati e vecchie ruote in legno appoggiate di qua e di là. Al Fresco propone i piatti della cucina mediterranea, tutti di alta qualità (vale la spesa un po’ elevata). Le proposte sono molte e varie, alcune ricercate e interessanti, come la tartare di ricciola con carciofi in agrodolce e dressing al mango o il tataki di tonno rosso mediterraneo con zucca violino e cime di rapa ripassate. Ottime le ostriche. Anche la pasticceria è buonissima: dalle lingue di gatto al gelato artigianale, passando per il tiramisù, le torte e la frutta fresca.
Via Savona 50, Milano; Tel: 0249533630

Nel negozio di fiori


In zona Bocconi si trova Potafiori, un luogo unico dove si concentrano l’amore per i fiori, la passione per la musica jazz, la bellezza del design e la bontà del cibo. Qui mangi letteralmente tra i fiori, ne sei circondato e assisti alla preparazioni di mazzi che, se hai voglia, puoi comprare e portare a casa. Potafiori è infatti un concept store dove tutto è in vendita. La cucina (molto buona) è di ispirazione bergamasca, la città natale della proprietaria, ma non solo, perché trovi tante altre ricette delle nostre tradizioni regionali; i casoncelli burro, pancetta e salvia, però, li devi assolutamente provare. I fiori sono proprio ovunque, anche nei piatti, colorati e ben presentati, e all’interno dei cocktail che vengono serviti durante l’aperitivo. Carine le serate a tema e quelle karaoke.
Via Salasco 17, Milano; Tel: 0287065930

In Villa Reale


LùBar, di fronte ai meravigliosi Giardini Indro Montanelli, è un bistrò siciliano-milanese. Il locale si trova all’interno della maestosa Villa Reale (di fine ‘700), che oggi ospita la Galleria di Arte Moderna di Milano. La cornice è già bella di per sé, ma anche l’interno sa lasciarti a bocca aperta: mangi circondato da grandi vetrate settecentesche, marmi, pietre, piante verdissime e, al centro della serra, una bellissima opera marmorea firmata dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen. LùBar è un luogo bello da osservare (meta prediletta di blogger e influencer) ma è anche un posto pensato per star bene e mangiare bene. La cucina siciliana è rivisitata in chiave moderna e leggermente milanesizzata (più chic); buone le panelle con avocado, le capesante gratinate, gli arancini (homemade) e i vari piatti di pesce come ostriche, scampi, gamberi rossi e tartare. Il menù è contenuto ma ben strutturato. Suggestivi anche lo spazio nel cortile e il giardino.
Via Palestro 16, Milano; Tel: 0283527769

Nel locale di design


It è un ristorante da una stella Michelin. Il nome gioca su molteplici significati: è l’abbreviazione di Italia, la pronuncia di “eat” (mangiare) e un termine che nello slang inglese indica “alla moda”. Il ristorante di trova all’interno di Palazzo della Gondrad, costruito all’inizio del ‘900 dall’omonima Società Nazionale di Trasporti; lo spazio, di cui è stato preservato il design, era lo show-room dello stilista Gianfranco Ferrè. La location è molto luminosa e spaziosa, industriale ma accogliente; qua e là sono stati inseriti dettagli deco come le sedute in velluto circondate da grandi piante, alcune delle quali cadono anche dal soffitto. I piatti che escono dall’ampia cucina a vista rispecchiano l’anima minimal e aggraziata del ristorante. Il menù, mediterraneo e creativo, è ampio; interessante la sezione “piatti green” (puntarelle pere e tapenade di acciughe, cavolo nero, zucca arrosto, quartirolo) e spaziale quella dei “crudi”. La spesa è sopra la media, ma vale l’intera esperienza, visiva e culinaria.
Via Fiori Chiari 32, Milano; Tel: 029997993

Foto interne reperite dalle pagine social e dai siti internet dei rispettivi locali
Foto di copertina di The Manzoni

  • RISTORANTI ROMANTICI

scritto da:

Beatrice Tagliapietra

Milanese dalla nascita, amo ballare, viaggiare e mangiare. Mi piace la poesia, il cinema e il buon vino (soprattutto se bevuto in compagnia). Odio la convenzionalità e la monotonia mia annoia. Di giorno scopro il mondo, di notte dormo poco e scrivo tanto.

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