Birrette, cicchetti e chiacchiere a Venezia da Mariangela e Davide, pura spensieratezza

Pubblicato il 25 settembre 2024

Birrette, cicchetti e chiacchiere a Venezia da Mariangela e Davide, pura spensieratezza

Quando ero più giovane ero decisamente più birrafondaio di oggi. Gli anni però passano, i gusti cambiano (non avrei mai immaginato così tanto) e oggi una birretta me la concedo solo ogni tanto come un piccolo sfizio. Meno quantità e più qualità: questo vuol dire ovviamente mettere una croce dalle birracce da supermercato in giù, così almeno, quando ti bevi una birretta, te la bevi buona. E con Venezia, al contrario di quello che si possa pensare, non sono certo cascato male. Ecco; posti validi per un buon birrino qui ce ne sono diversi, ma nessuno è come H2 NO. E siccome quell’”ogni tanto” è arrivato, oggi andiamo a farci qualche birretta da Mariangela e Davide.


Ma perché nessuno è come H2 NO? Beh, intanto qua non ci sono birre commerciali per scelta. Solo birre artigianali, sette alla spina (di cui due fisse, prodotte dal locale in collaborazione con Birrificio del Doge) in continuo cambiamento e una bella scelta in bottiglia.

Ci sono i cicchetti, vero fiore all’occhiello, preparati da Davide e che sanno sempre stupire sia per i colori che per gli abbinamenti azzeccatissimi e mai banali. E poi c’è l’atmosfera, perché ogni volta quel “Ciao Damiano, come xea?” è una coccolissima che ti mette subito in mood leggerezza.


Ovviamente anche stavolta va proprio così, ed è da Davide che siamo accolti, e manco il tempo per sedersi che già mi parla di una birra che dobbiamo assolutamente assaggiare. E non è una birra banale: una Raspberry Sorbet, del birrificio Sibeeria, dalla Repubblica Ceca.

A Davide non piace la banalità e lo so bene: e la vedi già, con quella colorazione rossa viva data proprio dal lampone, che si sente benissimo già dal profumo. Il sapore è acido, perché è una sour, ma dopo lo stupore torna improvvisamente il lampone nel retrogusto. Ma il cicchetto di accompagnamento? È con burrata, zucca e salmone, tutto pronto a creare un vortice di contrasti. La zucca è dolce, si scontra subito con il deciso sapore di salmone, ma la sua dolcezza allo stesso tempo smorza l’acido della birra. Poi la riassaggio, mi sembra di sentire anche un che di salino mi Davide mi spiega che è un’illusione data dall’acido.


Se il primo assaggio era un po’ fuori dagli schemi con il secondo rientriamo nei ranghi: la birra è la Tempura Crunch, un’asian neipa prodotta da Rebels, un birrificio di ragazzi romani con la passione per la cucina thai. Il sapore è giustamente quello amaro e luppolato, a cui si aggiunge la nota fruttata di lime kaffir, tipico appunto del Sudest asiatico. Un sapore fresco, amaro ma non sovrastante, che lascia posto al cicchetto: con cavolo cappuccio, canocia, lampone e salsa tartara.


È invece Mari a suggerirci gli abbinamenti successivi. Con la Taras Bulba, una belga che non è la solita belga in stile abbazia, ci teniamo vagamente sulla scia di prima, ma il sapore è ancora più amaro e secco. È così deciso perché viene effettuata anche un’aggiunta di luppolo a freddo. Nonostante il gusto amaro è beverina, con qualche nota che sa quasi di legnoso, mi fa pensare alle barrique. Il crostino in questo caso fa “solo” da accompagnamento, ancora con la canocia e soprattutto con la scarola al curry.


L’ultimo assaggio è, come ci dice Mari, una “coppia che spezza”. Optiamo per un crostino vegano, con hummus, pesto di mandorle, robiola vegana e melanzane. La birra è invece una di quelle, come da nome, di cui potresti innamorarti, la Crush on You di Wild Raccoon, un birrificio friulano a cui piace uscire dagli schemi. La birra è una neipa agrumata con una nota finale un po’ più dolce, perfetta per la stagione estiva e per chi ama sapori sì particolari ma non troppo complessi. Il sapore del cicchetto ne fa da perfetto contraltare, deciso ma anche sfaccettato, e il bello qui è che risalta anche il gusto del pane integrale, che è la base di tutti i crostini.

Ecco, il bello di H2 NO. Birretta, cicchetto e chiacchiere, e nulla è mai banale, nemmeno quelle chiacchiere che qui non sono stato a riportare. Un ambiente solare, un bacaro veneziano ma che vuole la birra, che ti tende sempre una mano amica e che induce alla spensieratezza.

Foto delle portate di Eva Malacchini.

H2 NO
Rio Terà San Leonardo, 1815 - Cannaregio - Venezia
0418227239

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

IN QUESTO ARTICOLO
  • H2 NO

    Rio Terà S. Leonardo 1815, Venezia (VE)

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