Lago d’Iseo e Franciacorta: i ristoranti che davvero non dovresti perderti

Pubblicato il 22 novembre 2018

Lago d’Iseo e Franciacorta: i ristoranti che davvero non dovresti perderti

Vagabondare fra borghi e colline, lasciandosi catturare dal loro tranquillo fascino, fermarsi nelle cantine a degustare i vini di questo magico territorio, scovare nei paesi piccoli negozi d’artigianato, dedicarsi momenti di benessere e relax vivendo un’esperienza indimenticabile, ma soprattutto farsi tentare dalla gola gustando prelibatezze di una tradizione gastronomica che non ha eguali, quella bresciana. Ebbene, il lago d’Iseo e la Franciacorta, al pari del più grande e forse conosciuto Lago di Garda, sono anch’essi mete gettonate dove andare alla scoperta non solo di paesaggi silenti da mozzare il fiato e di angoli bucolici con filari ordinati, ma anche di un territorio ricco e generoso dal punto di vista enogastronomico, con tante eccellenze da gustare, magari seduti al tavolo di un ottimo ristorante. Di seguito qualche dritta per concederti una cena come si deve in zona. Se invece sei alla ricerca di un ristorante sul lago di Garda, non perderti questo articolo.

La stella che brilla fra tradizione e modernità


Nel cuore della Franciacorta, precisamente a Bornato, in un antico borgo recentemente ristrutturato ha sede il noto e premiato ristorante Due Colombe, regno stellato del grandissimo chef Stefano Cerveni. È uno di quei ristoranti che devi provare almeno una volta nella tua vita per capire veramente il significato di alta cucina. Le proposte gastronomiche spaziano tra i piatti della tradizione franciacortina e di famiglia e nuove ispirazioni moderne e creative, portando sempre in tavolo un perfetto ed equilibrato bilanciamento tra gusto e consistenze. Tra i must da assaggiare annoveriamo la celeberrima patata viola, il gambero rosso e il Franciacorta, la tinca al forno, il risotto mantecato ai formaggi dolci con pomodorini canditi, erbe e bottarga di coregone, l’anguilla psichedelica e il famosissimo manzo all’olio con polenta, da una ricetta di nonna Elvira datata 1955.

L’identità di oggi per la tradizione di domani


È una cucina attuale, alleggerita dal punto di vista calorico ma non del gusto quella che propone il giovane chef Marco Acquaroli alla Dispensa Pani e Vini di Torbiato di Adro, un locale nato come enoteca, wine bar, bottega e laboratorio di sperimentazione e diventato negli anni uno dei ristoranti più rinomati della zona. Se vuoi provare un piatto che non dimenticherai facilmente ti consiglio di provare il risotto con maialino, burro di malga e pesce di lago; un mix di abbinamenti forse insoliti ma perfettamente equilibrati che mi ha lasciato stupefatta. Gettonatissimo anche “Il nostro orto”, realizzato con prodotti biologici, che porta in tavola erbe, fiori, piante e radici di stagione. È stato per me la riscoperta del magico mondo vegetale. E non per ultimo ti consiglio di assaggiare (su prenotazione) il filetto alla Rossini rivisitato con cipolla bruciata, foie gras e polvere di tartufo, piatto per il quale Marco ha vinto i campionati mondiali di cucina con il tartufo lo scorso anno.

La cucina gourmet dell’Albereta


Come seconda tappa del nostro viaggio sul lago d’Iseo e dintorni abbiamo scelto il ristorante Leone Felice de l’Albereta a Erbusco, dove ad attenderci abbiamo trovato piacevolissime atmosfere raffinate con un décor contemporaneo fatto del miglior design italiano. Ma passiamo ai veri protagonisti, sua maestà il cibo e colui che lo plasma, lo esalta e lo porta in tavola nella migliore delle sue vesti. Stiamo parlando dello chef Fabio Abbattista, che propone una cucina basata sull’eccellenza della materia prima e sul recupero dei sapori della memoria, interpretati con tecnica e abbinamenti contemporanei. C’è da dire che il km 0 è veramente zero: dalla collina retrostante, infatti, la brigata attinge polli e conigli di varietà pregiate allevate come un tempo, ma anche ortaggi, frutta ed erbe aromatiche dall’orto di famiglia. Il risultato è una cucina elegante e leggera, fatta con ingredienti di alta qualità di cui vengono sempre più esaltati i sapori autentici, con tutto il valore emozionale che essi portano con sé.

Territorio e tanto lago


Durante il nostro percorso goloso alla scoperta dei ristoranti del lago d’Iseo e dintorni abbiamo avuto il piacere di assaggiare la cucina dello chef Ennio Zanoletti dell’Hostaria Huva Rara di Monticelli Brusati e subito ne abbiamo apprezzato la filosofia, basata sull’utilizzo di ingredienti locali di alta qualità, unito all’esperienza e a una tecnica culinaria volti a creare nuove ricette senza snaturare i canoni classici della cucina. Da provare uno dei 5 menù degustazione: Mare, Terra, Lago, Vegetariano e Vivere Green (vegano). Il nostro preferito quello del territorio con lumache alla bresciana, con spinaci e polenta, casoncelli con burro biondo e salvia, manzo all'olio con polenta belgrano e torta bresciana alle mandorle con crema pasticcera al limone. Oppure quello di lago, con tartare di trota salmonata, marinata al momento, con agrumi e granella di pistacchi, sardina fritta del Sebino con insalata di spinacini e limoni naturali, ravioli di Coregone e peperoncino, con salsa ai porri profumata al fumetto di lago, scaloppa di Salmerino arrostito con carciofo stufato e salsa ai peperoni gialli fume e Cheese cake ai frutti di bosco e menta.

Ricerca, stagionalità e cucina innovativa


Buoni sapori, qualità e professionalità fanno parte degli ingredienti che mette in campo il ristorante Laguna di Iseo per soddisfare appieno le richieste della sua esigente clientela. In questo locale apprezziamo fin da subito la raffinata cucina contemporanea, che utilizza ingredienti di stagione e prodotti del territorio, uniti con competenza e creatività. Tanti i punti forza del locale, che propone menù sia di carne sia di pesce oltre alle fantastiche pizze. Durante l’ultima visita, però, abbiamo potuto gustare un menù di mare partendo dalla classica catalana, presentata qui in una versione più moderna e accattivante, con crostacei e molluschi cotti al vapore su un letto di frutta e verdura in pinzimonio. Non contenti abbiamo ordinato anche un polpo scottato con salicornia, olive taggiasche e pomodorini e un tonno scottato con sesamo, bacche di goji, salsa teriaki ed erbe spontanee. 

Immagine di copertina dalla pagina Facebook del ristorante Due Colombe - © Luigi Brozzi Fotografo

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scritto da:

Laura Sorlini

Vanta un’esperienza giornalistica competente e versatile maturata in anni di redazione. Appassionata di enogastronomia e turismo e sommelier, è alla continua ricerca di aspetti ed eventi da raccontare nelle rubriche che cura periodicamente per alcune delle più autorevoli riviste di settore.

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