Le migliori enoteche di Pescara

Pubblicato il 30 maggio 2013

Le migliori enoteche di Pescara

Guida ai locali dove non si beve - e tantomeno si mangia - a caso

Mete confermate da anni o di più recente apertura nel centro della città o appena fuori:  a Pescara si può andare per enoteche cercando quel qualcosa in più, per togliersi uno sfizio, per provare. E rimanere affascinati da nuovi gusti e sapori.

A proposito di originalità ecco il Saligia, il cui nome è l'acronimo dei sette peccati capitali: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia e accidia. Cucina a chilometro zero e vini regionali, per scelta. Rimanendo in città c'è il Plinius che da abbinare alle specialità pesce propone una selezione di vini fra i quali il leggendario Valentini e ancora Gewürztraminer o Müller-Thurgau. Per vini regionali, distillati nonché birre artigianali c'è poi l'Enoteca Gaudium con prodotti dell'eccellenza dell'agro-alimentare abruzzese e non solo, anche da consumare in loco, scelti direttamente dalla dispensa. Un posto nel quale “parlare di vini significa parlare con sapienza” - come recita il claim - è l'eno-locanda Il ritrovo di Pan che oltre al vino propone distillati e grappe, champagne e spumanti.

Locale dove le bottiglie sono anche arredamento, con la cantina a vista, è Cicchelli Generi Alimentari, in centro. Una selezione di oltre 100 tra champagne francesi e di bollicine italiane e di circa 100 etichette di vini di tutte le regioni italiane, insieme alle pregiate birre belghe d’Abbazia St. Thomas. Si presenta come una salumeria d'altri tempi con un format contemporaneo, fra il soffitto a botte e mattoni e il pavimento in marmo. Un punto di riferimento per le sfiziosità da mangiare e bere è poi Thomas Cafè qui da oltre trent'anni. Consigliato dagli utenti della rete per accoglienza e cordialità, nonché per qualità/prezzo. Agli stessi utenti piace il Wine Wine: “scelta e qualità dei vini una spanna sopra la media, così come la cortesia e la competenza”. Sempre in centro c'è La Taverna del Console un “cheesewinebar” tutto da scoprire. 

Spostandosi dalla città, due esempi di vera alta cucina e bere pregiato. La Bandiera è un luogo d'élite della gastronomia abruzzese. La carta dei vini, corposa ma non eccessiva, privilegia il meglio dell'enologia regionale senza trascurare una buona selezione di etichette nazionali ed estere. Per un accurato menu di pesce, fra tradizione ed innovazione, sempre nel rispetto di una scelta minuziosa delle materie prime, c'è L'Angolino da Filippo. Il locale che ospita l”'angolino' era una trattoria già nel 1891. Qui la carta dei vini conta circa 150 etichette, prevalentemente abruzzesi, nonchè nazionali ed internazionali.

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