Può un piatto di spaghetti essere gourmet e allo stesso tempo molto food porn? Sì, ma solo se andate a Bitetto

A Bitetto, quando si parla di pasta, si fa sul serio. Merito di Antonio Iacovelli, creatore di Dorotea La Spaghetteria, che 15 anni fa ha messo in piedi un locale che oggi è arrivato a combinare il fine dining con il food porn. Come? Grazie alla sua creatività e al piacere di mangiar bene, due cose che nella testa di q uesto giovane chef viaggiano sempre a braccetto. Ecco perché Dorotea La Spaghetteria vale il viaggio fino a Bitetto.

Cos'è Dorotea La Spaghetteria

Dorotea La Spaghetteria nasce 15 anni fa con un'idea fissa: servire solo primi, ma mai uguali. Infatti, qui il menu cambia anche da un giorno all'altro. Merito della mente vulcanica del giovane Antonio, chef patron, anzi oste d'altri tempi. Sì, perché con lui non ci si limita a star bene a tavola con un buon primo. Le risate sono immediate e irrefrenabili, tanto da sentirsi subito a proprio agio.


Si può scegliere di pranzare o cenare all'esterno o all'interno, in un ambiente curato, in cui scegliere se rifugiarsi in un angolino riservato o “mettersi in mostra”. Il tavolo migliore per farlo? Il numero 6: è al centro del locale, per cui si può avere una visuale completa di chi entra e chi si nasconde nei tavoli più defilati.

Finché la barchetta va...

Come dice il nome stesso Dorotea La Spaghetteria è un ristorante devoto alla pasta. Le porzioni singole non scendono mai al di sotto dei 120 grammi e arrivano in tavola in bellissime barchette, che permettono anche un'allegra condivisione con i propri commensali. Ovviamente non vengono serviti solo spaghetti: ci si può orientare tra diversi formati anche di pasta corta, per venire incontro ai gusti di tutti, anche dei più piccoli.

È difficile suggerire un piatto da non perdere, dato che ogni giorno Antonio mette mano alla sua carta. Ma per dare un'idea di cosa aspettarsi una volta da Dorotea, vi raccontiamo una ricetta che vi sbloccherà un ricordo. Tra i piatti che potreste trovare in carta c'è un primo con briciole di focaccia, polvere di origano, pomodorini, mortadella di bufala e fonduta di provole. Niente male, eh? Ah, non perdetevi il primo pensato per il Progetto realizzato in collaborazione con Olio Fazio!

Quando un piatto non basta


Sì sa, l'appetito vien mangiando. Per questo Antonio ha introdotto un menu degustazione. Con 24 euro si potranno gustare alcuni antipasti (tra cui le golosissime e irrinunciabili pettoline), serviti su alzatine e bellissime torrette di ceramica, un primo a scelta e le coccole dello chef.


Le bevande sono escluse, mentre il piacere è assicurato. L'alternativa è valida anche se si sceglie Dorotea La Spaghetteria per un evento privato.

Non solo pasta


Antonio ha intrapreso un percorso di ricerca personale e professionale sul vino. Negli ultimi quattro anni si è impegnato nella costruzione di una cantina contemporanea e molto fornita, in cui oltre a vini espressione del territorio, c'è un ricco assortimento di rum, grappe, birre artigianali. Complice il Covid, da Dorortea è possibile anche acquistare del vino a prezzo di enoteca. Sempre meglio avere la cantina piena, visiti i tempi che corrono.

Cosa non chiedere mai

Il secondo: da Dorotea La Spaghetteria si viene per mangiare la pasta. Come spiega Antonio, «è come andare in braceria quando si è vegani».

Una cosa che trovi solo da Dorotea

Sicuramente un oste fuori dal comune, ma anche il Km vero, quello buono che piace anche tanto a Slow Food. Infatti, ad esempio, qui si usa solo la pasta Jesce di Altamura. Più Puglia di così!

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