I cugini di-vini alla conquista di Velletri e oltre: ecco la storia di Davide e Stefano

Pubblicato il 1 luglio 2022 alle 12:00

I cugini di-vini alla conquista di Velletri e oltre: ecco la storia di Davide e Stefano

Passione, cura per il dettaglio e voglia di condividere. Queste le peculiarità di Davide Marra e Stefano Marra, cugini e soci de Il vino si fa con l'uva, un'enoteca di Velletri che si è affermata come una delle realtà più interessanti dei Castelli Romani e non solo. Il merito del successo dell'enoteca è da ricercare nell'attitudine dei soci e nella loro capacità di trasmettere passione e competenza.


Partiamo dal principio: Davide e Stefano, prima de Il vino si fa con l'uva, facevano un altro lavoro e la loro vita stava prendendo una piega differente. Poi l'illuminazione e la scelta di portare avanti una passione. Insieme. Siediti comodo sul divano che questa storia va assaporata come un Brunello di Montalcino Riserva...

La passione per il vino non si può spiegare

Il vino per Davide è una passione che nasce da lontano. A introdurlo in questo mondo magico è stato suo zio, amante del vino e piccolo produttore. Ogni festa e ogni ricorrenza era un motivo per esaltare le proprietà del vino e per trasmettere, al figlio e al nipote, una passione che lo animava e lo travolgeva. Lo zio fra l'altro amava terminare le frasi con i proverbi e uno dei più utilizzati era: "Nel percorso della vita che affronterai ricorda sempre una cosa: il vino si fa anche con l’uva”. Una frase non casuale che si impresse nella memoria di Davide e Stefano tanto da diventare il nome del blog, dell'e-commerce e dell'enoteca aperta tre anni fa a Velletri.


Vino come famiglia, convivialità e rispetto per la tradizione. La passione aumenta col passare gli anni, ma Davide preferisce comunque percorrere altri lidi e fare altri lavori non connessi alla ristorazione. A un certo punto Stefano, che aveva iniziato a studiare il vino in maniera profonda e meticolosa, coinvolge Davide in un percorso di crescita e di consapevolezza. Insieme iniziano a studiare e approfondire il mondo del vino. Un universo di informazioni e di curiosità che stimola i due cugini ad aprire il blog Il Vino si fa con l'uva e a trasformarlo col tempo in un e-commerce di vini selezionati e ricercati.

Dalla Scozia con furore


La passione per il whisky invece nasce direttamente in Scozia, dove Davide si trova a vivere per un anno. Visto che era la bevanda in assoluto più venduta e che c'era un numero esagerato di etichette, Davide si pone una semplice domanda: visto che dovrò berlo "per forza", perché non approfondire il discorso sul whisky e non imparare qualcosa in più su questo storico distillato? Così inizia a non accontentarsi del solito whisky e cerca di scendere nel profondo: un viaggio affascinante alla scoperta di ingredienti, pratiche e le tradizioni differenti danno vita a una storia che rappresenta una nazione intera. 

L'enoteca come punto di partenza


L'enoteca a Velletri
è solo l'inizio per Davide, che ha ancora voglia di imparare e di crescere: "Nel nostro settore, chi si ferma è perduto. Non ti so dire adesso cosa cambierà nei prossimi anni, ma di sicuro non mi precludo nulla. Continueremo a fare quello che facciamo con passione e con entusiasmo, anno per anno, e vedremo dove riusciremo ad arrivare. Siamo contenti di essere riusciti ad ampliare il locale e di aver ottenuto uno spazio esterno perenne per i nostri clienti". 

Oltre al vino, Davide vuole approfondire anche il discorso whisky: "Il locale crescerà ancora. Cambieremo le etichette e lavoreremo anche con gli eventi. A breve per esempio inizieremo a collaborare con il Whisky Club Italia. Non ci fermiamo mai insomma, perché facciamo il lavoro che ci piace e vorremmo ampliare ancora la nostra clientela. Siamo a due passi da Roma e il sogno è farci conoscere anche nella capitale: i romani che sono venuti a contatto con l'esperienza de Il vino si fa con l'uva ci hanno restituito un feedback molto positivo".

Un servizio che ti fa sentire a casa


Essendo in una cittadina e gestendo un numero ragionato di tavoli, Davide e Stefano possono far sentire a proprio agio ogni cliente. Il tagliere non viene portato al tavolo come un prodotto mordi e fuggi, ma viene raccontato e spiegato in modo preciso. Stesso discorso per il vino: la scelta della bottiglia è un momento sacro e per Davide è fondamentale che il cliente possa uscire dal locale soddisfatto per aver bevuto qualcosa di suo gradimento. Capita spesso infatti che i clienti, conquistati da una etichetta o da un vino in particolare, scelgano di comprarlo anche allo shop. Fra l'altro, il prezzo della bottiglia al tavolo è lo stesso dello shop. 

Stefano Marra e il vino: galeotta fu Vienna

La storia di Stefano, l'altro socio de Il vino si fa con l'uva, parte da Vienna. Stefano è un cantante lirico e una sera si ritrova a preparare una cena per una ragazza francese (che diventerà la sua futura moglie). Assaggiando il vino, Stefano dice alla ragazza: "Questo vino ha dei sentori di vaniglia e di cioccolato".  Incuriosito, Stefano va a leggere sull'etichetta e trova una conferma alle sue parole.


Da questo momento preciso, il rapporto con il vino per Stefano cambia per sempre. La passione trasmessa dal padre (che è anche lo zio di Davide) e la consapevolezza di avere un palato "funzionante" lo spingono ad approfondire vitigni, uve, territori e tecniche di produzione. Avendo la consorte francese, inizia a studiare lo champagne e i territori francesi che hanno tramandato, di secolo in secolo, questo nettare così pregiato e rinomato.

La nascita del blog e dell'e-commerce


Da questa passione per il vino nasce l'idea del blog Il vino si fa con l'uva, omaggio a una delle frasi pronunciate spesso dal padre. Stefano inizia a scrivere delle vere e proprie recensioni sui vini che assaggiava in giro per l'Europa, visto che il suo lavoro lo portava a viaggiare molto. Dopo un po' di tempo, Stefano propone a Davide di trasformare il blog in un sito e-commerce dove vendere vini selezionati e lontani dalle logiche della grande distribuzione. A cascata, è arrivata poi l'idea (del terzo socio Paolo) di aprire anche l'enoteca: comunicare sulla piattaforma non bastava più, bisognava entrare in contatto con le persone e aprire un luogo che potesse essere il punto di incontro fra digitale e reale. 

L'aperitivo come viaggio sensoriale

Stefano e Davide condividono lo stesso pensiero: l'aperitivo è un viaggio. Salumi, formaggi, salse, marmellate e vini sono gli strumenti per compiere questo percorso che ti porta a conoscere territori e storie lontane. Siamo lontani dalla grande distribuzione e dietro ogni prodotto o etichetta, c'è una storia da raccontare fatta di persone, aneddoti e curiosità. 


Il tagliere è ponderato, logico, razionale: si parte da un gusto più delicato e, sorso dopo sorso, si arriva ai gusti più decisi. Io l'ho provato e vi posso dire che quando sono arrivato alla fine ero quasi dispiaciuto: quella rincorsa infinita di tannini e sapori era qualcosa di indescrivibile, non avrei mai voluto che finisse. 

Come funziona l'abbinamento vino-tagliere? Parola a Stefano e Davide

Stefano è molto legato al concetto di abbinamento e ogni volta che un cliente o un potenziale cliente gli chiede qualcosa in merito al vino, gli risponde: "io ti posso consigliare il vino in base al tuo gusto personale, a patto che tu mi dica cosa mangerai".


Un buon vino si accompagna sempre al cibo e non e berlo mangiando un brasato non è come sorseggiarlo mentre si mangia un tramezzino cotto e formaggio.  L'obiettivo è il miglior abbinamento possibile: si parte dal gusto personale del cliente (se una persona non beve il rosso, non la si può obbligare), si passa dal cibo e si arriva alla scelta definitiva.


Discorso un po' differente per il servizio al tavolo: "Quando devo consigliare un vino al tavolo, mi trovo spesso a consigliare il rosé: per la nostra proposta di salumi e formaggi è una delle scelte più indicate. Le persone pensano che sia un vino troppo dolce o fruttato, invece è un vino complesso che ha le sue sfumature e non è, come pensano in molti, vino bianco mescolato al rosso. Basti pensare agli champagne rosè, che sono i vini che costano di più assieme al Pinot Nero 100%. Chi ha provato i nostri rosè, ha continuato a berlo anche successivamente".

Davide è in totale sintonia con Stefano: "Si parte sempre dal gusto personale. Non si può prescindere da questa domanda, perché una persona che non ama le bollicine difficilmente riuscirai a portarlo all'acquisto di prosecco o champagne. Il vino è un piacere e deve sempre incontrare un terreno comune di sentori. Una volta che ho capito meglio cosa piace al cliente, provo a dargli 2-3 alternative: alcune vicine al suo gusto, altre più azzardate che possono comunque intrigarlo. Il vino si abbina alla persona e noi, combinando gusto personale e pietanze, cerchiamo di indirizzare verso una scelta consapevole". 

Immagine di copertina e interne su gentile concessione de Il vino si fa con l'uva

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scritto da:

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa, web copywriter, social media manager e sognatore dal 1983. Una vita intera dedicata alla parola e alle sue innumerevoli sfaccettature.

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