Le 3 migliori focacce di Napoli le trovi qui

Pubblicato il 30 ottobre 2015

Le 3 migliori focacce di Napoli le trovi qui

Sì lo so, a Napoli può essere difficile distaccarsi dall’idea tradizionale della pizza, ma io, spesso, adoro gustarmi una buona fetta di focaccia, a pranzo o a cena, magari accompagnata da una bella birra ghiacciata. Qui ci sono alcuni dei locali dove ho mangiato alcune delle migliori focacce di Napoli; se vuoi, provali e fammi sapere tu cosa ne pensi!

Se hai tanta fame


La Focaccia di Fuorigrotta prepara in assoluto una delle mie focacce preferite, l’impasto è leggero e il sapore è davvero unico. Adoro venire qui con gli amici per assaggiare tanti tipi di focaccia, ma ti assicuro che le fette sono molto grandi e, probabilmente, già dopo la prima fetta mollerai il colpo. Tra le mie preferite ci sono quella salsiccia e friarielli, la classica margherita e quella patate e salsicce ma, fidati, qui i gusti sono tantissimi e tutti squisiti, non hai che da provarli insomma!

Dopo una passeggiata al parco


L’Elettroforno è un locale storico di Posillipo; da moltissimi anni è ormai un punto di riferimento per chi viene colto da una fame improvvisa e ha bisogno di un delizioso spuntino. Io stessa sono spesso venuta qui per una bella fetta di focaccia dopo una passeggiata nel Parco Virgiliano. Qui le focacce sono ottime, come d'altronde le pizze ripiene, ma c’è spazio anche per il pane, i taralli e altre delizie.

Dopo un giro in centro


La Focaccia si trova in Vico Belledonne a Chiaia, zona famosa per i suoi Baretti e per la sua vita notturna; qui, sono venuta qualche volta con gli amici, quando mi trovavo a gironzolare per le vie del centro. Anche in questo locale i gusti sono tantissimi; la mia preferita è la spettacolare focaccia bianca con le zucchine, ma da provare sono anche quella con le patate e quella con i carciofi, davvero deliziose! 

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scritto da:

Chiara Cimini

"Il tesserino da giornalista pubblicista, i film nei cinema semivuoti, i cibi molto conditi, gli anni ’80, la birra belga, i pittori dell’ottocento, le serie tv, i viaggi e la voglia di scrivere per vivere e vivere per scrivere."

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