Dove ti consigliamo di mangiare il pesce a Chioggia

Pubblicato il 11 agosto 2025

Dove ti consigliamo di mangiare il pesce a Chioggia

Sono sicura che anche tu come me quando devi scegliere in che posto andare a mangiare alla sera finisci sempre negli stessi 5 locali. Eppure tra Venezia, Padova, Treviso e proprio Chioggia, ne abbiamo di opzioni. Io per prima, vivendo nella Riviera del Bremta, sono molto più comoda a spostarmi di poco, ma perchè fermarsi e rimanere nella propria zona di comfort quando la nostra regione ci offre molto di più. Prendendo la Romea, e sperando di non trovare il traffico del 2 di Giugno, a soli 30 minuti c'è Chioggia, sicuramente uno dei posti più sottovalutati di tutto il Veneto, che offre mille possibilità. Tra ristoranti, bacari e baretti che danno sulla laguna c'è solo l'imbarazzo della scelta. Magari se abiti più distante ti sembrerà troppa strada, ma potresti passare la giornata in spiaggia a Sottomarina e poi spostarti nel centro storico per la cena (così la coda la eviti proprio). Inoltre, dal 11 al 20 luglio ci sarà la famosa sagra del pesce che chiaramente non puoi prendere. Tornando a noi, questi sono i locali che ti consigliamo per mangiare del buon pesce a Chioggia, ora sta solo a te salire in macchina e andarci. 

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Per il tataki di branzino


In piazzetta Vigo, nella parte Nord dell’isola, c’è un locale aperto da più di 70 anni che fa impazzire i ciosotti a suon di bollito di pesce e spaghetti alle vongole. Stiamo parlando del mitico Ristorante Alberto Capo, un tempo cicchetteria, poi rinnovatosi come trattoria di pesce e, infine, dal 2014, ristorante di alto livello gestito dall’omonimo chef Alberto Capo. Internamente il locale si fa elegante: pareti e tende bianche, archi con mattoni esposti e tanto legno fanno della tua cena invernale una vera e propria esperienza. E no, non ho detto invernale a caso, il loro spazio interno è utilizzato quasi unicamente in quella stagione, mentre, in estate, cenerai nel loro dehors affacciato direttamente sulla laguna. Qui la parola d’ordine è una e una soltanto: qualità, ma non lo dico per essere banale, so che il pesce di Chioggia è rinomato per essere freschissimo ma immagina quanto può esprimere se accompagnato da prodotti altrettanto top come la pasta di Uno.61 o Cavalier Cocco (dei pastifici italiani rinomati). La cucina rimane tradizionale lagunare ma, comunque, grazie al lavoro dello chef, si esprime in maniera mai banale con qualche scelta interessante per quanto riguarda le tecniche utilizzate. Un esempio? Il tataki di branzino, una vera e propria bomba. Se non ti ho ancora convinto allora vai di bollitino classico, ma non prima di aver provato la loro ostrica Clò chioggiotta, per andare sul sicuro!
Ristorante Alberto Capo, Piazzetta Vigo 1340, Chioggia (VE) – Tel. 3478661228

Per le Moeche Fritte


Nel super centro di Chioggia, non lontano da Piazza Vigo e dall'approdo del traghetto per Venezia, c'è l'Osteria Penzo. Il locale è nel pieno stile delle Osterie Veneziane e Chioggiotte, quindi rustico, accogliente e informale. Qui puoi andare in ogni occasione: per un pranzo di famiglia, per una serata romantica, per cene aziendali e così via. Inoltre, i proprietari, Laura e Mario, ospitano spesso anche matrimoni. Tutti amano le loro "moeche" fritte (che sicuramente sono un classico della cucina veneziana) che però si contendono il primato con gli spaghetti alla chitarra con cozze, vongole, zucchine e radicchio. In generale, sono attenti anche alle esigenze di chi per necessità o scelta non può mangiare determinati alimenti come il glutine, basta chiedere. Infine, se quindi ti abbiamo convinto e vuoi andare all'Osteria Penzo, ti consigliamo di prenotare, puoi chiamare o far da te direttamente dal loro sito attraverso il forum. 
Osteria Penzo, Calle Larga Bersaglio 525, Chioggia (VE) - Tel. 041.400992

Per le pennette ai fasolari


Il ristorante forse più famoso di Chioggia non poteva che non essere citato in questo articolo: sto parlando del mostro sacro di El Gato. Ci troviamo lungo corso del popolo, letteralmente ai piedi dell’orologio astronomico di Chioggia (l’orologio di origine medievale funzionante più antico del mondo). Anche qui l’ambiente è elegante: con pareti e tende bianche, archi e mattoni a vista e un bel parquet. Se invece passi nella bella stagione non puoi non sfruttare la posizione strategica all’ombra della torre. Che dire per descrivertelo? Cruditè pazzesca con prodotti freschissimi, vanno forte anche gli antipasti e, soprattutto, sua maestà la catalana: con aragosta, crostacei, scampi e verdure fresche di stagione. Il piatto che però più mi sento di consigliarti sono le pennette ai fasolari, un tipo di mollusco simile alla vongola e super saporito, la cui acqua di cottura fa uscire una cremina che ciaone proprio! Nota di merito anche per la loro cantina molto fornita, ovviamente di bollicine e bianchi fermi, ma non mancano comunque le proposte di rossi o rosati per lo più nazionali.
El Gato, Corso del Popolo 653, Chioggia (VE) – Tel. 041400265

Per gli Scampi 


Non lontano da El Gato, sempre in Corso del Popolo, c'è il Bacaro la Baia dei Porci. Non farti ingannare dal nome però, qui troverai sia scelte più vicine al mondo dei bacari, soprattutto in orario aperitivo, che altre più vicine alla ristorazione. Il locale è intimo, ben curato e accogliete. Ci sono posti sia all'interno che all'estero dove, specialmente d'estate, ci si può godere le ultime ore di sole con un bel venticello. Il menù giornaliero è vasto e tocca un po' tutte le specialità di pesce della zona; quello che non manca mai è il saor, i crudi (tra cui ovviamente gli scampi) e le "Linguine ai tre Orgasmi". Hanno anche un'ampia selezione di vini, proprio come vuole la tradizione dei bacari, tra cui lo Champagne, il Franciacorta e l'immancabile Prosecco di Val Dobbiadene. Infine, tutti amano la simpatia e la semplicità del personale. 
Bacaro la Baia dei Porci, Corso Del Popolo, 1347 Chioggia - (VE) - Tel. 0418479169

Per i tagliolini al granchio blu


Molto più di un semplice ristorante di pesce, il ristorante Ai Dogi è una vera e propria bandiera per quanto riguarda la ristorazione a Chioggia. Lo trovi nella calle di ponte Zitelle Vecchie, un po’ nascosto dalla via principale, ma forse fa parte anche questo del suo fascino. La location è favolosa: quadri raffiguranti la Venezia del 1700, sedie in legno e tappezzate “come una volta”, pareti e archi che richiamano lo stile gotico e ti sentirai subito il 121° doge della Serenissima. Che dire invece della cucina: lo chef Raffaele Poletto è un vero e proprio artista per quanto riguarda i piatti della tradizione veneziana e lo capisci a ogni boccone. Per me, i tagliolini fatti in casa al granchio blu sono un must che non puoi proprio lasciarti sfuggire, ovviamente da abbinare al vino giusto, perché si sa, con il calice perfetto sei già a metà dell’opera.
Ai Dogi, Calle Ponte Zitelle Vecchie 708, Chioggia (VE) – Tel. 0416394026

Per la grigliata mista


Per ultimo, ma non per importanza, il Ristorante Bella Venezia si aggiudica a pieni voti il posto in questo articolo. Ci troviamo nella Calle Corona, a due passi dal mercato ittico di Chioggia. Preparati perché il loro dehors è qualcosa che non trovi facilmente in giro: piantine, botti di legno, salvagenti appesi, reti da pesca, paline per gondole e tovaglie azzurre che richiamano il mare fanno da sfondo a una cena indimenticabile. Per quanto riguarda l’interno, la location stupisce tra mattoni a vista e maschere veneziane tipiche per il carnevale. Qui non ho molto da suggerirti, sono stato più volte e i piatti rimangono una hit non da poco. Magari ti direi di provare la grigliata mista con anguilla e il millefoglie, come ciliegina sulla torta.
Ristorante Bella Venezia, Calle Corona 51, Chioggia (VE) – Tel. 041400500


Le foto interne e di copertina sono state prese dalle pagine social dei locali citati
In copertina il Ristorante Bacaro Baia dei Porci

  • RISTORANTE DI PESCE
  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Nicole Mioli

Appassionata di storie, persone e connessioni. Amo il buon cibo, i viaggi e la danza, non necessariamente in quest’ordine. Esploro il mondo per scoprirne i segreti, assaporarne le culture e farle un po’ mie.

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