Happy Hour in Hotel: i migliori Lounge Bar per l'aperitivo a Milano
Pubblicato il 16 novembre 2015
“Vivo in vacanza da una vita” cantava qualche anno fa la grintosa Irene Grandi. Ebbene, anche io faccio di tutto per sentirmi sempre in vacanza. Per assecondare questa ossessione, ho iniziato a seguire un trend molto interessante: il "drink in hotel". Sarà per la loro atmosfera cosmopolita, per il servizio impeccabile o per lo stile sofisticato ed esclusivo, ma secondo me i lounge bar degli alberghi a Milano sono un vero diversivo, l’ideale per concedersi un aperitivo o un drink serale con spensieratezza vacanziera. Ecco i miei hotel-bar preferiti a Milano.
L'H club > diana, presso l'hotel Sheraton Diana Majestic, è un posto davvero intrigante, glamour al punto giusto e frequentato da un bel mix di personalità del mondo della moda, del design e dell’arte. Qui l’happy hour è caratterizzato da cocktail d’autore, ottime proposte finger food e coinvolgenti dj set. E poi c’è un giardino che è una vera oasi urbana.
Una delle mie certezze è che all'Enterprise Hotel Lounge Bar ci si diverte sempre. I suoi happy hour del giovedì sono diventati un must, animati da esplosivi dj set e party a tema. Il clima è dinamico ed effervescente, mostre d’arte e buon cibo non mancano mai e durante la bella stagione il suggestivo giardino su cui si affaccia viene letteralmente preso d’assalto.
Aperitivo in hotel con il bagaglio in macchina: per chi parte, per chi arriva o semplicemente per chi vuole farsi l'aperitivo in un bel posto, al Novotel Milano Linate la sera si può far l'aperitivo al gourmet bar. Il giovedì sera la serata consigliata con l'happy hour con buffet ricco di finger freddi, stuzzicheria e frittini caldi, pizze e focacce artigianali e due primi piatti caldi. 10 euro con consumazione e buffet. Aperitivo in hotel anche al Novotel Milano Malpensa e, ancora in zona Linate, al Novotel Milano Nord Ca Granda.
Il Lounge Bar Arlecchino del Boscolo Hotel mi trasmette sempre una sferzata di energia. Sarà per i suoi colori vivacissimi, per gli effetti optical o le forme stravaganti che ne denotano la personalità. Uno dei suoi pregi più interessanti, per me che amo le bollicine, è senza dubbio il corner Champagnerie: quanta spumeggiante eleganza!
Il nhow bar, nell’omonimo hotel in zona Tortona, è uno dei luoghi più internazionali di Milano. Merito anche del concept del celeberrimo designer Karim Rashid. Raffinato e stravagante al tempo stesso, lo scelgo sempre per le soste alcoliche durante le settimane della moda e del design. Tra le specialità che adoro: il nhow passion, a base di vodka, maracuja e spremuta di mirtillo.
Quello che mi affascina di più del Bar Straf è il suo originale eclettismo. Nel celebre hot-spot dell’omonimo hotel di design, infatti, la parola chiave è libertà espressiva: a partire dall’ambiente, dove richiami post-industriali, elementi vintage e pezzi d’arte si mescolano, passando per la programmazione, ricca di eventi musicali, mostre e serate a tema, fino alla clientela, equamente suddivisa tra autoctoni e stranieri di passaggio.
È il più chic della lista. Dal Principe Bar dell’Hotel Principe di Savoia passano vere celebrities, ma anche i milanesi che amano concedersi un drink in un’atmosfera ricercata e suadente. Più che una turista qui mi sento quasi una star, per questo ci vengo quando voglio dare un tocco speciale alla serata. La lista dei cocktail riserva molte sorprese.
Il Mio presso il boutique hotel Park Hyatt Milan è un vero luogo delle delizie. Oltre a essere un bar di impronta cosmopolita è anche un eccellente bistrot, per questo il suo happy hour è il non plus ultra della prelibatezza. Molti sostengono che qui il Bloody Mary sia tra i migliori della città, ma io ogni volta non resisto ai cocktail a base di frutta fresca, come il Milano Cupcake, con vodka, fragola, lamponi, sciroppo al miele, zenzero, lime e ginger ale.
Foto cover dalla pagina Facebook del nhow Milano
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I miei ricci parlano per me. Scatenata e bizzarra la notte, frenetica e in carriera di giorno. Toglietemi tutto ma non i miei apericena in centro e la malinconia del weekend, quando mi manca Milano.