7 ristoranti dove mangiare a cielo aperto sulle colline trevigiane

Pubblicato il 22 luglio 2018

7 ristoranti dove mangiare a cielo aperto sulle colline trevigiane

Per quanto suggestiva, accogliente o sfarzosa possa apparirti la sala di questo o quel locale, non potrà mai regalarti le emozioni che trovi in un ristorante in collina, dove mangi all’aperto in posizione sopraelevata. Che sia per un bel pranzo domenicale tra amici o per una cenetta romantica all’imbrunire (magari evitando quel momento in cui si scatenano le zanzare, ecco), in estate è sempre meglio scegliere un dehors, una terrazza, un plateatico, un giardino. Con un bel panorama, possibilmente. Eccoti 7 locali dove prendere tanti piccioni con una sola fava: mangiare bene, bere anche meglio, prendere aria fresca di collina e gustarti l’occhio tutt’attorno a te.

Carne argentina tra le colline trevigiane

Colline color smeraldo a 360°. Malbec argentino nel tuo calice. E la carne della pampa, sugosa e succulenta, che cuoce sulla griglia. Quando vai a trovare la famiglia Kelm a Refrontolo, alla Trattoria Argentina, entri in un mondo magico, fatto di allegria, ottima cucina e incantevole atmosfera bucolica. Un angolo di Sud America fra le colline trevigiane.

Un colpo d'occhio eccezionale

La pianura trevigiana ai tuoi piedi. Al ristorante Gelsomina, località Corbanese di Tarzo, è questa la sensazione che ritrovi se prenoti un tavolo sotto la pergola, oppure sulla terrazza-davanzale affacciata sul panorama. Cucina di carne e pesce dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, atmosfera e frescura da vendere: un posto che personalmente adoro, tanto fra amici quanto in coppia.

Dal decano dei sommelier

Nel più amato ristorante di Nervesa della Battaglia c’è il più famoso sommelier veneto: Eddy Furlan, che ti accoglie e ti consiglia a La Panoramica. Un locale per cui vale il detto latino “nomen omen”, vista la maestosa scenografia bucolica che si distende davanti a te. Se vuoi mangiare bene (e bere meglio) e farlo sul Montello, questo è il posto dove, oltre al gusto e all’olfatto, anche la vista trova la pace sensoriale. 

Dove il prosecco incontra il mare

Di recente abbiamo sentito molto parlare del “muro di Ca’ del Poggio”, teatro di spettacolari corse ciclistiche, dal Giro d’Italia alla Granfondo Pinarello. Beh, sarebbe ora di ricordarci che in cima a quel muro c’è il ristorante di pesce col panorama più mozzafiato di tutta la Marca: Ca’ del Poggio, perlappunto "dove il Prosecco incontra il mare". E’ come mangiare all’interno di una veduta del cinquecento, dove la cornice è questo fastoso, luminoso locale a San Pietro di Feletto, circondato da vigneti color smeraldo che paiono srotolarsi giù dai tuoi piedi.

Il signore dello spiedo

Aperto dal 1958, ecco un ristorante con cucina di terra (specialità una carne allo spiedo che si scioglie in bocca) che vanta sia una grande storia, sia uno dei belvedere più storici e spettacolari di tutta la Marca. Ma pure in cantina non si scherza: Da Tullio abbinare un gustoso piatto tipico della casa con una delle 400 referenze disponibili nella carta dei vini, trasforma un pranzo quassù in potenziale book a prova di Instagram.

Cucina di terra nel cuore del prosecco

Una panoramica degna di un re: alla Trattoria Alla Cima di Valdobbiadene trovi un colpo d’occhio che abbraccia la valle del Piave dal Montello ai Colli Asolani, dal Monte Grappa fino alle prime vette delle Prealpi feltrine. Aggiungici una deliziosa cucina di terra, e il pranzo fotografico eccotelo servito.

Sopra il più bello dei cento orizzonti

Il mio posto panoramico preferito per una cenetta romantica a due? La Trattoria Moderna Due Mori di Asolo, senza dubbi. Nella città dei cento orizzonti, dove si consumarono grandi amori letterari (come quello fra Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse), c’è questo ristorantino creativo che pigia forti su due pedali: quello della buona cucina territoriale, e quello dell’atmosfera. Prenota un tavolo con vista e vai pure sul sicuro…

Immagine di copertina: profilo facebook Trattoria Argentina

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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