Ecco i ristoranti delle grandi griffe di moda da provare in Italia e all'estero
Pubblicato il 9 gennaio 2020
Colossi della moda come Brian&Berry o boutique più ricercate come Colette, in entrambi i casi entro in un negozio e ne esco con acquisti e pancia piena, non male. Non male per noi avventori ma, soprattutto, per i grandi marchi che nel cibo hanno trovato una nuova America/risorsa per far girare gli affari. L'antesignano, assieme a 10 Corso Como, fu proprio Colette, in rue Saint Honoré a Parigi, che però ha chiuso (con grande tristezza di tutti) dopo 20 anni. Ovvio che le scelte sono azzeccate e in linea con i brand: Chanel, a Tokyo, ha inaugurato Beige by Alain Ducasse, evidentemente non l'ultimo della lista... ma scopriamoli questi "Ristoranti en Boutique" che fanno la felicità di Trussardi o Prada, e dei mariti, ci avevi pensato? Finalmente accompagnano la moglie volentieri a far spese, intanto, "fanno l'ape".
Asola è il rooftop restaurant di The Brian & Barry Building. Situato nel cuore di Milano, il ristorante è un vero e proprio tempio dedicato alla celebrazione dell’eccellenza gastronomica, con un’eccezionale vista sulle guglie del Duomo dalla terrazza panoramica.
Una cucina che celebra Milano e la tradizione italiana dell’ospitalità, unita a una location mozzafiato dal respiro internazionale. Il Ceresio 7 Pools and Restaurant ha aperto le sue porte all’ultimo piano del Palazzo Dsquared2 nel 2013 e ha conquistato non solo gli abitanti della città, ma i commensali di tutto il mondo.
Un ristorante raffinato nel centro di Milano con vista sul Teatro alla Scala. Ricerca del prodotto d’eccellenza, uso di tecniche all’avanguardia, capacità di rivisitare la cultura gastronomica italiana sono le linee guida della proposta di Trussardi alla Scala.
Nella centralissima piazza San Babila il bistrot è il nuovo marchio creato da Renzo Rosso, patron di Only The Brave (Diesel) dedicato al food. Il locale Glorious Cafè, a pochi passi dal mono marca della casa veneta, propone prodotti di caffetteria, pasticceria e panetteria, anche da asporto.
Il ristorante The Stage è parte integrante del nuovo concept store Replay nella modernissima Piazza Gae Aulenti di Milano. L’obiettivo è quello di far vivere un’esperienza multi sensoriale completa. Dallo shopping alla cucina, aperitivo, o un dolce del pomeriggio.
Questa volta il regista statunitense Wes Anderson non ha diretto un film, ha progettato un bar: il Bar Luce, un locale ispirato alle atmosfere dei caffè milanesi degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Si trova nella nuova sede della Fondazione Prada di Largo Isarco a Milano.
Marmorino verde e seta jaquard floreale alle pareti. Vetrinette con mensole in cristallo e scaffalature in legno di ciliegio. E poi, grandi specchiere dal sapore retrò che rendono ancora più ricercato l’ambiente di Marchesi 1824.
Il brand definisce un pranzo a Il Ristorante come "una voluttuosa esperienza gastronomica tra gli aromi e i sapori della cucina", tutto è ricercato e molto patinato, controllare su Instagram, per credere... La carta dei vini, con le migliori annate, annovera più di 500 case accuratamente selezionate, oltre a una raffinata selezione di spumanti e champagne.
La stilista Simona Barbieri, fondatrice ed ex proprietaria di TwinSet, ha rilevato il palazzo milanese al civico 10 di Corso Como; ha spiegato: "Per la Galleria di mostre fotografiche e il negozio di accessori e abiti cult ci piacerebbe creare una forma di partnership con Carla Sozzani. Gli spazi occupati da ristorante, bar, bookshop e boutique hotel invece cambieranno totalmente gestione”. Nuova filiale anche a New York nello storico Seaport District.
Vista incredibile e cucina giapponese da copertina per Zuma, in via di Fontanella Borghese, all’interno di Palazzo Fendi. Dieci sedi nel mondo, atmosfera suggestiva e i mille volti di una cultura gastronomica orientale che non contempla solo sushi, tempura e tè verde. All’interno tavoli in legno, poltroncine, luci suffuse, pavimenti di granito e ottima qualità delle materie prime.
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Una mamma tacco 12? Anche un paio di ballerine Prada vanno bene, ideali per (rin)correre (il pargolo). Non ho smesso di "fare cose e vedere gente", coltivare la mia passione per arte, design, fotografia e moda, of course. A sdoppiarmi ancora non riesco, ma un Hugo cocktail e un cigarillo Cohiba mi ridanno i superpoteri istantaneamente.
Dalle Dolomiti alla Sicilia, tra slow tourism, artigianato e proposte natalizie golose.
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