Il gelato de La Romana apre la sua terza sede a Padova

Pubblicato il 10 ottobre 2025

Il gelato de La Romana apre la sua terza sede a Padova

C’è un profumo dolce che da un po' si è infilato tra le strade di Padova. Arriva da Rimini, fa tappa a Roma e oggi trova casa in Piazza dei Signori 40, con la terza sede padovana de La Romana, gelateria storica nata nel 1947 e ormai abituata a mescolare tradizione e sperimentazione.
La storia comincia con un nome – quello della figlia del fondatore – e con una promessa: fare gelato “come una volta”, ma senza restare fermi al passato. Oggi il marchio è riconoscibile per la sua cura maniacale del dettaglio, dal banco lucido al profumo di panna che aleggia costante, fino alla disposizione dei gusti, studiata come un piccolo teatro del desiderio.

Chi entra in una sede de La Romana non trova solo coni e coppette, ma un intero ecosistema di rituali gastronomici: dal gelato alle crepes, con tutto ciò che ci sta in mezzo e che fa da collante tra epoche e generazioni. La materia prima è selezionata, il laboratorio è visibile e il personale segue una formazione che sembra più vicina alla bottega artigiana che a una catena commerciale.

Ma la Romana non è un tempio del purismo gastronomico. Recentissima la collaborazione con Netflix, trasformando il gelato in un una porta, che ci mette in comunicazione con serie e personaggi cult, Stranger Things a Squid Game, con un occhiolino anche a Zerocalcare. Le vetrine diventano set, i gusti cambiano in base ai racconti.

A Padova, l’apertura recentissima della terza sede conferma che il marchio non si limita a replicare un format, ma costruisce un’esperienza, tra comfort e curiosità. E quel modo tutto italiano di far sentire ogni cucchiaino parte di una storia che, in fondo, continua a scriversi a mano.

La Romana
Piazza dei Signori, 40 - Padova

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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