Il Salento: la terra bella dannata e profumata di Alessandra Civilla, chef di Alex ristorante

Pubblicato il 9 dicembre 2020

Il Salento: la terra bella dannata e profumata di Alessandra Civilla, chef di Alex ristorante

La chef protagonista della chiacchierata di oggi è portatrice sana di una particolare forma di energia positiva che vorrei contagiasse più persone possibili. Siamo con Alessandra Civilla, apprezzatissima chef di Alex Ristorante. Fuoco salentino addosso, la forza di un drago racchiuso nell'avvenenza di una odalisca del deserto.

Ciao chef. Guardandoti allo specchio, quali aggettivi daresti alla donna che appare nel riflesso?
Vedrei una donna selvaggia, innanzitutto. Ma anche sognatrice e solare.


Un bilancio sulla stagione estiva 2020 di Alex Ristorante.
Alloooora.... l'estate è andata alla grande. Numeri che mai avremmo immaginato visto il periodo trascorso. A Giugno abbiamo registrato una piccola crescita rispetto agli altri anni. 
A Luglio abbiamo capito che stava succedendo qualcosa di inimmaginabile: +36%
Ad Agosto, addirittura un + 43%
Chiudiamo con Settembre: + 24%

Che tipo di turismo avete attratto?
Abbiamo lavorato con ottimo turismo italiano. Ci è sembrato un tipo di turista "più alto" rispetto a quello degli anni precedenti. Insomma, siamo davvero contenti della stagione fatta.


Ora facciamo un tuffo nel passato. Ti chiedo il primo ricordo legato alla cucina.
Il primo ricordo della cucina mi riporta alle donne della mia famiglia. Queste regine del focolare, in base alla stagione, si riunivano a casa di nonna materna per realizzare conserve, pane, passate, pasta fresca, tonno sott'olio e così via. Ricordo nitidamente che a me e a mia sorella veniva sempre dato un pezzettino dell'impasto. Facevamo la nostra parte, ci sporcavamo le mani, ci sentivamo grandi. 

Cucinare è donarsi o è un modo per esternare se stessi?
Cucinare per qualcuno significa prendersene cura, e forse il vedere la mia famiglia tutta riunita per le preparazioni invernali attorno alla tavola mi ha legato ad essa. Mi sa che non hanno ancora trovato un solvente che mi possa scollare da essa!


Quanto conta la ricerca, lo studio, la lettura?
Moltissimo, probabilmente tutto. Lo studio delle basi, lo studio delle nuove tecniche e l'aggiornamento continuo servono ad arricchirsi, a migliorarsi sempre e perché no, anche a divertirsi assieme ai clienti. Parto sempre dal passato per ricreare il mio presente, cerco i sapori e gli odori con i quali sono cresciuta ma elaborandoli secondo la mia evoluzione personale e a seconda di cosa voglio trasmettere ai miei amici e commensali.

Sostieni che i vostri piccoli fornitori del territorio in realtà siano custodi di storie, tradizioni, una ricchezza immensa che rischia di scomparire.
Noi di Alex siamo molto legati al territorio e ai fornitori locali. Riteniamo che il territorio, e chi ha scelto di investire qui, debba fare rete e promuovere il Salento. La cucina è a mia immagine e somiglianza, un ritratto passionale, dai sapori decisi e concreti. 


La vostra cantina.
Dispone di circa 500 etichette e di 50 etichette di champagne. La loro geografia spazia dalla Puglia al mondo. 

Il Salento per Alessandra Civilla.
Ne sono legata morbosamente. Ho sempre scelto di restare anche quando avrei potuto andar via. Abbiamo scelto di investire in questo territorio che "sposiamo" ogni giorno. Anche i nostri piatti sono legati ad esso pur mantenendo qualche contaminazione estera. E' una terra bella, dannata e profumata in cerca di qualcuno disposto a credere in Lei. Io non smetto di farlo.

  • INTERVISTA

scritto da:

Mario Pennelli

Annata 1988. Cantastorie professionista, consulente enogastronomico per hobby, sommelier per volere del fato. Ha scritto tre libri che glorificano la sua Patria, la Puglia. Da allora è in tour permanente, come i Rolling Stones o Albano, per raccontarla, permettendo così ai forestieri di scoprirla e agli indigeni di ri-scoprirla.

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