10 locali di Firenze che non puoi non conoscere e perchè

Pubblicato il 26 dicembre 2016

10 locali di Firenze che non puoi non conoscere e perchè

Se c'è una caratteristica che più di tutte descrive Firenze è: tipica. In Italia, come all'estero, ogni città ha le sue peculiarità, ma Firenze se ne approfitta. Così legata alla tradizione, ma anche così verace e creativa sotto tanti punti di vista. Esistono un sacco di luoghi, di esercizi commerciali, trattorie, ma anche altre tipologie di locali, imperdibili sia per gli autoctoni che per chi viene da fuori. Parliamo di posti che hanno in qualche modo percorso la storia della città e che chi abita o viene a Firenze non può perdersi. Se si escludono ristoranti stellati come La Pinchiorri e, agli antipodi, lo street food più tipico, il lampredotto, citare solo 10 must è un'impresa davvero ardua. Ecco, allora, solo alcuni tra i locali di Firenze che non puoi non conoscere e perché:

La trattoria centenaria aperta solo a pranzo

Nel cuore di San Lorenzo, accanto al mercato storico della città, Trattoria Sergio Gozzi è senz'altro uno degli emblemi delle trattorie storiche fiorentine ed è un passaggio obbligato per fiorentini e non. La trattoria infatti è all'interno di Palazzo Lotterighi della Stufa da più di 100 anni, gestita sempre dalla famiglia Gozzi. Aperta solo a pranzo, propone piatti della tradizione toscana fatti come una volta come i Tortelli maremmani al ragù, l'Ossobuco alla Fiorentina, le Braciole rifatte in salsa, da accompagnare ovviamente ad un buon Chianti.

La trattoria creativa

In zona Santa Maria Novella, Trattoria Gargani è una trattoria fiorentina dove tradizione, convivialità ed arte trovano un punto d'unione straordinario. La cucina propone un bel mix tra piatti toscani e piatti originali ed insoliti. Un esempio: si passa da classici come Pici sul cacio e Bistecca alla Fiorentina a Scaloppine all'avocado, sfumate al Cognac e con crema di latte ed olio al tartufo. I comuni denominatori di questi piatti rimangono comunque la preparazione espressa, la stagionalità e la territorialità delle materie prime. Altre particolarità che colpiscono immediatamente sono l'ambiente ricco di affreschi ed opere dell'artista fiorentino Alfio Rapisardi ed il servizio giovane e gioviale.

Il teatro con cucina

Un posto molto particolare in cui una volta nella vita bisogna andare a Firenze è il Teatro del Sale di Fabio Picchi, titolare e chef dell'adiacente Il Cibreo, in Sant'Ambrogio. Si tratta di un circolo culturale a cui si accede con tessera, dove puoi cenare a buffet assaggiando i piatti del Picchi ed assistere a spettacoli teatrali e musicali, sotto la direzione artistica di Maria Cassi. Oltre ai piatti per cui il Picchi è famoso, le peculiarità di questo posto sono anche la cucina a vista da cui si sente urlare ed annunciare la pietanza in uscita ed il fatto di sedersi dove capita, spesso accanto a sconosciuti, e di servirsi da soli, in quel clima conviviale e alla buona che rispecchia molto bene l'aspetto popolare della città.

L'ex fiaschetteria dal servizio esuberante

Un posto che merita un passaggio a Firenze a mio avviso rimane Il Latini, in zona Santa Maria Novella, un tempo fiaschetteria di Narciso detto "Il Latini", che trasportava i cibi preparati dalla moglie ai tavoli apparecchiati nelle cantine di Palazzo Rucellai e che continuò a servire piatti caldi ai fiorentini tra le strade piene di fango dopo l'alluvione, nonostante i danni subiti. Si tratta di una trattoria caratteristica di Firenze che rientra tra gli Esercizi storici fiorentini e propone una cucina tradizionale e genuina servita con la tipica esuberanza fiorentina in un ambiente chiassoso come una trattoria fiorentina deve essere. Da Il Latini vai per un pranzo o una cena opulenta in cui non farti mancar nulla, dall'antipasto al dolce, in compagnia di un immancabile fiasco di rosso toscano.

La cantina del '400

In via di Santo Spirito, Il Cantinone è una delle prime "buche" della città ed una cantina del '400, appartenente un tempo alla famiglia Conti Capponi ed ora alla famiglia Ferragamo. All'interno puoi ammirare ancora i capitelli della famiglia Bugarini ed i resti di una strada romana e della base di un'antica torre. Anche i piatti rispecchiano una certa storicità e la predilizione per le cotture lente: tra le antiche ricette spezzatini come il Buglione alla maremmana, trippa e lampredotto ed altre frattaglie come il Cibreo, Roventini, Cervello fritto con carciofi, ma non mancano anche piatti tradizionali della costa come il Cacciucco ed il baccalà alla livornese il venerdì. Da bere vini da tutt'Italia, dove spiccano  i rossi toscani, disponibili anche in annate speciali.

La trattoria-bottega dove il vino è protagonista

Un'altra tappa imperdibile a Firenze è Da Burde, trattoria a conduzione familiare in via Pistoiese, dove sono i due fratelli Gori a fare la differenza: in cucina Paolo esegue lunghe e laboriose ricette della nonna secondo stagione, mentre in sala (ed in cantina) Andrea, sommelier pluripremiato ed organizzatore di diversi eventi vinicoli in città, seleziona e propone vini. Da Burde è anche una bottega dove puoi comprare prodotti enogastronomici e non e da settembre a maggio è una delle migliori realtà fiorentine che organizza cene di degustazione a tema, con piatti e vini abbinati.

Il vinaino più apprezzato al mondo

Il primo locale di All'Antico Vinaio, ormai rinomato vinaino di via De' Neri, è stato aperto nell'88 e fin da allora ciò che lo ha sempre contraddistinto sono la bontà dei prodotti e la cordialità dello staff. La schiacciata Favolosa con sbriciolona, crema di pecorino, carciofi e melanzane grigliate home made è famosa in tutto il mondo ed ha ottenuto diversi riconoscimenti. Persino Ron Haward, in onore del cui film è stata dedicata la schiacciata Inferno, si è scomodato ed è passato All'Antico Vinaio, dedicando poi un tweet alle sue schiacciate.

Il pub di quartiere

In fatto di pub, invece, è impossibile non conoscere The Green Store Pub, da tutti conosciuto come La Guerrina, in zona Campo di Marte. Da classico pub di quartiere è ormai punto di ritrovo di molti in città che lo scelgono per l'atmosfera familiare, per le birre e la selezione di distillati, ma anche per spizzicare qualcosa di sfizioso. Piccola curiosità: il pub è noto come Guerrina in quanto la zona di Campo di Marte ospitava le "guerrine", esercitazioni militari, e sorge al posto del bar di Guerrina Ulivelli.

Il club aggregativo

E' vero, oggi quando si parla di mixologia bisogna rimanere seri, visti i grandi professionisti che fortunatamente stanno facendo scuola a Firenze ed i loro sforzi per importare anche in una città votata al vino la convinzione che bere anche altro è possibile e che anche dietro ad un semplice cocktail ci sia selezione, ricerca, artigianalità e la capacità di raccontare una storia. Ma se penso ai miei primi cocktails a Firenze non posso non pensare a Maurino del Surf Ventura. Dietro piazza Ferrucci, il Surf Ventura è un club senza tempo a cui si accede con tessera gratuita e valida a vita, dove puoi bere le folli creazioni alcoliche del poliedrico titolare Mauro Sani, seduto a tavoloni di legno accanto a chiunque e lasciare il segno sui muri, proprio come hanno fatto gli avventori dagli anni '80 ad oggi. Anche solo per conoscere Maurino e scambiare due battute con lui vale la pena la visita.

La discoteca camaleontica

Per quanto riguarda le discoteche, non può mancare all'appello dei locali che non puoi non conoscere il Tenax, nato nel 1861 dal desiderio di giovani imprenditori locali di creare un locale attento alle nuove tendenze. Dall'attenzione alle nuove tendenze, Tenax è passato da location per ospitare concerti, fino a diventare un locale che ha creato tante tendenze, accogliendo e valorizzando per primo i dj più grandi del panorama nazionale ed internazionale, nuovi protagonisti della musica e dello spettacolo. Storica ed imperdibile in tal senso la serata del sabato Nobody's Perfect, animata oltre che dal meglio della musica elettronica, anche da uno spettacolo sempre sorprendente.

(Foto di copertina fornita da Trattoria Gargani)
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scritto da:

Maddalena De Donato

Lucana di nascita e fiorentina di adozione, ho scoperto in Toscana i veri piaceri della vita: mangiare bene, bere ancora meglio, viaggiare, condividere, ma soprattutto scrivere. L'unica arma che tollero è il cavatappi e scoprire nuovi locali è una dipendenza da cui non riesco ad uscire. Non a caso il mio blog si chiama Mad Tasting.

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