A Cittadella c'è un'osteria che interpreta magnificamente i classici della cucina veneta

Pubblicato il 4 settembre 2023

A Cittadella c'è un'osteria che interpreta magnificamente i classici della cucina veneta

Posso dirlo? Ma sì, diciamolo pure: Osteria Al Portego è quel posto in cui ti ritrovi per caso ma torni con piacere. La sensazione è quella di trovarsi di nuovo a casa della nonna, quando la domenica ci si incontrava tutti insieme a pranzo nel portego di casa, con le tovaglie bianche, i bicchieri del servizio buono e tante leccornie da gustare, preparate con cura e con gli ingredienti di stagione. 

Il pavimento di cotto, le foto in bianco e nero sulle colonne, qualche mobile d’epoca qui e là: tutto è studiato per rendere lo spazio accogliente, come la casa di campagna in cui vorresti tornare nelle giornate no. Chef Martino è in cucina da questa mattina, intento a preparare i suoi manicaretti per coccolare gli ospiti con le sue ricette. Il menù estivo prevede pochi piatti: Chef Martino ci tiene a precisare che il menù autunnale è ben più ricco ma la stagione calda non permette di fare grandi scorte, ecco perché è meglio fare così, come farebbe un buon padrone di casa che sceglie solo le materie prime migliori per i suoi commensali. 


L'entrée di benvenuto è semplice e direi rassicurante: verdurine all’agro che rendo ancora più accattivanti con un bel calice di prosecco di accompagnamento. La cipolla ha un sapore ben strutturato, acidulo al punto giusto, che contrasta con il peperone che, invece, ha mantenuto la sua dolcezza. La carotina mette allegria solo a guardarla per un inizio pasto divertente e tanto estivo. 


Arriva uno dei miei piatti preferiti in assoluto: il baccalà mantecato, servito su una base di polenta e con un bel crostone di pane croccante. Lo so a cosa stai pensando: si tratta di un grande classico della cucina veneziana ma per me è un po’ come il classico vestito nero da indossare durante una cena importante, semplice ma sempre d’effetto. Il baccalà è preparato come tradizione comanda, con i pezzettini di pesce e i filamenti che stuzzicano la lingua ad ogni boccone. A rimarcare il legame con la tradizione abbiamo la polenta che fa da base, spessa e croccante fuori ma morbida dentro. Eppure, eppure… ti dirò: ad esaltare il sapore del mantecato, più che la polenta, è proprio il crostone di pane. Chef Martino mi racconta che tutti i panificati sono fatti in casa e ovviamente il pane non è da meno: saporito e croccante, ha una consistenza corposa che lo rende godereccio e ben contrasta con la delicatezza del baccalà. 


Il primo è davvero scenografico. Abbiamo un tagliolino Campofilone con impasto al nero di seppia con scampi e datterino, guarnito con una spolverata di erba cipollina e granella di pane tostato. Il tagliolino ha una bella consistenza, carnosa e piacevole al palato. A predominare è la dolcezza, data sia dal pomodoro datterino che dall’erba cipollina ma a stupirmi è la granella di pane tostato che regala croccantezza ad un piatto che sarebbe perfetto già così ma gli scampi, con la loro polpa delicata ma corposa, portano la ricetta ad un livello superiore. 


Se con l’antipasto e il primo già sognavi spiaggia e piedi sulla sabbia, con il secondo torniamo in campagna. La tagliata di filetto con patate, polenta e verdure grigliate è quel piatto in cui tutto è perfettamente al suo posto e che si presenta esattamente come te lo aspetti. 

I sapori sono ben bilanciati: la carne è tenera e si scioglie in bocca, la cottura è media ed esalta la frollatura del filetto che non perde una goccia di sangue e rimane anzi ben compatto anche al momento del taglio. E le patate? Croccanti fuori ma cremose dentro, sono burrose e accompagnano il boccone in maniera sublime. 

Un’esperienza da ripetere? Assolutamente sì: Chef Martino e la sua Osteria Al Portego ti conquistano con il loro calore sincero e genuino e ogni cena è proprio come essere a casa! 

Osteria Al Portego
Indirizzo: Via Pozzetto, 122 - Cittadella (PD)
Telefono: 0499403383
 

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  • RECENSIONE

scritto da:

Elisa Bologna

Da piccola dicevo di voler diventare giornalista, così tutti avrebbero dovuto ascoltarmi. Crescendo, mi sono resa conto che l’amore per la buona tavola e per il vino avrebbe avuto la meglio su tutto: per 2Night scrivo per bisogno e mangio per passione.

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