​Gin tonic, dove bere quelli più particolari a Milano

Pubblicato il 11 settembre 2020

​Gin tonic, dove bere quelli più particolari a Milano

La differenza tra un Gin Tonic e un "buon" Gin tonic? Semplicemente il gin

Non serve farla troppo difficile: 1/3 gin, 2/3 acqua tonica, ghiaccio e una fettina di limone. Il Gin Tonic si fa così, semplicemente. Poi, certo, ci sono mille varianti e centinaia di bartender pronti a giurare che la loro ricetta è l’unica valida per un cocktail fatto come si deve. La verità è che il Gin tonic, nella sua schiettezza - solo due ingredienti, anzi, un solo super alcolico - dal XIX secolo allieta, soprattutto d’estate, le serate di chi ama bere una sciocchezza in compagnia. Ma anche da solo. La storia narra che l’introduzione del Gin Tonic nel mondo occidentale sia stata opera della Compagnia Britannica delle Indie Orientali dell’esercito britannico di stanza in India. Ecco spiegato l’amore intramontabile dei sudditi di Sua Maestà per gin. Per la sua diffusione è bene rivolgersi agli studenti parigini che lo resero popolare nei café della Ville Lumiere.

Durante tutto l'anno il Gin Tonic continua a mantenere il suo fascino, continuando ad esercitare un appeal imperituro: tonica e quel distillato lasciato a macerare con i gambuli di ginepro. Niente di più. Adesso, cosa fa la differenza tra un Gin Tonic e un “buon” Gin Tonic? Ovviamente il gin. Ecco quelli che assaggerei in giro per i locali di Milano.

Con il gin artigianale (imbottigliato in Scozia)

Iniziamo il giro dal Casa Mia, dove Luigi Ferrario mi racconta come si prepara nel suo locale il Gin Tonic. Iniziamo subito col dire che il gin che si usa qui è sartoriale, viene distillato a Londra e imbottigliato in Scozia. “Il Gin 57 lo produciamo con i ragazzi del Whisky Festival, è un Gin London Dry, esce dall’alambicco a 64 gradi e poi viene tagliato con pura acqua scozzese, per portarlo a 57 gradi”. Si usa in miscelazione per un Martini Cocktail o per drink a base di champagne ma, soprattutto, per il Gin Tonic. La particolarità? “Ha una carica diversa rispetto agli altri, è più corposo, secco e piace a chi ama bere il whisky”. Ecco il motivo per cui lo proverò. Ma meglio liscio, da “meditazione”.
Casa Mia. Viale Regina Giovanna, 22 - Milano. Tel. 02.29405148

Con il Portobello Road Gin

Da Milord, ci spostiamo ma non di molto, in piazza Bernini, dietro Piola, Cristian Lodi mi spiega perché ha deciso di puntare sulla qualità: “Il gin che usiamo in linea è il Portobello Road”, perfetto per il classico Gin Tonic. Da provare, però, c’è anche il Tokyo Collins: “È un mix tra un Collins e un Gin Tonic, miscelato con un liquore allo Yuzu, Portobello Road Gin, infuso al jasmine tea e una tonica al pepe rosa”. Assolutamente da assaggiare.
Milord. Piazza Bernini, 3 - Milano. Tel. 02.36737141

Con il gin giapponese Kinobi

Altra meta imprescindibile se si tratta di #berebene: eccomi al Kilburn. La creatività di Ennio Lettera finisce in ogni cocktail che sapientemente sperimenta, prima di proporlo nella sua lista di signature. Se gli chiedo qual è il gin che va per la maggiore al Kilburn, non ha dubbi: “Sicuramente il gin giapponese Kinobi”. Ossia un gin di Kyoto, che i giapponesi scrivono “Ki no bi”, e significa “la bellezza delle stagioni”, prodotto con botaniche giapponesi come yuzu giallo dal nord di Kyoto, cipolle in legno hinoki (cipresso giapponese), bambù, tè gyokuro della regione Uji e bacche di pepe giapponese. Una chicca nipponica da provare nel Gin Tonic ma anche liscia.
Kilburn. Via Panfilo Castaldi, 25, Milano. Tel. 02.36737974

Con il Gin Bombay Dry

Chiudo il giro allHarp Pub, in piazza Leonardo da Vinci, di fronte al Politecnico, più Città Studi di così non si può. “Di norma abbiamo una doppia linea di gin, Bombay Dry e Tanqueray e solitamente lo serviamo con Schweppes tonica”, mi spiega Riccardo Corbetta, uno che in fatto di miscelazione se ne intende. E infatti, non spreca un secondo e aggiunge: “Abbiamo anche altre sei toniche premium e circa una trentina di altri gin”. Il Gin Tonic viene servito nel Collins, solo con una scorzetta di limone: niente fettine o lamponi. Less is more.
Harp Pub Guinness. Piazza Leonardo da Vinci, 10 - Milano. Tel. 02.36686194

Foto di copertina di Micheile Henderson  da Unsplash CC 

 

  • BERE BENE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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