Nuove generazioni stupiscono con qualità e accoglienza: la pizzeria e braceria Biscò di Melendugno ne è un esempio

Ci vuole coraggio, soprattutto al giorno d’oggi per scegliere la strada dell’imprenditoria. Eppure i salentini Sebastiano Bisconti e la moglie Sara hanno deciso di rischiare, di investire sul loro futuro realizzando il sogno che li accompagna fin da quando sono piccoli. La voglia di crescere professionalmente, di misurarsi con il mondo dell’imprenditoria e di apprendere giorno dopo giorno, sempre con umiltà, ha fatto il resto. La giovane età non tragga in inganno: pur avendo poco più di 50 anni in due, alle loro spalle c’è una solida gavetta in diversi locali della zona così come un aggiornamento costante presso scuole di cucina e maestri pizzaioli.


Da queste premesse il 28 maggio del 2018 vedeva la luce la pizzeria e braceria Biscò, studiata per filo e per segno sui banchi dell’alberghiero, dal progetto alla grafica del logo. Un locale dove Sebastiano potesse esprimere la sua innata creatività e la sua idea di accoglienza, dove la tradizione si sposasse con l’innovazione. La filosofia vincente? Unire i sapori del Salento alla fantasia di uno staff brillante, dinamico e creativo, fedele a un concetto nuovo di ristorazione, che mantiene un legame con il territorio pur uscendo dagli schemi dello stesso.


Sbirciando nel menù notiamo che il punto di forza sono le pizze – udite udite – anche gluten free e disponibili con tantissimi impasti alternativi (due i laboratori e due i forni, senza alcun rischio di contaminazione). Leggerezza e digeribilità sono caratteristiche intrinseche all’impasto stesso, che lievita e matura da un minimo di 36 a un massimo di 48 ore. La farina utilizzata per la base classica è di tipo 0, quindi non troppo raffinata, mentre come dicevamo prima sono gettonatissimi anche gli impasti al kamut, al grano arso, alla curcuma, multicereali, canapa, carbone vegetale, moringa e via dicendo (molti dei quali disponibili anche senza glutine e per gli intolleranti al lievito).


Il risultato è una pizza “contenitore”, quindi sì al cornicione, ma non di eccessivo spessore: la pizza in fin dei conti non è di stampo napoletano, bensì “salentina”, così come lo sono quasi tutti gli ingredienti della farcitura, possibilmente a km 0 e di altissima qualità. Croccante ma che si scioglie in bocca.
Oltre ai classici di sempre, come margherita, diavola, quattro stagioni e via dicendo, tra i gusti più apprezzati ricordiamo la pistacchiosa, con mortadella, stracciatella e granella di pistacchi, la romana, con porchetta di Ariccia IGP, patate al forno e rosmarino e l’immancabile Biscò, con crema tartufata, mozzarella fiordilatte, porcini, bresaola, rucola e grana.


Continuando a sfogliare il menù notiamo con piacere che vi sono tantissime alternative alla pizza, a partire dagli antipasti misti della casa che variano quotidianamente in base a spesa e stagionalità ai primi piatti del giorno, dai secondi alla brace agli sfiziosi panini, dalle pucce alle insalatone fino alla ricca selezione di dessert, rigorosamente artigianali.


Ma andando con ordine… come resistere alla tartare di vitello, ai carpacci di manzo, alle tipiche burratine servite con capocollo locale, alla focaccia di patate, ai gustosi taglieri di salumi e formaggi, ai frittini homemade, alle fave e cicorie e alla parmigiana?!
Dalla lista dei secondi poi è impossibile non farsi conquistare dall’arrosto misto che non passa mai di moda e comprende un assaggio di turcinieddhri, salsiccia dolce e piccante, capocollo, pancetta, bombette e diaframma, dalle fiorentine, dai filetti e dall’entrecôte, sia con carni locale che estere, tutti cucinati alla brace a regola d’arte.


Altrettanto sfiziose le pucce, i panini hamburger e le insalatone per chi vuole stare leggero. Anche questi prodotti, naturalmente, possono essere senza glutine e anche vegani. Un esempio? Il burger vegano, con pomodori semisecchi, zucchine grigliate, salsa aromatizzata alla rucola. Gli amanti della carne, invece, vanno pazzi per il burger della casa, con manzo, insalata, cipolla in agrodolce, salsa greca e bacon croccante, così come per quello salentino con i pezzetti di cavallo.


Cosa si beve? Tre le birre alla spina (una bionda, una belga ambrata e una weiss) alle quali si aggiunge una discreta selezione di birre artigianali locali in bottiglia, tra cui una particolarissima alla canapa, spesso proposta in abbinamento all’impasto corrispettivo durante una delle tante serate a tema organizzate da Biscò. Ti consiglio di seguire i canali FB e Instagram per essere sempre aggiornato su promozioni e iniziative.
Un ringraziamento alla mascotte del Biscò, Gabriele, che ha già le idee chiare su cosa vorrà fare da grande: seguire le orme di mamma e papà.



 

  • RECENSIONE
  • BRACERIA
IN QUESTO ARTICOLO
  • Biscò

    Via Gioacchino Rossini 22, Melendugno (LE)

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