4 posti dove mangiare un'ottima zampina a Bari e a Sammichele di Bari

Pubblicato il 21 giugno 2016

4 posti dove mangiare un'ottima zampina a Bari e a Sammichele di Bari

Risolviamo subito un dubbio per chi non è indigeno: la "zampina" non è la zampa di un animale, ma una salsiccia; non una semplice salsiccia, ma una specialità DOP che da Sammichele di Bari ha conquistato tutto il Sud grazie anche alla famosa sagra annuale voluta nel 1967 dal prof. Dino Bianco.
Per mangiare una buona zampina non è detto, però, che si debba necessariamente raggiungere Sammichele, infatti su Bari ho scovato delle bracerie che mi hanno lasciato particolarmente soddisfatto.


Quando Sammichele è Sammichele



Il Casale è conosciuto da ben 25 anni. Serve la sua zampina in terrina con pomodorini, cotta alla brace, ma persino sulle sue invitanti pizze, come quella preparata con: cardoncelli e spinaci; o funghi champignon e grana; o con mozzarella di bufala, pepe e patatine fritte.

Quando la zampina parla tedesco


Un'ottima zampina l'ho trovata in un locale ispirato alla Baviera: l'Oktoberfest. Qui ti servono un bel piattone con una ricca salsiccia infilzata dal suo bello stecco ed accompagnata pomodorini, senape, maionese e ketchup, insalata e patate al forno. Piatto ricco.

Quando me la voglio gustare a casa


Perché in questo articolo parlare solo di locali? Molte volte non c'è chef migliore di sè stessi per assecondare il proprio gusto. Ottima carne in genere, tanta fantasia, e squisita zampina, la trovo dalla Macelleria Pantaleo, che esiste a Bari dal 1956!

Quando dalla macelleria passo al locale


Esiste invece dal 1970 l'ottima Macelleria Leonardo Attolico, che -in perfetto stile sammichelino con le sue beccherie- funge da caldaia operativa per la locomotiva che sorge a due passi da essa: il Mangiafuoco. La zampina arriva fresca fresca sul suo banco, per essere servita in questo locale molto curato nelle sue atmosfere e nella proposta dei vini.
Stessa cosa vale per la Braceria Signorile, attiva dal 1950: macelleria con saletta attigua in cui gustare la nostra ottima zampina, ma in un ambiente molto meno formale e più alla buona (tovagliato di carta).

Quando la zampina non è al piatto


E poi c'è il panino con la zampina proposto dai tanti ambulanti per la città, ma qui parliamo di altra qualità di carne, di un piacere diverso che va oltre la stessa carne. Parliamo di furgoncini come i mitici: "Serafino, l'hot dog sopraffino", "Maria l'inzivosa", "U' russ", "Sole e Luna"... Oggi lo chiamano street food (o junk food... dipende!), ma a Bari si chiamano da sempre panemmerda, e questa è un'altra storia. Al massimo puoi leggertela qui.

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In copertina il Mangiafuoco, di Bari.

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scritto da:

Mirko Galletta

La tastiera del pc per scrivere e quella del pianoforte per suonare, vagonate di documentari sull'arte assieme a libri letti, da leggere o rileggere, lo stereo canta i Doors, e io che stacco per farmi una birra e scoprire il nuovo locale appena aperto.

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