Dissapore premia le pasticcerie veneziane, ecco le migliori (da provare)

Pubblicato il 20 ottobre 2025

Dissapore premia le pasticcerie veneziane, ecco le migliori (da provare)

Capire cosa rende grande una pasticceria veneziana è complicato. È questione di luoghi, di tradizione e forse anche di diceria. La redazione di Dissapore ha tenuto conto di questo e pesca alcuni dei nomi più importanti: non mette in fila una classifica, ma semplicemente indica dieci luoghi che raccontano un territorio (dalla laguna alla terraferma, c'è anche la provincia) con lingue e gesti diversi.

C’è l'istituzione, l'irrinunciabile Tonolo, che dal 1953 attraversa i decenni senza cambiare passo, fedele alla tradizione e a due passi da Campo Santa Margherita, sempre tentazione per gli studenti. E c’è Rosa Salva, storia lunga un secolo e mezzo che si muove tra San Marco, San Giovanni e Paolo e San Salvador, testimone viva della dolceria veneziana e dei suoi riti stagionali, frittelle (ovvio) comprese. Dal Mas, vicino alla stazione, continua a raccontare la città che accoglie e riparte, con la solidità di chi lavora senza bisogno di glasse o effetti.


E fuori Venezia?. A Mestre Bido si muove sul filo della contemporaneità con monoporzioni e geometrie perfette, mentre Pettenò unisce la precisione moderna alla memoria artigiana, tra profumo di burro e laboratorio a vista. Sempre in terraferma, Milady gioca la carta della creatività pop con il “Margherino”, krapfen triangolare diventato culto.

C’è la Riviera del Brenta di Reale, dove pasticceria e cocktail convivono sotto la stessa insegna, e la classicità di Prosdocimi, che difende la millefoglie come patrimonio familiare. Zizzola a Noale è il manifesto di una modernità gentile, fatta di luce e rigore, mentre Pinel a Jesolo riconcilia con la vita, come ogni dolce dovrebbe fare.

Dieci fermate, dieci essenziali, dove (ri)scoprire e godere della pasticceria veneziana.


Foto di copertina di Dal Mas
Foto interna di Rosa Salva

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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