A Roma ha aperto un locale che unisce ristorazione a impegno sociale (e ha Zerocalcare tra i soci)

Pubblicato il 13 febbraio 2025 alle 07:00

A Roma ha aperto un locale che unisce ristorazione a impegno sociale (e ha Zerocalcare tra i soci)

accanto ai piatti della tradizione romana (a cui si aggiungono quelli pugliesi e abruzzesi), l’osteria offrirà lavoro e formazione alle donne vittime di violenza assistite dalla Casa delle donne Lucha y Siesta

Aperto l'11 febbraio 2025 alla Garbatella l'Osteria Sauli è un nuovo locale romano che vede tra i soci il fumettista Zerocalcare insieme a professionisti del settore della ristorazione. 

Al timone dell'osteria ci sono tre soci con esperienza nel settore: Antonello Magliari, già apprezzato alla Barrique di Monti e all'Hosteria Grappolo d'Oro, sua moglie Stefania Pinto, cuoca originaria di Mesagne, e Francesco 'Cecco' Ciacciarelli, anche lui con un passato alla Barrique.

"Erano anni che avevamo in mente di fare qualcosa insieme", racconta Magliari, descrivendo la ricerca "di un posto piccolino, un po' familiare". Il locale ha trovato casa in una ex cartoleria su Piazza Sauli, dopo aver superato le difficoltà legate al Covid e alla burocrazia, definita da Magliari "un delirio, da far passare la voglia".

La cucina propone un menu che va oltre i confini della tradizione romana. Gli ingredienti abruzzesi, in particolare carni e formaggi, provengono dall'azienda La Porta dei Parchi di Nunzio Marcelli. Tra i piatti: supplì con rigaglie di pollo (3€), insalata di nervetti e fagioli del purgatorio (10€), orecchiette pugliesi (13€), gnocchi al semolino con salsiccia fatta in casa (13€) e porchetta di capretto (19€). I dolci sono tutti caserecci (7€).

L'osteria collabora con Lucha y Siesta, centro femminista e transfemminista del Tuscolano, per l'inserimento lavorativo di donne vittime di violenza. "Non ci poniamo in ottica assistenzialistica", precisa Magliari, "e il nostro non è un progetto sociale. Siamo un'osteria dove si viene per mangiare e stare bene, indipendentemente da chi lavora con noi".

L'ambiente richiama le osterie tradizionali, con tovaglie ricamate e stoviglie vintage. Ampia la selezione di vini alla mescita e sfusi, disponibili anche al quartino. Il locale è aperto tutte le sere a cena e nel weekend anche a pranzo, con chiusura domenica sera.

"Quante volte a settimana la vuoi mai mangiare?" risponde Magliari a proposito dell'assenza della carbonara dal menu, puntando invece su "l'umore conviviale delle trattorie di quartiere, quelle sotto casa, quelle delle minestre, dei piatti sempre diversi. Dove scendere e mangiare qualcosa, anche tutti i giorni".

Crediti foto copertina: dalla pagina Ifacebook di (Z)Zerocalcare. 

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