Alla scoperta delle incredibili terme naturali della Toscana
Pubblicato il 26 giugno 2024
Le terme toscane sono sempre la giusta soluzione quando abbiamo bisogno di rilassarci, raccoglierci e scacciare ogni pensiero dalla nostra mente lasciandoci avvolgere da quella nebbiolina di vapore che si sprigiona dalla terra e che ci fa subito sentire bene.
Quando siamo immersi nelle acque calde abbiamo quasi la sensazione di trovarci in un mondo indefinito, dove non esiste la fretta, come se avessimo a disposizione l’eternità.
Ti faccio una domanda: ma lo sai che la Toscana è la regione con più terme in Italia? Tra il Medioevo e i giorni nostri ne sono state censite circa ottanta, tra quelle non più in uso o abbandonate e quelle di cui sto per raccontarti, ma sappi che attualmente sono ventiquattro quelle attive.
Ti svelo le mie sei terme preferite e vedrai che fare un bagno sarà anche l’occasione per visitare piccoli borghi incontaminati della Toscana, lontani dagli itinerari turistici più frequentati.
Un piccolo borgo medievale che sicuramente avrai visto nella serie tv I Medici perché frequentato proprio da Lorenzo Il Magnifico. La piscina nel cuore della piazza principale, Piazza delle Sorgenti, non è balneabile ma puoi immergerti nelle acque a 52° del Parco dei Mulini, ai piedi del paese, caratterizzate da uno spiccato colore azzurro, in splendido contrasto con il bianco delle rocce calcaree.
Parco dei Mulini, via del Gorello, Bagno Vignoni (Si)
Restiamo in Val d’Orcia, nella caratteristica località di Bagni San Filippo con i suoi 91 abitanti, all’interno del comune di Castiglion d’Orcia. In un bosco facilmente accessibile sorgono candidi depositi calcarei, pozze e cascatelle: imperdibile la Balena Bianca, un gigantesco masso calcareo che ricorda proprio una balena!
Terme San Filippo, via San Filippo 23, Bagni San Filippo (Si)
Ci spostiamo nel luogo più instagrammato della Maremma, alle famose Cascate del Mulino di Saturnia definite dal New York Times come una delle destinazioni da vedere almeno una volta nella vita. Questa sorgente termale, chiamata Cascatelle dai locals, è caratterizzata da piscine calcaree originate dalla cascata grazie a un piccolo torrente dal curioso nome di gorello che porta acqua a 37°.
Mulino di Saturnia, strada vicinale Molino del Bagno 9a, Marciano (Gr)
Facilmente raggiungibili e a soli 20 minuti da Siena, le Terme di Petriolo sono famose perché in passato sono state frequentate da personaggi illustri come Cicerone e i Medici. Una particolarità? Puoi fare il bagno e ammirare le fortificazioni senesi del 1404. Le acque inoltre qui provengono dal sottosuolo e si mescolano a quelle del fiume Farna formando numerose vasche con temperature diverse e dai nomi molto originali: Pozzo dell’Inferno con 48°, la Conchiglia con acqua a 40° e i fanghi, La Tomba, Il Fagiolo e la Fossa con 35°.
Terme di Petriolo, strada provinciale di Petriolo Monticiano (Si)
Metti il navigatore in direzione di Sasso Pisano e arriverai nella Maremma Pisana. Adesso hai due opzioni per il tuo bagno: due vasche naturali lungo il fiume vicino alle antiche terme etrusche e romane oppure presso i Lavatoi del Cimitero. Qui puoi assistere anche al fenomeno delle fumarole e camminare nell’acqua che ribolle immersi negli sbuffi di vapore.
Lavatoi del cimitero, Castelnuovo val di Cecina (Fi)
Sono stata fortunata ad avere le terme vicino casa, anzi vicino al Liceo. A Colle Val D’Elsa, proprio a due passi dalle scuole superiori, in località Gracciano sorgono i Bagni Le Caldane con acque a 20°. Immersi in un piccolo boschetto tra ruderi etruschi, medievali e anche un mulino, sono forse una delle realtà meno conosciute in Toscana ma che ti consiglio se vuoi concederti un bagno molto riservato.
Le Caldane - Terme etrusche - romane, strada provinciale 541 "Traversa Maremmana" 72, Colle di Val d'Elsa (Si)
In copertina: Mulino di Saturnia
scritto da:
Sangimignanese di nascita, fiorentina di adozione. Mi chiamo Erika, ma tutti a Firenze mi conoscono come missinflorence – una ragazza piena di sogni. Professoressa di giorno, content creator h24. Macchina fotografica, taccuino e penna sempre con me per essere pronta a raccontare la storia di ogni locale mentre la forchetta, beh, quella me la porgono loro per i miei assaggi!
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