Ai Castelli Romani apre il Museo dell'Olio

Pubblicato il 6 dicembre 2024 alle 07:00

Ai Castelli Romani apre il Museo dell'Olio

Il Museo dell’olio di Grottaferrata è un progetto che porta alla luce la storia dimenticata dell'olio dei Castelli Romani

A Grottaferrata, all'interno di Villa Cavalletti, il 29 novembre è nato uno spazio dedicato all'olivicoltura locale, uno spazio per scoprire un territorio poco valorizzato attraverso un percorso che racconta la produzione olearia. Oltre al museo nello spazio ci sarà  un'area degustazioni e verranno organizzati trekking sulla collina che ospita 3000 piante di olivo, corbezzoli e antiche fontane.

La struttura sorge su una collina che domina Roma, con 27 ettari di parco e terreni agricoli. Nel 2014, Rotilio Torelli e sua figlia Tiziana rilevano la tenuta, avviando un progetto di recupero con l'Azienda Agricola Tierre.

"L'oliveto era più bosco che oliveto", spiega Rotilio Torelli. L'obiettivo è riportare ordine e qualità, partendo da una produzione biologica. Il vecchio frantoio del Seicento diventa museo, ospitando macchine storiche, bottega e sala degustazioni.

Gli architetti Dario Biello e Sofia Presti curano il restauro, unendo elementi architettonici e multimediali: "Abbiamo fuso tre linee - rossa della storia, verde del frantoio, gialla dell'allestimento - mantenendo le prerogative originali del luogo".

"Volevamo restituire alla comunità uno spazio sconosciuto", dichiara Tiziana Torelli. "In un territorio famoso per il vino, raccontiamo la storia di una produzione di qualità. Nel laboratorio olfattivo, rialleniamo i sensi appiattiti dal mondo industriale".

Crediti foto copertina: dalla pagina Facebook del Museo. 

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