Abbiamo scoperto quali sono i 25 chef più influenti d'Italia (non solo in Italia e non solo per la cucina)
Pubblicato il 5 dicembre 2024 alle 12:20
Una classifica che mancava e a cui ha pensato Forbes, ovvero, quella dei 25 chef più influenti d'Italia. Una classifica “diversa” che vuole premiare i cuochi per cosa riescono a fare con la loro cucina al di là della loro stessa cucina. Ovvero per i risultati ottenuti nella creazione di valore attraverso il cibo. In Italia e all’estero.
A stilarla per il suo primo anno è stata la direttrice di La Cucina Italiana Maddalena Fossati, promotrice della candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’umanità insieme casa Artusi, Accademia italiana di cucina e al Collegio Culinario. Ma scopriamo nomi e motivazioni.
Il sostenitore ante litteram del valore culturale della cucina italiana. Massimo Bottura è il cuoco italiano più conosciuto al mondo e con le sue tante attività ha definito l’inclusività come sistema.
La grande cucina e la capacità di raccontarla. Una combinazione straordinaria, quella della cucina di Antonino Cannavacciuolo unita alla sua capacità di essere una potenza televisiva.
La cucina della gioia. La famiglia Cerea con Chicco, Bobo, Rossella, Francesco, e con Paolo Rota rendono felici ogni giorno tante persone del nostro Paese e nel mondo. Sono la famiglia della cucina italiana.
Una scuola di pensiero. La purezza del sapore, la bellezza della semplicità, il lavoro sul vegetale, Niko ha saputo trovare la cifra giusta per raccontare la cucina a livello globale e delinearne i connotati nella sua definizione di purezza.
Maestro dell’archetipo. Un mentore, una capacità indiscutibile di formare talenti, Enrico è uno chef unico nell’inventare un sistema virtuoso di riconoscimenti.
Oltre la sostenibilità. Norbert ha creato la filosofia “Cook the mountain” in tempi non sospetti e abbracciato decisione definitive. E ha creato una nuova grande cucina coerente con il contesto e al contempo una scuola di grandi cuochi.
La legge delle due C: coraggio e coerenza. Antonia ha la forza di chi segue la sua strada dritta fino ad arrivare quasi in Slovenia. Lavora sulla purezza della nostra cucina senza compromessi, intellettualizza con disinvoltura i sapori senza snaturarli, anzi rendendoli unici e solo suoi.
Divulgazione e talento. Il più grande divulgatore della nostra cucina, ha reso il cibo il tema portante della televisione italiana. E ha saputo combinare uno spirito imprenditoriale con una ristorazione efficace e contemporanea.
Leadership e passione. Instancabile aggregatore della cucina italiana e maestro dei sapori della sua Campania, Gennarino con festa Vico dimostra una capacità unica di fare sistema e di avere una vera leadership nel suo territorio.
Dedizione al territorio, anima e cuore. Oldani ha inventato un epicentro creativo culinario in un borgo della Lombardia e intesse ogni giorno nuove connessioni per la comunità a cui appartiene e di cui è leader indiscusso.
Sostenibilità reale. Ci vuole coraggio per usare ingredienti diversi, spesso “aggressivi” per l’ambiente (vedi i granchi blu) e inventare sapori unici. Così come portare avanti una ristorazione contemporanea, sull’isola di Mazzorbo a Venezia, realmente sostenibile.
Innovazione e ospitalità. Da Moreno Cedroni si vive un’esperienza di ospitalità a tutto tondo, quella del grande ristorante e quella della famiglia. Anche se il cibo è avanguardia.
L’umanista. Sultano porta la sua Sicilia oltre i confini dell’isola, si espande con discrezione ma definitiva certezza. E applica la filosofia del dialogo per gestire le relazioni all’interno della sua brigata dando prova di una leadership esemplare.
Visionario. Realizza piatti che diventano icone. Crippa arriva alla perfezione quando nel dialogo culinario entra l’arte contemporanea.
Abilità partenopea. Con la sua cucina che dialoga tra sorpresa e tradizione, Aprea ha riaperto il ristorante che porta il suo nome dimostrando una capacità imprenditoriale (e un coraggio) straordinari.
Guardare l’oltre. Cracco ha un coraggio e una determinazione non comune. Va sempre avanti. E la sua cucina si è evoluta nel tempo grazie anche alla sua campagna che lo ha portato verso orizzonti nuovi.
Cuore e isola. La cucina di Nino è pura emozione e di racconto della sua terra che ripaga organizzando Ischia Safari.
Ricerca ed eleganza. La sua cucina di ricerca sensoriale delinea nuovi orizzonti nella cucina italiana e viaggia nel mondo con disinvolta consapevolezza.
Territorio, valori, coraggio. Caterina Ceraudo, determinata e coraggiosa, porta avanti la sua attività con forza e determinazione e una storia di famiglia di cui oggi è certamente la protagonista.
La squadra prima di tutto. La qualità della cucina di Antonio Guida è cosa nota, ancora più straordinaria la sua visione di squadra e il sostegno alle cause che gli stanno a cuore.
In prima linea. Donna coraggiosa, sempre in prima linea nella difesa dei diritti, chef Varese ha una cucina in costante evoluzione, rassicurante e visionaria allo stesso tempo.
L’audace. Creativo, coraggioso, fedele a se stesso, non cerca mai scorciatoie e resta sempre coerente con la sua personalità. Pochi compromessi, una presenza sulla sua città preponderante.
L’outsider. Tra modalità antiche e tecniche avanguardiste, la cucina di Camanini è nota tra i foodies di tutto il mondo.
Versatilità e gruppo. Cucina in continua evoluzione, Uliassi porta nella sua terra una ventata costante di novità con contaminazioni che ben si sposano con i sapori locali.
Maestro di umanità. È uno dei capisaldi della cucina italiana, la sua è una cucina delicata e piena di certezze. E ha anche tanta umanità, l’ingrediente più importante.
Foto di copertina e nel testo da archivio 2night.it
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I miei ricci parlano per me. Scatenata e bizzarra la notte, frenetica e in carriera di giorno. Toglietemi tutto ma non i miei apericena in centro e la malinconia del weekend, quando mi manca Milano.
La mail che aspettavi è arrivata, Piano Ferie 2025 e il tuo volto si è allargato in un enorme sorriso.
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