Oca bianca: sapori genuini, locali e una cantina da 300 etichette

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Qualche passo distante dalla piazza di Mirano, praticamente accanto al nuovo teatro e cinema, c'è un'osteria che è lì da molto tempo, perché cucina bene i prodotti del territorio e perché ha un bancone di prelibatezze che quando entri che ti viene l'acquolina in bocca.

Nel menu: ci sono solo prodotti da stagione, e in più d'inverno si privilegia la carne e d'estate il pesce fresco, anche crudo. Innanzi tutto un'ottima selezione di affettati che può fare da entrée a un pasto, o da cicchetto assieme a un buon calice di vino. Ci sono il prosciutto cotto alla brace servito tiepido con la mostarda, la pancetta toscana arrosto o quella al pepe, e gli affettati d'oca. D'inverno anche le fette di musetto locale, con la salsa cren fatta in casa. Di volta in volta, a seconda delle ricorrenze, anche alcuni menu speciali in occasione ad esempio dei giorni della merla, di San Valentino o del carnevale, di ferragosto o delle primizie ottobrine.

I primi piatti: tutti i primi piatti sono realizzati con la pasta Felicetti di Trento o con quella di Gragnano, trafilata al bronzo, essicata artigianalmente... e questo già è una garanzia. Per il condimento da provare l'amatriciana col guanciale di Sauris, o gli spaghetti al nero di seppia con granchio e rosmarino.

La carne e il pesce: oltre ai tagli di manzo locale, all'Oca bianca anche la famosa “bisteccona”
del Nebraska: la T-bone steak, come è chiamata negli Stati Uniti. Tra i piatti della casa da provare la guancia di manzo brasata al pinot nero con patate al vapore. Il pesce viene proposto soprattutto nelle ricette tradizionali venete come: le seppie col nero, le schie con la polenta morbida, ma servono anche gli scampi crudi con olio e limone.

La cantina e la politica del “a cosumo”: difficile forse trovare in zona una cantina più fornita di questa che conta 300 etichette da tutta Italia e che possiede oltre alle “greatest hits” anche piccole cantine sparse sul territorio che normalmente assicurano un ottimo prodotto a un prezzo ragionevole. Quanto alle ordinazioni quasi tutte le bottiglie della cantina sono concesse anche in mescita, ma se siete in pochi e non siete sicuri di finire una bottiglia la si può ordinare “al consumo” ovvero se ne bevete solo metà pagate la metà del prezzo di listino.

La zona cicchetteria: un bancone attraente pieno di crostini caldi con gli affettati e i formaggi speciali che tengono in degustazione qui, qualche piatto che esce espresso dalla cucina, e la possibilità di scegliere tra 300 etichette di vino fanno di questo locale una delle cicchetterie dei desideri. Qualche tavolo senza coperti è sempre disponibile accanto al bancone per sedersi a consumare un buon bocconcino e fare due chiacchiere con gli amici. Accanto al bancone una Berkel fiammante e funzionante, per gli affettati.

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