Osteria Luci in Cucina, quando la tradizione al Centro Storico si fa bella

Pubblicato il 8 luglio 2020

Osteria Luci in Cucina, quando la tradizione al Centro Storico si fa bella

Sotto l’ombra di Castel Sant’Angelo abbiamo riscoperto in un’osteria contemporanea la vera tradizione romana in cucina

Non mi stancherò mai di urlarlo ai quattro venti che la ristorazione del Centro Storico di Roma non significa per forza locali “sòla” acchiappaturisti inavvicinabili. Il Centro Storico, a maggior ragione oggi, dopo che il Covid ha massacrato l’economia della città e annientato il turismo di massa, va riscoperto specie sul lato gastronomico, perché sono molte le realtà interessanti da provare e riprovare. Una di queste è un’osteria contemporanea a Piazza Pasquale Paoli, alla base del Ponte delle Vittorie, l’Osteria Luci in Cucina, che mi ha sorpreso positivamente e stupito, soprattutto per l’attenzione e l’amore per la tradizione romana pura, anima del format del locale.

Un team vincente

Il progetto, che vede tra i promotori Roberto Ferola, ex preparatore atletico della Lazio con Zeman, e Carlo Losardo, già proprietario di O’Pazzariello, ha come unica parola d’ordine la qualità. Si parte dalla ricerca della materia prima di assoluta eccellenza, con prodotti a chilometro zero, dall’olio alle verdure, alla carne (che arriva dalla storica macelleria Feroci) e si arriva al menu che ripropone tutti i grandi classici della tradizione romana preparati come si faceva una volta.

Gli antipasti, dai fritti alle polpettine di baccalà

Si parte dalle polpettine di baccalà, fresche, leggere e fritte alla perfezione e poi si passa alla mediterraneità pura, con profumi del sud, come nel caso del pane integrale bruscato con burrata e alici del Cantabrico. Molto interessante il cestello di verdure pastellate, croccanti, fresche e asciutte.

I primi, dai grandi classici alle proposte più moderne

Il Quadrumvirato dei primi piatti della cucina romana – carbonara, amatriciana, gricia, cacio e pepe – qui ha tanto da far raccontare. La pasta, poi, è quella del Pastificio Cavalier Cocco, che personalmente ritengo essere una delle migliori. Poi c’è qualche proposta un po’ più sfiziosa, ma altrettanto gustosa, come nel caso del Raviolone con salsa di datterini e olive taggiasche.

I secondi, come li preparava nonna

Ma il cavallo di battaglia l’Osteria Luci in Cucina lo riserva nei secondi piatti, come ad esempio negli involtini della Nonna, che ricordano esattamente quel sapore, quel profumo che ci inebriava quando andavamo a pranzo la domenica da nonna. Lo stesso vale per le Polpette, qui in doppia versione al sugo o fritte e, a proposito di sugo, immancabile la Trippa, una delle migliori provate ultimamente a Roma.

E poi c’è la ciccia alla griglia

Altra imperdibile attrazione del locale la bellissima griglia a vista sulla sala dove vengono preparati espressi bistecche, salsicce, costate, tomahawk e tanti altri tagli.

I dolci, tentazioni irrinunciabili

I fan del tiramisù si segnino quest’indirizzo come tappa obbligatoria, in quanto è in assoluto uno dei migliori assaggiati negli ultimi anni a Roma: denso, cremoso al punto giusto, con esatta proporzione di biscotto e caffè, una delizia pura. Nei dolci, poi, obbligatorio ordinare il cannolo scomposto, di una freschezza unica.

L’aperitivo con vista Tevere

Novità del post-Covid è la proposta aperitivo da godersi rigorosamente nei tavolini del nuovo dehors al fresco con vista su Castel Sant’Angelo. Ad accompagnare un ottimo spritz o un calice di vino alla mescita un piatto di assaggini e finger food preparati espressi dalla cucina.

Osteria Luci In Cucina, Piazza Pasquale Paoli, 15 Roma – Tel. 0659879183

Foto di Andrea Martelli

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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