Scima: il nuovo ristorante che recupera le ricette regionali

Pubblicato il 16 dicembre 2024 alle 07:00

Scima: il nuovo ristorante che recupera le ricette regionali

Il progetto nasce da un anno di viaggio in Italia, tra ricettari domestici e piatti identitari.

A Quarto Miglio, Paolo D'ercole e Chiara Valzania aprono un locale dove la cucina racconta storie di territorio. Il nome richiama una pizza abruzzese senza lievito, simbolo di semplicità e tradizione.

Il progetto nasce da un anno di viaggio in Italia, tra ricettari domestici e piatti identitari. "Abbiamo lavorato un anno al menu", racconta la coppia, che ogni mese propone un percorso gastronomico tra cucine popolari e micro-territoriali.

D'ercole, cuoco 44enne con un passato da pallavolista, e Valzania, sommelier con background in comunicazione, hanno un obiettivo chiaro: far riscoprire sapori dimenticati. Il loro ristorante offre piatti come gli gnummareddi pugliesi, i canederli allo speck e specialità che cambiano secondo disponibilità di mercato.

"Cucinare da soli è impegnativo", spiegano, "ma importante è raccontare ogni piatto". I vini seguono la stessa filosofia: piccoli vitigni quasi dimenticati come l'Asprinio di Aversa o il Montonico abruzzese.

Il menu si apre con le 'scime' in versione mignon e una carta delle maionesi. Nella cornice di Quarto Miglio, un quartiere "che sembra una gita fuori porta", Scima propone un viaggio nel gusto, tra tradizione e riscoperta.

Quarto Miglio, Roma
Dal 1° agosto 2024
Cena tutti i giorni, pranzo nel weekend
Consiglia la coppia di gestori. 

Crediti foto copertina: dalla pagina Instagram di Scima. 

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