A Gioia del Colle Marcello sa farti tornare il buonumore, con cibo e vino buoni

Pubblicato il 8 novembre 2021

A Gioia del Colle Marcello sa farti tornare il buonumore, con cibo e vino buoni

Nel cuore dell'antica Gioia del Colle, c'è un locale che si fa notare per il suo nome, che sa un po' di greco e un po' di storia. È il Panta Rei, il "tutto scorre", dove si impara a lasciar andare via il malumore e le brutture della giornata davanti a un bel calice di vino. Marcello Ripa, titolare dell'attività, ha risposto ad alcune domande su questo locale che sembra custodire il segreto della serenità. Perché, a volte, può bastare davvero poco. Anche soltanto saper ascoltare...

Come nasce il Panta Rei?



L'idea è nata sedici anni fa, nel 2006. Il Panta Rei, per com'è ora, era sul punto di nascere e si pensava a come arredarlo per dargli quel tocco personale e caratteristico, tale per cui sarebbe rimasto nel cuore della gente. Così commissionai la costruzione di un'antica anfora, dalla quale sarebbe sgorgata dell'acqua rossa, metafora del vino. Ecco quel "tutto scorre", quindi. Non si tratta solo del tempo, ma anche delle preoccupazioni e di tutto ciò che provoca ansia. Tutto passa, si va avanti, in un qualche modo e, spesso, può bastare anche solo un sorso di vino per vedere le soluzioni ai problemi.

Parliamo del menù, che cosa offrite ai tavoli?



Il menù parla della nostra terra e delle nostre tradizioni ma, soprattutto, i piatti che prepariamo non hanno mai perso la qualità che ci ha contraddistinto per questi lunghi sedici anni. Agli inizi, era proprio mia madre a cucinare. Ha creato il nostro storico aperitivo, l'istituzione del Panta Rei, e, ancora oggi, i cuochi non fanno altro che continuare a tramandare il suo sapere, lo stesso che ci ha resi così famosi anche a livello nazionale. Molto ricercate, infatti, sono le pietanze che proponiamo nel menù della sera: taglieri di formaggi, salumi, prosciutti, carpacci e specialità della casa, come la carne e la tartare di scottona piemontese. Si tratta di una cucina rustica, ma che non perde mai la ricerca della qualità delle materie prime, cui noi poniamo un'attenzione quasi maniacale. Abbiamo anche qualche specialità a base di pesce, ma la carne, i formaggi e il vino costituiscono la vera anima del Panta Rei.


Ma non solo ristorazione, giusto?


Le porte del Panta Rei si aprono sin dal mattino, perché siamo anche caffetteria. Offriamo, infatti, ricche colazioni e, nella stagione fredda, c'è un'ampia scelta fra varietà di tè e cioccolate calde. Il locale è molto accogliente e, sopratutto d'inverno, ben si presta, nel pomeriggio, a diventare una sala del relax, dove gustarsi un infuso da accompagnare con qualche pasta secca, sempre preparata da noi. Le luci sono soffuse e la musica mantiene dei toni bassi, il tutto, poi, viene arricchito dall'odore del legno e della pietra. Un vero angolo in cui rifugiarsi!
 

Il vino, qui, sembra avere una sua anima...



Il vino è parte di noi, in tutti i sensi. In una cantina dislocata, letteralmente a due passi dal Panta Rei, custodiamo più di 800 etichette, tra rossi, rosati e bianchi, locali e provenienti da tutto il mondo, oltre che 30 marche delle migliori birre artigianali, 100 tipi di rum, distillati e bollicine in ogni loro forma e colore. È il nostro luogo di culto e, oltre alle bottiglie, vi custodiamo tutta la nostra esperienza. Lì, infatti, organizziamo degustazioni a tema, invitando anche i maggiori rappresentanti di tutta la nazione. Grazie anche a questo, abbiamo avuto la possibilità di crearci un nome e, nel 2010, il Panta Rei è stato incoronato come il migliore wine bar d’Italia! Se dovessi consigliare qualche nome in particolare, suggerirei le cantine Chiaromonte, Masseria nel Sole e Nero di Troia.

Avete una sala in cui organizzare eventi?



Al piano inferiore, custodiamo una saletta scavata nell'antica pietra che è un inno all'intimità. Proprio lì, dove c'è il simbolo del Panta Rei, l'antica anfora, organizziamo, su richiesta, piccole feste e ricorrenze, compleanni o lauree senza grosse pretese per numero di invitati. Abbiamo una disponibilità di circa 90 coperti ma, con le normative covid, cerchiamo di mantenere spazi più ampi fra i tavoli. La musica viene scelta in base all'età prevalente dei clienti seduti ai tavoli ma non prevarica mai sulla loro conversazione. Le note del jazz e del blues rimangono basse, favorendo la degustazione dei piatti e del buon vino. Ovunque, qui, c'è il richiamo alla musica e all'arte. Si possono vedere, infatti, eleganti bottiglie di vino e strumenti musicali come protagonisti dell'arredamento, per dare vita ad un luogo caldo e accogliente.
 
Cosa ami di più del tuo lavoro?



Amo davvero tutto del mio lavoro! In particolare, amo la serenità che contraddistingue la nostra clientela, quella giusta, quella che, col tempo, ha imparato a distinguere i prodotti di qualità, fino ad arrivare a preferirli e a riconoscerne il giusto merito. Accogliamo ospiti di ogni età, dai 20 ai 60 in particolare, e con un'alta affluenza femminile. Le donne, qui, si sentono coccolate: l'ambiente è intimo, riservato e, forse, avvertono come un senso di protezione. Come dicevo, col tempo, in questi sedici anni di attività, la clientela è diventata più esigente, ma ciò che amo è proprio questo: accogliere gente che sa apprezzare il buon vino e il buon cibo, donando loro, in cambio, tutta la spensieratezza che meritano.

Lo staff: quanti siete al Panta Rei?

Al momento siamo nove. Io sono il titolare dell'attività, assieme alla mia compagna, e, anche in cucina, c'è una prevalenza di donne. Si può dire che il Panta Rei sia un'attività al femminile! L'affiatamento non manca e, con la passione che ci contraddistingue, continuiamo a organizzare degustazioni, eventi, fin'anche qualche piccolo concerto. Abbiamo avuto la possibilità, infatti, di ospitare anche qualche attore e cantante famoso, come Samuele Bersani e Federico Zampaglione (Tiromancino). Continueremo così, quindi, cercando di migliorarci sempre di più e senza mai perdere quell'entusiasmo che mi ha fatto tanto amare questo lavoro.

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scritto da:

Paola Montemurro

Sono un po' nerd e un po' romantica. Se in una discussione vengono fuori i nomi di Darth Vader e Jane Austen, torno a casa appagata. La scrittura è il mio pane quotidiano e i fogli bianchi sono tutto ciò che chiedo per sorridere ed essere felice.

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