7 locali per mangiare "da siori" a Venezia

Pubblicato il 7 dicembre 2021

7 locali per mangiare "da siori" a Venezia

Veneziani gran signori, padovani gran dottori, vicentini magnagatti e veronesi tutti matti!

È una cantilena che mi sono sentito pronunciare diverse volte nei miei primi anni di soggiorno lagunare. La rassegna di aggettivi per gli abitanti delle principali città del Veneto trova origine nella storia e nella cultura delle varie città, e forse in parte sono validi ancora oggi. Certo, l’immagine del veneziano “gran signore”, ideale abitante della gloriosa repubblica della Serenissima, in opposizione al presente in cui i residenti di Venezia fuggono verso la terraferma, fa un po’ sorridere, ma tant’è. Ci sono ancora posti a Venezia degni per una cena “da siori” (e ci mancherebbe), che nemmeno un nobile aristocratico veneziano avrebbe disdegnato, te lo assicuro.

Quello marinaro


Al Sestante tutto, dal nome, al menù e all’estetica, richiama il mondo marittimo. Quando entri in questa “Osteria di Mare”, a un paio di ponti da San Marco in campo San Zaccaria, ti sembra un po’ di essere dentro un’imbarcazione di design: il soffitto è moderno ma le sue forme sinuose richiamano la chiglia di una nave, le travi di legno sulle pareti possono ricordare vecchie cabine che la maggior parte di noi ha visto solo nei film, mentre tavoli e sedie sono più essenziali, decisamente contemporanei. Il tutto in mezzo a muri blu oltremare (o qualsiasi tinta di blu sia, io coi nomi dei colori non ce la posso fare) decorati con dei pesci. L’atmosfera lascia pochi dubbi, e infatti al Sestante si mangia soprattutto pesce, accompagnato da verdure di stagione. La cucina rispecchia la vocazione storica della città, sì tradizionale e legata al territorio ma anche emporio del Mediterraneo, e quindi sperimentazioni e variazioni sul tema sono all’ordine del giorno (chi ha detto trancetti di sgombro con topinambur?). Da provare, in questo periodo dell'anno, c'è il tortello fatto in casa ripieno di ricotta e guancette di rana pescatrice con guazzetto, accompagnato magari da un buon vino. Vale la pena fare almeno un salto nell'altana, che guarda direttamente sul Bacino di San Marco e Riva degli Schiavoni.
Sestante – Osteria di Mare. Campo San Zaccaria 4687, Castello – Venezia. Tel: 0414764210

Quello sensoriale


Un ristorante raffinatissimo che fa ampio uso di erbe aromatiche, per esaltare al meglio le caratteristiche di ogni piatto: questo è Aromi, dove la parola “degustazione” è Bibbia, perché quello che propone lo chef Ivan Catenacci è un viaggio sensoriale attraverso meglio della cucina italiana, senza limiti alla creatività. E non è nemmeno un segreto come la ricetta del Krabby Patty, perché se sei particolarmente curiosə puoi prenotare una cena al “tavolo dello chef” davanti alla cucina a vista. Anche la location parla da sé, al piano superiore del Molino Stucky, oggi Hotel Hilton, alla Giudecca, con la terrazza con vista sul Canale della Giudecca e verso le Zattere. L’interno del locale rispecchia il carattere del suo menù e del suo chef, curatissimo, moderno e attento ai suoi dettagli dominati dal blu, ma allo stesso tempo antico, con i robusti muri arancioni del Molino e le travi sul soffitto a vista. Innovazione e tradizione.
Aromi Restaurant. Fondamenta San Biagio 810, Giudecca – Venezia. 0412723316

Quello veneziano (Denominazione di Origine Controllata)


Se sei appassionatə di letteratura magari il nome Corte Sconta potrà suggerirti qualcosa, perché “Corte sconta, detta Arcana” è il nome di uno dei più famosi romanzi grafici di Hugo Pratt, con protagonista Corto Maltese. E sull’onda del celebre marinaio, magari non veneziano di nascita ma sicuramente di cuore, la Corte Sconta, cioè nascosta, è un ristorante assolutamente, tipicamente ed esclusivamente veneziano. Trattoria storica, frequentata anche da personaggi famosi, si contraddistingue anche per una notevole selezione di vini, per gli ingredienti freschissimi e fatti in casa, per un arredo semplice ma curato e (ovviamente) per la sua corte interna e nascosta, anch’essa “detta Arcana”. Da provare i tagliolini freschi con la granseola!
Corte Sconta. Calle del Pestrin 3886, Castello - Venezia. Tel: 0415227024

Quello dove mangi con gli occhi


Adriatica è il ristorante dell’Hotel Palazzo Experimental alle Zattere, che dà direttamente sul canale della Giudecca. Come suggerisce il nome il ristorante offre un menù non solo veneziano ma ispirato da tutte le regioni che danno sul Mar Adriatico, dalla Venezia Giulia alla Puglia. La mente dietro alle forme del locale è la designer Dorothée Meilichzon, ispirata dai pezzi grossi dell’architettura veneziana come Palladio e Scarpa. È luminoso e caratterizzato da tinte tenui in cui risalta il bianco del marmo o il rosetta delle raffinate trame delle pareti, che gli dà un’aria vagamente retrò. Le finestre hanno forme arabeggianti e creano continuità tra gli interni e la luce riflessa sull’acqua della laguna. Puoi però anche sederti nel giardino dell’hotel, dove un personale particolarmente cordiale ti potrà servire anche degli ottimi cocktail realizzati con ingredienti locali.
Ristorante Adriatica – Hotel Il Palazzo Experimental. Fondamenta Zattere al Ponte Lungo 1410, 1411, 1412, Dorsoduro – Venezia. Tel: 0410980201

Quello giappo-veneto


Pensavi che cucina veneziana e giapponese fossero inconciliabili? Bè, in effetti se pensiamo all’ampio utilizzo di pesce forse nemmeno così tanto, ma di certo non è un abbinamento comune. È da questo presupposto che nasce l’Osteria Giorgione da Masa. La mente dietro il locale è Masahiro Homma, o più semplicemente Masa, che dopo più di vent’anni di esperienza in diverse cucine di importanti ristoranti veneziani e non prende in affidamento l’osteria del prestigioso Hotel Giorgione per sperimentare i suoi piatti fusion. Ma dimenticati sushi e tempura: troppo facile pensare a un “sushi al saor”, perché Masa guarda alla cucina casalinga giapponese, con veri e propri piatti, con sapori unici e a cui non avresti mai pensato e che ti esplodono delicatamente in bocca. Il tutto è accompagnato da vini locali in continua rotazione, m anche dal sakè, in quella che, all’apparenza, potrebbe sembrare un’accogliente ma tutto sommato comune osteria veneziana.
Osteria Giorgione da Masa. Calle larga dei Proverbi 4582a, Cannaregio – Venezia. Tel: 0415221725

Quello mari e monti


Del VERO Venetian Roots, in Riva Ca’ di Dio vicino all’Arsenale, mi piace molto la filosofia: ritrovare l’essenza del prodotto semplificando il processo culinario. Togliere e non aggiungere, perché “meno” in realtà vuol dire “più”. Un ritorno alla radice quindi, che è sia quella del cibo in generale che quella delle tradizioni veneziane. Tradizioni che, però, guardano anche alle montagne venete dell’Alpago e del Montello, per un’interessante alternanza tra carne e pesce. All’interno è presente una corte con un graziosissimo orto, che naturalmente fornisce alcune delle verdure utilizzate in cucina. L’estetica del locale incarna benissimo la filosofia dello chef Raimondo Squeo: elegante ma sobrio, alla ricerca dell’essenzialità, proprio come i piatti proposti. La tinta dominante è quella marrone scuro, con il soffitto decorato con fiori e verdure dipinte, a richiamare l’atmosfera che potrebbe avere la sala da pranzo della casa di una vecchia nonna con un titolo nobiliare, anche per i bicchieri, le bottiglie e i diversi arredi realizzati con il vetro di Murano.
VERO Venetian Roots. Riva Ca’ di Dio 2182, Castello – Venezia. Tel. 0415747201

Quello bucolico


Ho sempre provato un’attrazione particolare verso la laguna a nord di Venezia. Tralasciando le frequentatissime Murano e Burano che conoscono tutti è piena di isole poco note e cariche di un fascino assai particolare, un po’ da mare e un po’ da campagna, una strana via di mezzo. E se volessi fare un pranzo “da sior” nella zona mi fermerei senz’altro da Venissa, a Mazzorbo, a pochissimi passi da Burano, collegata con un ponte. Si tratta di una vera e propria tenuta, circondata da antiche mura e con numerosi orti e vitigni, oltre al campanile di Sant’Angelo che risale addirittura al XII secolo. L’atmosfera è bucolica, ogni tanto ti può capitare di vedere i camerieri o gli chef uscire per raccogliere qualche cespo di salicornia e lo senti l’odore di quella che è stata una delle prime isole popolate della laguna di Venezia. La cucina della tenuta (che è pure stellata!) si destreggia tra la verdura coltivata in loco e il pesce pescato nelle vicinanze, e per questo dagli stessi chef è definita “ambientale”, sia per il rispetto della stagionalità che per la riduzione degli sprechi e il recupero (altro punto a favorissimo, per il sottoscritto!). Nonostante il grande edificio di origine rurale è dunque consigliabile godersi il pasto all’aperto nella stagione estiva, che offre sì un’infinità di scorci da Instagram ma soprattutto tranquillità. Il ristorante non è l’unico locale dentro la tenuta, ma è integrato dal wine bar e dall’osteria contemporanea, per soluzioni più semplici e meno impegnative.
Venissa. Fondamenta Santa Caterina 3, Mazzorbo – Venezia. Tel: 041 5272281

Le foto interne sono tratte dalle pagine Facebook dei locali citati, tranne quelle di Sestante -Osteria di Mare, Aromi e Venissa che sono di 2night. La foto di copertina è di Chiara Rigato per Aromi.

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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