Missione gin tonic: questi locali di Mestre e dintorni te lo fanno buono buono per davvero
Pubblicato il 24 ottobre 2022
Scena tipo: sono al bar in quell'orario problematico che si colloca tra la merenda e l'aperitivo, ovvero poco prima delle 18, e decido di risolvere la questione ordinando un timido succo di pompelmo, mentre mi basta ruotare il collo di 45° per scorgere almeno un gin tonic. Dovunque io vada c'è chi ha deciso di anticipare spavaldamente la "drink o' clock" e darci dentro (responsabilmente!) con il gin tonic, decretando una volta per tutte che il fortunato mix di gin e acqua tonica è il nuovo tè delle cinque.
In fin dei conti il legame con la Gran Bretagna accomuna storicamente tè e gin tonic: anche se la ricetta originale, pur molto distante da quella odierna, fu messa a punto da alcuni medici olandesi presso l’Università di Leiden nel 1650 come rimedio per la malaria, venne poi modificata nel XVII secolo dai coloni inglesi che portarono nelle Indie gin e tonica, ai quali si aggiunse il lime. Ma non è questo il punto: il punto è che il gin tonic è stato sdoganato alla grande come drink da aperitivo, sembra piacere a tutti e si può ordinare un po' in ogni dove. Ma qui a Mestre e dintorni non ci accontentiamo: ecco gli indirizzi da segnare per ordinare un buon gin tonic, anche lì dove non te lo aspetti.
In Calle Legrenzi c’è un piccolo e stilosissimo cocktail bar con plateatico, che in fatto di bere bene la sa lunga, anzi lunghissima. La filosofia di Luca, il giovane titolare, è “beviti una roba, anche una sola, ma che sia fatta bene”. Infatti, il suo Hanky Panky è uno dei rari posti della zona così specializzati in sprits e slow drink, tanto da far parte dell’Olimpo insulare durante l’ultima Venice cocktail week. Il gin tonic qui te lo propongono, oltre che coi grandi classici, con gin di nicchia e piccole produzioni. Qualche nome? Dal Giappone c'è il Nikka, fatto con alcool di malto e aromatizzato allo yuzu, un particolare agrume asiatico. Il Bordiga, piemontese, ha invece un sapore leggermente affumicato. Diversamente da altri prodotti, non entra però in contatto con il fumo; è il ginepro stesso ad essere affumicato prima d'essere messo in infusione alcolica. Trovi, poi, il Gin dei Sospiri, ideato da un giovane ragazzo di Mogliano Veneto, in cui tutte le aromatiche provengono dalla nostra Sant’Erasmo. Finiamo questo mare di chicche con il Copper Strength, un gin pieno, ma fresco e piacevole, prodotto da Winestillery, azienda giovane ed estrosa di Gaiole in Chianti. Ma potremmo andare avanti ancora!
Hanky Panky. Calle Giovanni Legrenzi, 5 - Mestre. Tel. 3519457719
Il bistrot targato Art&Food che troneggia in Piazza Ferretto porta al tavolo una carta dei cocktail con un'intera sezione dedicata al gin (e alle rivisitazioni del gin tonic). Potresti lascarti tentare da Il Ginetto con Roby Marton Gin, tonica, arancia disidratata e bacche di ginepro, oppore dal Petit Hendrick's con Gin Hendrick's, tonica, cetriolo e mirtilli freschi. Ti avvisiamo che la lista è ancora lunga e che la cicchettata è dietro l'angolo, magari con i fritti espressi, serviti croccanti e fumanti.
Petit Bistrot. Piazza Erminio Ferretto, 7 - Mestre. Tel: 3314427605
Itaria - extraordinary sushi non è solamente il luogo perfetto per assaggiare un sushi "fusion" che mixa le fini tecniche giapponesi all'eccellenza delle materie prime italiane, è anche un locale capace di fare tendenza con la sua impronta cosmopolita: look lussuoso e botanico, impiattamenti contemporanei, aperitivi evento e un reparto drink di tutto rispetto che regala la possibilità di ordinare un ottimo gin tonic, con tonica biologica, accompagnato dal pesce crudo. Qualcuno direbbe:"La morte sua".
Itaria - extraordinary sushi. Via Paolo Sarpi, 18-22 - Mestre. Tel: 3883929252
A Spinea il gin tonic si beve (bene) al Capitolo Uno, cocktail bar e salotto accogliente nel cuore del centro storico. Qui Mattia e squadra manifestano tutto il loro amore per il gin tonic con una selezione ampia e puntuale di gin, anche locali, italiani e di nicchia, e una manciata di toniche scelte. La chicca: potresti essere fortunato e trovare un gin infuso "in casa", studiato per regalare un twist particolare e, perché no, stagionale al tuo cocktail preparato su misura.
Capitolo Uno. Via E. Fermi, 3 - Spinea (VE). Tel: 3491963584
La Gineria non ha bisogno di presentazioni. Qui Diego Cesarato mette a servizio degli appassionati la sua cultura del gin, coltivata per più di 18 anni, con un lavoro di ricerca e aggiornamento continui alla scoperta di nuove etichette da proporre e da collezionare. Celeberrimo il Ginetto, l'aperitivo poco alcolico a base Gin premium con macerazione e infusione di spezie, fiori, frutta o radici, disponibile anche in bottiglia (e scatta il cadeau alcolico sempre gradito!)
La Gineria. Via Luxore, 1 - Santa Maria di Sala (VE). Tel: 0418770789
Marciano è un Pub di tradizione veneziana. Si chiama Pub perché rientra nella grande scuola dei "ristoranti con la birra" del nord Europa, e si chiama Marciano in onore a San Marco e ai suoi cicchetti, non per niente sul muro esterno c'è una targa dipinta con su scritto "Sestier de Marghera". Vien da sé che il clou della proposta sia la birra, ma anche il gin tonic viene preso seriamente: ad esempio, provalo con il gin Whitley Neill e la tonica allo yuzu.
Marciano Pub. Via Cesare Rossarol 7, Marghera (VE). Tel: 0413091441
Come dicevamo, è sempre l'ora giusta per un buon gin tonic. E ne sono convinti anche all'osteria El Bacaro di Mirano, gestita da Lucio e Silvia da più di 25 anni (e non c'è persona in paese che non entri dalla sua porta salutandoli per nome, e viceversa). Proprio qui si può pasteggiare a gin tonic, e non uno qualsiasi: tra le mura dell'osteria si miscela con il gin El Bacar, prodotto dal liquorificio triestino Piolo e Max.
El Bacaro. Via Bastia Dentro, 12 - Mirano (VE). Tel: 041431466
Immagine di copertina di Petit Bistrot
Immagine di Capitolo Uno di Chiara Rigato, altre immagini dalle pagine Facebook dei locali corrispondenti
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Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.
Dai facili tour adatti a tutte le gambe (anche a quelle non allenate) alle discese estreme di downhill per i più spericolati.
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