Alla Garbatella apre Stecca, il nuovo ristorante di De Maio e Franciosi
Pubblicato il 26 ottobre 2025
A ottobre ha aperto a Roma, nel cuore della Garbatella, Stecca, il nuovo ristorante nato dalla collaborazione tra Flavio De Maio e Franco Franciosi. L’idea è maturata nel 2025 dopo la partecipazione dei due cuochi a un bando cittadino per la riqualificazione di spazi commerciali inutilizzati nel quartiere.
De Maio, 69 anni, è una figura centrale della ristorazione romana. Dopo l’esperienza da Felice a Testaccio, ha fondato nel 2009 Flavio al Velavevodetto, ristorante diventato un punto di riferimento nella capitale e poi approdato anche a Milano. Franciosi, 57 anni, è invece originario di Avezzano. Ex grafico, ha lasciato il mondo del design per dedicarsi alla cucina, aprendo Mammaròssa, locale abruzzese noto per la sua impronta personale e per il legame con il territorio.

Il nome Stecca nasce dal desiderio di interpretare la condivisione in chiave romana – “steccare”, in gergo romanesco, significa appunto "dividere, condividere”. Il locale propone una doppia formula: un menu del giorno con piatti da mettere a centro tavola e un menu al bancone con degustazioni più brevi, dai tre ai sette assaggi. In cucina, i due chef si danno il cambio, alternandosi durante la settimana.
Il ristorante dispone di 24 coperti e un bancone da otto posti, pensato come luogo di dialogo tra clienti e cucina. Particolare attenzione è riservata al pane, elemento centrale del progetto, e alla selezione di vini curata da Daniele Franciosi, sorella di Franco.
L’ambiente riprende riferimenti architettonici razionalisti e include un impianto audio progettato per offrire un’esperienza sonora di qualità. Stecca si inserisce così in un contesto urbano ricco di storia e vita di quartiere, con l’obiettivo dichiarato di integrarsi nel tessuto sociale della Garbatella e contribuire alla sua vitalità culturale.
📌 Stecca, Viale Guglielmo Massaia 28 - Roma
Foto di Alberto Blasetti.
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Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.