Non ami davvero il vino se non le conosci: 7 enoteche must a Padova e dintorni
Pubblicato il 23 febbraio 2019
Una volta ho assistito a alla sciabolata (cioè a un sarbage). Ero ospite a un matrimonio pomposo e il povero sommelier sudava come un maialino steso al sole. Alla fine ha funzionato, il collo della bottiglia è stato decapitato tra le urla generali, ma non l'ho trovato un bello spettacolo. Invece, non mi stancherei mai di vedere l'oste intento a versare il mio vino preferito della serata nello scintillante calice. Vino eccelso, calice corretto, quantità da manuale, ma se abbonda non mi dispiace.
L'esperienza dell'enoteca è molto più di un "usciamo a bere", perché si respira una certa sapienza, si crea una sorta di reverenza nei confronti della bottiglia, dell'uva, della vinificazione. Non posso dire di aver provato lo stesso nei confronti dello sciabolatore e dello spumante, per nulla squisito, proveniente dalla bottiglia mozzata (di cui forse, gli accorti sposi, temevano la frantumazione accidentale).
Ok, sarò anche un po' snob, ma amo il vino e l'esperienza che queste 7 enoteche di Padova e dintorni offrono giorno dopo giorno senza spettacolarità, ma con tanta passione. Le conosci tutte?
Qualcuno punterebbe sull'eleganza, altri sulla professionalità. E nessuno di questi sbaglierebbe, ma il vero punto cardine di Extradry, è la qualità: a partire dalle 500 etichette vinicole arrivando alle 60 del gin, passando per i cicchetti da veri gourmand. Ma c'è una seconda buona notizia: questa enoteca di Este vuole essere esclusiva solo nella proposta e non nel prezzo, alla portata di tutti. Sotto a chi tocca (l'aperitivo)!
Un'istituzione, una salvezza per tutti gli assetati del centro storico, quasi una missione per gli appassionati di vino. Enoteca Severino, dal 1901 in Via del Santo, è uno di quei locali da frequentare almeno una volta. Con la certezza di farvi ritorno ancora, ancora e ancora ... affollato, dentro e fuori, non c'è mai confusione: niente musica, la gente chiacchiera.
No spritz, no cocktail, Enoteca La Moscheta rivendica il primato del vino e del cicchetto, sotto i grandi portici di Corso Milano. Una tappa obbligatoria per il pre-cena, dove il vino è l'assoluto protagonista. Attenzione a non esagerare con gli spunciotti, ammesso che al secondo giro siate ancora propensi a raggiungere il ristorante.
Entri in Enoteca Evoé per ordinare un calice di vino e, in un battibaleno, ti ritrovi con il tagliere degli spunciotti in mano. Le proposte luculliane, colorate e invitanti ti faranno quasi dimenticare del vino che, una volta assaporato, sarà in grado di farsi giustizia da solo. Prima l'uovo o la gallina, prima lo spunciotto o il calice? Da Evoè, fa lo stesso.
Enoteca Dei Tadi avrebbe lo stesso successo senza l'oste Roberto? Difficile a dirsi, perché l'oste ammaliatore sa sempre che calice consigliare, anche in abbinamento ai piatti di cucina che raccolgono molte delle eccellenza del territorio italiano. Ambiente intimo e familiare con una certa dose di savoi-faire. Perfetto per l'aperitivo e la cena informale.
Se stai cercando un'enoteca per un appuntamento romantico, L'ombra che conta di Abano fa al caso tuo. Tanto legno grezzo, mobili di recupero e il grande social table affacciato sul dehors. Sembra il set di una rivista d'arredamento d'interni, invece è un'enoteca con cucina curata nei minimi dettagli dove rilassarsi con un ottimo calice, e un certo stile.
500 etichette, una ventina di proposte al calice e un amore sconfinato per il prosciutto. Veni Vidi Vino di Selvazzano Dentro è il comfort fatto a osteria: taglieri e crostini abbondanti, luci calde e soffuse, con le certezza di ritrovare gli amici di sempre.
Immagine di copertina dalla Pagina Facebook di Enoteca Evoè
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Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.