Tutti i buoni motivi per provare la cucina della Trattoria al Cacciatore

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Solo un veneziano sa cos'è davvero un bacaro. Al cacciatore è un bacaro di grande tradizione, a due passi da quella propaggine dell'isola veneziana che è l'imbarcadero di Fusina. Da poco una gestione fresca e preparata ha ridato lustro alla lunga storia di mangiar bene di questo locale.

La famiglia: La nuova gestione è famigliare e gestisce sia la sala che la cucina. In sala Stephan e la madre Germana; Stephan, pur govanissimo, vanta già una carriera al Ritz di Londra e al Danieli e al Gritti di Venezia, a lui anche la selezione dei vini della cantina. In cucina Corrado, con un'esperienza trentennale ai fornelli nei ristoranti di pesce veneziani, e Barbara che si occupa dei piatti di carne.

Gli antipasti: Si comincia con il grande crudo con ostriche, tartufi, gamberi di Sicilia, scampi, o si può scegliere il misto cotto con cappesante gratinate, bollito misto e carpacci marinati. Per chi preferisce la carne, c'è il petto d'oca affumicato con rucola e scaglie di stravecchio, o la selezione di salumi di casada, con verdurine sottolio, prodotti da un'azienda agricola locale.

I Primi: C'è un primo della casa assolutamente da provare, gli gnocchetti fatti a mano con scampi e zucchine. Ma anche le pappardelle condite con battuto di filetto e funghi porcini, e i bigoli che sono serviti con ragù d'anatra.

I secondi: E' sempre una buona idea optare per il piatto del giorno, pesce fresco del mercato cotto al forno alla mediterranea, ovvero con pomodorini, olive nere e patate. In alternativa frittura di pesce o la tagliata di tonno, resa particolare dalla crosta di sesamo e dal pesto al basilico. Per i carnivori il consiglio è di scegliere il filetto di manzo ai funghi porcini, che in stagione è davvero sopra le righe.

I dessert: Il tiramisù della casa è arricchito da molte varianti, oltre al tradizionale gusto al caffè, c'è quello all'amaretto, ai frutti di bosco, al Baileys e cioccolato, al Maraschino e frutta candita. Non mancano poi le panne cotte, sempre artigianali, e le crostate fatte in casa con frutta, creme e marmellate.

La cantina: In poco tempo la cantina è cresciuta con prodotti di nicchia, 50 etichette di vini del territorio (Veneto, Trentino e Friuli) e qualche incursione in toscana e nella Franciacorta. La carta offre prodotti per tutte le tasche, e la qualità è garantita dalla selezione personale delle cantine ad opera del maitre. Almeno 6 etichette a rotazione sono sempre in mescita.

Il lato cicchetteria: Il bancone del locale, dal mattino presto, è sempre rifornito di cicchetti "veri", non solo frittini, crostini e polpette, ma tutto quello che si trova nei veri bacari veneziani: latte di seppia, moscardini in umido, sarde in saor e nervetti con la cipolla, da accompagnare ad un ombra de vin della casa: merlot, cabernet, raboso, prosecco.

Il menu fisso: A pranzo è proposto un menu fisso con piatti genuini che cambiano ogni giorno (3 primi, 5 secondi, 3 contorni) tutti realizzati con prodotti provenienti dalle vicine aziende agricole e selezionati per freschezza e stagionalità. Non aspettatevi un menu standard, si trovano facilmente seppie al nero, bigoli in salsa, salsicce e costicine di casada, e altri piatti semplici e gustosi.

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