Cucina veronese a Verona: 5 piatti tipici da assaggiare in 5 locali

Pubblicato il 1 dicembre 2022

Cucina veronese a Verona: 5 piatti tipici da assaggiare in 5 locali

Profumo d’autunno? Eh sì, la stagione in cui ci si ricompone. Ci si ritrova. La stagione in cui si gode appieno il rito dello stare a tavola in compagnia. Quel momento dell’anno in cui, se ti trovi a Verona, vieni invaso dai profumi del ragù e del lesso appena preparati, che escono dalle osterie e dalle trattorie del centro. Quel momento, in cui a tavola, non può mai mancare un buon bicchiere di Valpolicella.
Dai “bigoli col musso”, passando dalla “pastisada de caval”, fino ad arrivare al “lesso con la pearà”, la cucina veronese è un tripudio di sapori forti, autentici, genuini.
Ah, sono doverose alcune precisazioni. Il musso non è altro che l’asino, la pastisada è uno spezzatino e la pearà, beh, se non l’hai provata, provala! La trovi solo a Verona ed è fatta con pane raffermo e grattugiato, midollo di bovino, pepe e brodo di carne. Rimane la disputa tra chi ci mette il formaggio e chi no.

La pastisada de caval


Dove portare a cena un amico in visita a Verona? Di primo acchito pensi all’Osteria al Duca. Ci troviamo nel cuore della città, a due passi (letteralmente) da Piazza dei Signori. Il locale è accogliente, famigliare. Travi a vista, tavoli e sedie in legno, foto di personaggi più o meno noti con i titolari, appese alle pareti. Qui viene proposto sia il menù alla carta che quello fisso (consigliassimo).  Non mancano i piatti della tradizione, come i bigoli con il ragù d’asino, a cui si aggiungono delle vere e proprie delizie come i bigoli con acciughe, uvetta e pinoli. Tra i secondi, e come la fanno qui difficilmente la fanno altrove, ti consiglio di assaggiare la pastisada de caval con la polenta. Un vino? Valpolicella Ripasso. Un dolce? Sicuramente il tiramisù. Da queste parti è squisito.
Osteria al Duca, Via Arche Scaligere, 2, 37121 Verona. Telefono: 045594474

Lesso e pearà


Siamo a due passi dall’Arena e siamo da una delle massime espressioni della cucina tradizionale scaligera. Siamo al Ristorante Torcolo da Barca. Tappa fissa per molti artisti di passaggio a Verona e all’Arena durante il periodo estivo, nella stagione più fredda, diventa il luogo ideale per un pranzo in famiglia o per una cena tra amici. L’arredamento è classico, elegante, ma al contempo genuino, così come il menù, che spazia dai grandi classici fino ad arrivare a delle vere e proprie chicche che trovi solo qui. Un esempio? Le famose pappardelle al tartufo nero con fonduta di formaggio monte veronese. Se sei al Torcolo, però, non puoi non provare il “Gran piatto di bolliti e arrosti” accompagnato da diverse salse, ma soprattutto da lei: la pearà.
Ristorante Torcolo, Via Carlo Cattaneo, 11, 37121 Verona. Telefono: 0458033730

I bigoli col musso


Dal centro storico ci spostiamo a Veronetta all’Osteria da Morandin. Luogo d’incontro per diverse generazioni, si divide tra bar/cicchetteria e osteria. I coperti non sono moltissimi e ti consiglio di prenotare, diversamente è possibile recarsi a bere qualcosa e tentare la fortuna aspettando che si liberi un tavolo. L’arredamento ti riporta indietro nel tempo: bancone, botti e tavolini in cui sedersi e una seconda sala che profuma di pranzi domenicali a casa della nonna. Ambiente casereccio, così come il menù. Da provare il loro tagliere con salumi e formaggi o la loro “tartar di cavallo”, come antipasto. Tra i primi, imperdibili i “bigoli col musso”, anche se nella stagione più fredda, la pasta e fagioli ci sta tutta. Servizio informale e con meno di trenta euro a persona si torna a casa più che felici.
Osteria da Morandin, Via Venti Settembre, 144, 37129 Verona. Telefono: 0459580476

I primi della tradizione


Torniamo in centro, perché a due passi da Piazza delle Erbe troviamo l’Hostaria Vecchia Fontanina. L’ambiente è rustico, accogliente, e si presta sia per un momento conviviale con gli amici che per una cena romantica con il proprio partner. I piatti, oltre a qualche eccezione, sono quelli classici e vengono preparati seguendo le ricette della tradizione gastronomica veronese.
Piatti da provare qui, che non troverete altrove? L’antipasto che vede il “Tortino di pere con formaggio Monte veronese”, oppure, tra i primi piatti, i “Ravioli di brasato con vellutata di zucca”. Lasciatemi dire però, che la goduria per il palato la provate con lui: il “Risotto all’Amarone e tartufo”. Una delizia, ho già l’acquolina in bocca. La carta dei vini è ampia, se hai dei dubbi fatti consigliare, le cantine e i vini proposti sono ottimi.
Hostaria Vecchia Fontanina, Piazzetta Chiavica, 5, 37121 Verona. Telefono: 045591159

Il risotto all'Amarone


A due passi da piazza Bra, troviamo l’Enoteca San Lorenzo. Laddove c’era una delle botteghe storiche del centro di proprietà del nonno, i nipoti Giulia e Marcello hanno creato un vero e proprio gioiello. L’atmosfera è calda e raffinata, con elementi in legno, arredi vintage e parti di design che si fondono alla perfezione con le mura antiche, recuperate durante la ristrutturazione. Un locale dove si può fare anche colazione o gustarsi un aperitivo accompagnato da un buon tagliere. Consigliato, assolutamente, per una cena in coppia. Tra i primi, il risotto con l’Amarone è un vero e proprio must. Se invece preferisci provare altri piatti, consiglio gli gnocchi al ragù d'anatra o i maccheroni alla carbonara. Tra i secondi, ottima la loro pastisada de caval, mentre tra i dolci (fatti in casa) abbiamo la torta di mele oppure, perché no, una buona sbrisolona con la grappa.
Enoteca San Lorenzo, Corso Porta Nuova, 18a, 37122 Verona. Telefono: 0455545125

Foto di copertina di Ristorante Torcolo da Barca.
Foto interne dalle rispettive pagine social. 






 

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scritto da:

Matteo Sambugaro

Corro, parlo e condivido. L’estrema sintesi del mio essere si riassume in poche parole. Sempre di corsa, nel lavoro e nei chilometri che letteralmente percorro alla sera o nei ritagli di tempo, una volta indossati i pantaloncini corti e una maglietta. Parlo alla radio da oltre dieci anni, canto sotto la doccia da sempre e non disdegno mettermi ai fornelli. Sia lodata la carbonara. Amo stare seduto a tavola e condividere idee, cibo e buon vino. Giornalista pubblicista e aspirante sommelier, non mi stanco mai di perdermi per le vie del centro della bella Verona.

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