Le izakaya da provare a Roma per mangiare giapponese autentico

Pubblicato il 19 novembre 2024

Le izakaya da provare a Roma per mangiare giapponese autentico

Avete presente il piccolo ristorante di Marrabbio nel cartoon "Kiss me Licia"? 
Il cartoon degli anni'80, incentrato sulla storia d' amore tra il cantante Mirko e la studentessa Licia, si svolgeva per molta parte in quella che oggi sapremmo ben identificare come un'izakaya, ossai un'osteria giapponese. L' izakaya è un ristorantino informale, dove nella quotidianità i giapponesi si ritrovano con gli amici, per bere un bicchiere, gustare piatti casarecci e divertirsi. Le scene più comiche, infatti nel celebre anime sentimentale, si svolgevano proprio qui, quando Marrabbio, chef e papà della protagonista femminile, dopo avere cucinato alla piastra un okonomyiaki, si scolava abbondante sakè con gli amici.  Questi localini sono popolarissimi in Giappone e offrono a noi occidentali un'occasione unica,per conoscere davvero la cultura gastronomica nipponica, da noi spesso identificata solo con il sushi. Nelle izakaya il sofisticato sushi cede il passo a piatti semplici e ricchi di gusto come Ramen, Okonomiyaki, Katsusando, Udon e Yakitori.
Aldilà dei piatti casalinghi, di cui molti cotti e appetibili anche a chi non mangia il pesce crudo, le izakaya sono molto apprezzate anche in Italia, perchè offrono convivialità, condivisione e il piacere di una bella bella bevuta. Tutti punti di forza che contribuiscono a creare uno spirito vivace e popolare, molto simile a quello delle nostre osterie. Perciò anche noi romani che le osterie le amiamo, ci andiamo a nozze. E così pure nella Capitale, dove la ristorazione informale è sempre più vincente, in tempi recenti hanno iniziato a comparire alcune interessanti izakaya, quasi sempre nate su impulso di giapponesi con soci italiani innamorati di quel mondo. Io che amo ramen, tempura e yakitori sono andata a caccia delle migliori, e ti consiglio queste 5 izakaya da provare a Roma per sentirti a Osaka

La cucina della nonna nell’izakaya di Cipro


In zona Cipro c’è un‘izakaya dove mangi le ricette della nonna dello chef. È Ie Koji, (letteralmente a casa di Koji) dello chef,originario di Kobe, Koji Nakai (già proprietario di Nakai) e del socio Roberto Salvati (proprietario di Sakana Sushi). Koji ha creato qui una vera osteria giapponese, dove assaporare tutte le sue ricette di famiglia e tantissimi piatti vegetariani. Ambiente moderno ma autenticamente nipponico: 40 coperti, tra pareti rosse, lanterne, stampe e tanto legno. Il menu varia secondo la stagionalità e l'estro dello chef. La carta offre piatti espressi di qualità e molti fuori menù, alternando carne e pesce in ricette poco note. Da provare il Tokyo abura soba, un ramen senza brodo, con uovo, spinaci e pancetta di maiale brasata, e il Mini sukiyaki. Tra le specialità della casa anche gli spiedini Yakotori in tante declinazioni di carne, pesce o verdure, e i Nikuya gyu korokke crocchette di patate e manzo wagyu. Molte pure le ricette a base di uova come la Tonpei Yaki: una frittata giapponese (okonomyaki) farcita con pancia di maiale, cavolo, germogli di soia, cipollotto,salsa otafuku, mayo e katsuobushi. Brinda con sakè (circa 10 etichette), ma pure birre e cocktail giapponesi. Dolci buoni come capita raramente.
Via Marcantonio Bragadin, 13. Roma.Tel. 3484302368

L’izakaya autentica di 2 italiani all’Infernetto


Per fare bene la passione è fondamentale e da Mikachan la passione per il Giappone si respira in ogni dettaglio. È la passione di Micaela Gianbanco per la cucina giapponese, condivisa con Paolo Campesi che dopo anni di studio, corsi e tirocini sulla cucina di pesce e di carne in terra nipponica, ha portato alla creazione di questa autentica izakaya. Avere un tavolo non ti sarà semplice ma vale la pena venirci, per fare un’esperienza veramente giapponese. L' ambiente semplice e informale, custodisce solo 5 tavoli, perciò la prenotazione è essenziale. Sono disponibili 4 menù fissi in cui a una specialità di base a scelta tra Yakisoba, Ramen, Donburi oppure Sushi, puoi abbinare 2 side dish ed un dolce a tua scelta. Da provare i deliziosi fritti, dalla tempura di gamberi al tonkatsu, così come i takoiyaki di polpo e la selezione di udon e ramen. Attenzione i loro crudi di pesce creano dipendenza, grazie alla materia prima freschissima trattata con la massima perizia, che in bocca esplode di sapore. Favolosi i dessert, dorayaki e mochi su tutti. Ottima selezione di sake e distillati giapponesi. Servizio cortese.
Via Torcegno, 39. Roma. Tel. 338 1737246

La trattoria giapponese dei Colli Albani


Sapori autentici con un pizzico di contaminazione, materie prime di qualità e atmosfere giapponesi, questi gli ingredienti dell’izakaya di Marco Pucciotti e Davide Frattali, con lo chef Claudio Farinelli, dietro ai fornelli. In una zona di palazzoni e strade trafficate, a pochi passi dalla metro Colli albani, Umami è il Giappone della porta accanto: una trattoria nipponica in piena regola, dove gustare tante ricette tradizionali della cultura popolare.L'ambiente è giapponese ma senza nostalgie retrò, si mangia in una sala dalle cromie drammatiche, illuminati da insegne al neon dai colori fluo. Dalla cucina a vista,escono gyoza (ravioli alla piastra), takoyaki (polpette di polpo), bun al vapore col miso nikuman (con verdure, shitaku e tofu cotti in brodo di miso). E poi ramen, tempura soba, l'unadon con riso e anguilla laccata, ma anche chirashi, sushi e sashimi. Io vado matta per i loro piatti più tipicamente street food dal pollo fritto karaagi, agli onigiri, passando per la korokke di patate e maiale con salsa tonkatsu, e l’eclettico Umami burger. E che izakaya sarebbe, se non si bevesse e pure molto bene?! Largo quindi a una valida selezione di sake, shochu, birre e distillati giapponesi.
Via Mario Menghini, 99. Roma. Tel. 0689138094

L'izakaya nascosta al Gazometro


Questa piccola izakaya è un piccolo angolo di Giappone, nel traffico romano di Ostiense. Tanuki dall’ esterno passa quasi inosservata, solo una lanterna dall’ esterno ne segnala la presenza. Quando entri però Roma scompare e ti senti subito proiettato in una città del Sol Levante. Piccolo e accogliente, dentro i colori dominanti sono il bianco il rosso e il nero, gli arredi e le strutture sono in legno e ci si accomoda su tatami e seiza proprio come in Giappone. Aperto nel 2020 da 4 soci e amici Andrea Liguori, Daniele Gennaro, Umberto Mottini e Yasuyuki Morishita Tanuki propone cucina tradizionale giapponese, con qualche twist da altre cucine. Di solito ci vado a cena ma mi piace anche per l’aperitivo in stile nipponico. Il menù propone una vasta scelta di pietanze realizzate sul momento, con ingredienti sempre freschi e di prima qualità: dagli Yakitori ai piatti tipici della cucina e cultura giapponese come Ramen e Okonomiyaki. Il piatto da non farsi sfuggire è il Tonkatsu con la cotoletta di pollo fritta, spaziale! Consigliato pure il jajamen, a base di udon asciutti, carne di maiale piccante e uovo. E poi gyoza, bao in vari modi e occhio ai piatti del giorno: trovi sempre qualche chicca. Infine anche al bancone bar si "bisboccia", con oltre 40 sake, spiriti giapponesi, cocktail e birre tutti rigorosamente giapponesi.
Via del Gazometro, 36. Roma.Tel. 0639733167

L'izakaya del maestro di Aikido a Colli Portuensi


Ai Colli Portuensi se ti punge la voglia di cucina giapponese autentica c’è Aiki Pub, è l’izakaya del maestro di arti marziali Carlo Coccorullo, pronta ad accoglierti dall' ora del the a dopo cena, con piatti, sake, spiriti e infusi giapponesi da condividere. La cucina offre piattini da gustare in ogni momento oltre ai donburi, tante opzioni vegetariane a base di uova, alghe, verdure giapponesi e tofu. Ai fornelli Satoko Nishiumi, ex-maestra d'asilo di Osaka, che prepara un menu casalingo con sunomono, tempura, gyoza, onigiri, okonomiyaki, bao e udon.Il pezzo forte? Gli yakitori, spiedini alla griglia di carne o pesce pure con tufo o verdure  lentamente e serviti con salse fatte in casa. E se  fa freddo largo alle zuppe: di miso e fughi shitake per esempio oppure di pollo e verdura. L’ offerta è ampia e se non sai cosa scegliere puoi affidarti alla chef e al suo menù degustazione “omakase”. In abbinamento ai piatti tantissimi sake, shochu, gin, whiskey giapponesi, birre artigianali e cocktail in tema col Giappone. Il pomeriggio, Aiki è sala da tè con bevande e dolci giapponesi come dorayaki e mochi.
Via Gaetano Rappini, 23/c. Roma .Tel. 3783064424

In copertina: Aiki Pub.

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scritto da:

Valentina Franci

Giornalista freelance, romana e sommellier Fis, scrivo da anni su varie testate enogastronomiche online, tra cui Mangia&Bevi. Ho iniziato occupandomi di cultura, spettacoli, viaggi. Folgorata dalla cucina gourmet, sono un'edonista che esplora il mondo in punta di forchetta e ve lo racconta.

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