A Vicenza ha aperto un nuovo ristorante fine dining per un'esperienza intima e di livello

Pubblicato il 7 dicembre 2025

A Vicenza ha aperto un nuovo ristorante fine dining per un'esperienza intima e di livello

All’interno del GHV Hotel & Spa di Vicenza, ha appena aperto Wine Room by Luca Tegon, ristorante fine dining dell'omonimo giovane chef. 

Raffinato ma non ingessato, il ristorante propone una cucina contemporanea di spessore, attenta alle materie prime del territorio e all'esaltazione dell'ingrediente. 
Il posto si addice a un'occasione speciale, perfetto per fare un'esperienza enogastronomica di livello a prezzi comunque accessibili. 


Location e arredi, dall’eleganza minimale, sono composti di materiali naturali. Le luci soffuse offrono al cliente un’esperienza chic e intima al tempo stesso. La sala ospita infatti fino a 16 coperti, che possono diventare 22 nel caso venga privatizzata. Il servizio è molto attento, con un maître di sala a seguire l'ospite e la competenza (in presenza o meno) di un sommelier

Si chiama ‘Wine Room’ ci racconta il direttore Riccardo Bacchi Reggiani “per la presenza di un sommelier e di una carta vini studiata ad accompagnare il percorso gastronomico. Il focus - precisa - rimane comunque fermo sulla cucina, espressione artistica dello chef Luca Tegon”.   

Luca Tegon ha 35 anni ed è cresciuto a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso. Ha già fatto diverse esperienze di rilievo, formandosi in vari ristoranti stellati, italiani e d'Oltralpe. Ha attraversato la Francia da nord a sud, lavorando al Mirazur di Mauro Collagreco, a Menton (***Michelin); al Flocons de Sel di Emmanuel Renaut (***Michelin), a Megève; alla Vague d’or di Saint Tropez (***Michelin). Ha continuato poi a Milano, al Marchesino di Gualtiero Marchesi, e a Corvara, a la Stüa de Michil (*Michelin). 

Anche Luca ha gentilmente risposto ad alcune delle nostre domande: 

- "Qual è la filosofia della tua cucina?"
- "La mia cucina nasce dal rispetto per ciò che mi circonda: il territorio, la stagionalità, la mia identità italiana. Parto sempre dalla materia prima, dal suo gusto più autentico, e da lì costruisco un piatto che unisce tecnica, sensibilità e intuizione del momento. Cerco equilibrio e pulizia nei sapori, senza forzature: l’obiettivo è valorizzare l’ingrediente, non sovrastarlo.

- "Come le esperienze passate hanno influenzato la tua cucina attuale?"
- Le mie esperienze passate mi hanno permesso di capire che in cucina non esistono limiti. Ogni luogo mi ha lasciato qualcosa: un ritmo, un metodo, un rapporto diverso con il prodotto. È fondamentale inserirsi in un contesto determinato da un luogo, dalla clientela, dai prodotti, dalla cultura locale, per poter esprimere al meglio una proposta che sia coerente e personale, sempre legata alle mie origini.

- "Qual è l'esperienza passata che senti essere più rilevante?"
- "Non posso dire di aver avuto un’esperienza più significativa delle altre. Fanno tutte parte di un percorso di crescita che mi ha permesso di formarmi ed essere quello che sono oggi.
Ogni esperienza è una tessera di un mosaico: tecniche, visioni e modi di lavorare diversi che, messi insieme, hanno costruito la mia identità. Senza una, mancherebbe qualcosa."

- "Hai un modello professionale a cui ambisci?"
- "Ho avuto la fortuna di lavorare con grandissimi chef, ognuno con una visione e un carattere ben definiti. Arrivare anche solo a metà di quello che sono sarebbe già un grande traguardo. Quello che mi porto dietro, più che un modello da imitare, è l’etica del lavoro che ho visto in loro: precisione, umiltà, ricerca continua."

- "Qual è il tuo piatto forte?"
- "Il risotto, in tutte le sue declinazioni. È un piatto che permette di esprimere tecnica, sensibilità e gusto, e che cambia completamente a seconda della materia che lo accompagna. È la mia tela bianca preferita."


Wine Room by Luca Tegon propone un menù degustazione di 8 portate al costo di 85 euro (vini esclusi). 
C'è anche la possibilità di avere un menù ridotto di 6 portate al costo di 58 euro (vini esclusi).
È necessaria la prenotazione, almeno il giorno prima. Durante la prenotazione è possibile comunicare eventuali intolleranze alimentari e preferenze. 

Il menu degustazione:


Benvenuto dello chef
Sandwich di manzo affumicato, maionese alla senape
Chips di tapioca e olive, cappuccio laccato e polvere di cappero
Mini tacos, crema di radicchio di Treviso e lardo
Ricordo di polenta e schie in un bignè leggero

Grissini torinesi, peperoncino e semi di papavero
Pane di campagna



Antipasti 
Tartare di gambero rosso, carciofo croccante, gelatina al Cynar
e vinaigrette al miele e limone
Foie gras, broccolo fiolaro, tartufo nero, purea di topinambur
e salsa al vino rosso



Primi piatti 
Ravioli ripieni di sarda di lago, cavolfiore, uova di aringa,
consommé delle sue lische e buccia di patata arrostita
Risotto al sedano rapa, castagne, pancetta e salsa vegetale

Secondo piatto
Filetto di capriolo, cappuccio fondente, mostarda di pere
e frutti rossi, la sua salsa

Pre-dessert
Kiwi, cocco, gel di limone e pepe lungo

Dessert
Fondente al cioccolato, gelato stracciatella, coulis al melograno

Piccola Pasticceria 
Uva
Cremino
Bigné con crema diplomatica



 

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scritto da:

Martina Vascellari

Letterata / Clubber / Street food addicted

IN QUESTO ARTICOLO
  • teatro comunale di vicenza

    Viale Mazzini 39, Vicenza (VI)

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