5 pizzerie del Veronese che meritano tutto il nostro amore

Pubblicato il 29 giugno 2020

5 pizzerie del Veronese che meritano tutto il nostro amore

Io la pizza la mangerei a cena, ma perché no, anche a pranzo. A colazione scaldata un po’ sulla piastra. Alta o sottile sottile che fa crock quando la mordi. Bella farcita, o classica come la vuole la tradizione. Con l’olio piccante, se sono in serata “aggressiva”, con l’olio “quello buono” se il locale lo permette, o se l’amico “da giù” me ne ha portato un barattolo da casa.
La pizza la mangerei direttamente dal cartone, con le mani impolverate di farina; o con forchetta e coltello come vorrebbe facessi sempre mamma. La taglierei in quattro, in sei, o in due; come ogni tanto prova a fare qualche mio amico (con scarsi risultati vi avviso).
Onestamente non saprei dire se mi piace di più quella napoletana con il cornicione ripieno, quella romana, quella “nostra” del nord, che poi, nostra, è un po’ un mix. E poi, posso dire di apprezzare quella “gourmet” ma anche di non saper rinunciare mai, e ripeto mai, al trancio “dall’onto” alle quattro della mattina dopo la discoteca.
Ecco si, l’unica cosa alla quale so dire di no è giusto all’acqua, con la pizza, e alla palestra, alla quale preferirò sempre la panzetta, se questa prevede la pizza almeno due volte alla settimana.
Non so ragazzi, ma se c’è una cosa che sceglierei sempre e comunque nella vita, quella è la pizza. La pensate come me?
Allora se vi capita di passare per Verona e dintorni, vi ho preparato una lista delle mie preferite. Poi però fatemi sapere che ne pensate eh che di provarne di nuove io sono sempre prontissima!

In centro 

Dal cuore di Napoli, al cuore di Verona con un solo scopo: fare la pizza e farla bene. Pizzeria Leone utilizza infatti la ricetta originale, quella “di giù” che ha fatto innamorare il mondo intero per il cornicione alto, il centro sottile ma che “non cade”, e il pomodoro, ah il pomodoro.
A due passi dalla Casa di Giulietta troverai infatti  l’amore, quello vero, quello che è per sempre; ha il sapore del fiordilatte e del basilico (se lo vuoi semplice) o delle olive nere di Gaeta della bufala e del crudo, se vuoi osare di più. Inutile che te lo dica, se poi hai ancora fame tocca per forza assaggiare il babà, la caprese o la pastiera. Vedi tu se in quest’ordine. No, uno solo non vale ti avviso. Poi fai un giro all’Arena di Verona, magari due, se riesci meglio di corsa.
Pizzeria Leone da Ciro, Via Zambelli 20, Verona – Tel. 0458065161

A Pescantina

Sara e Riccardo sono il cuore, la mente e le mani di Italì, pizzeria poliedrica in grado di sfornare dischi di bontà di ogni aspetto: dalla verace classica a quella rivisitata, alle croccanti alla pala (occhio però che ci sono solo durante la settimana) fino a quelle gluteen free. Tra settanta pizze a menù, ed una quindicina alla carta che variano di periodo in periodo poi, la scelta è veramente ardua. Un consiglio? Prova il loro “cavallo di battaglia”, una pizza verace a modo loro (con una lievitazione di quasi quattro giorni ed un impasto di farine semintegrali). La mia preferita è bianca, con bufala, basilico, porchetta in cottura, cipolla bianca caramellate e olive taggiasche. Spruzza il tutto di birra artigianale (anche veronese) e chiudi con un dessert fatto in casa. La prova costume è ancora lontana, giuro. Servizio delivery e take away stanno continuando. 
Italì, Via Ponte 150, Pescantina (VR) – Tel. 0456766480

A San Bonifacio

Quando devo consigliare una pizza a qualcuno che non ha voglia “della solita pizza” gli indico la pizzeria I Tigli, che a pochi minuti di macchina da Verona, è il giusto punto d’incontro tra la pizza buona ed un piatto gourmet tutto da fotografare, e gustare. Soprattutto gustare. Perché qui il piatto non è solo bello e particolare da vedere, ma è buono anche da provare. Per questo, se dovessi aiutarti, ti direi di affidarti nelle mani di Simone Padoan e squadra, e osare con gusti e accostamenti che mai avresti provato (e forse nemmeno pesato). Poi per carità, chi sono io per dire di no a una margherita con pomodoro San Marzano e nodini di fior di latte di Alberobello.
I Tigli, Via Camporsolo 11, San Bonifacio, (VR) – Tel. 0456101606

A Cerea 

Considerato uno dei ritrovi enogastronomici storici della “Bassa” veronese, l’Antica Hosteria “Al Borgo” è ormai un’istituzione dal 1964 ovvero da quando aprì come balera, evolvendosi poi in pizzeria e pizzeria-trattoria successivamente. Dietro il forno – rigorosamente a legna – ci sono le mani sapienti di Stefano Miozzo, campione mondiale della pizza. Da provare? Il panciotto, 50% pizza, 50% calzone, nel complesso: una bomba; soprattutto quello con briè, patate al rosmarino, misto funghi dorati al grana e speck a fine cottura. Non sei convinto? Tutte le pizze contengono il 50% in meno sale. No, non significa che ne puoi ordinare due.
Antica Hosteria “Al Borgo”, Via Palesella 24, Cerea (VR) – Tel. 044280027

A San Martino Buon Albergo 

In una ricostruzione delle pizzerie "tutte da assaggiare" di Verona e dintorni non poteva certo mancare lui, il mito Saporè, amato e consociuto dai veronesi tutti (e non solo) per la sua bontà, innovazione e poliedricità. Non a caso infatti sono molti i "locali" nei quali potrai gustare questa particolare pizza, seduto o in piedi sceglilo tu, ma sappi che anche se ti troverai in pieno centro scaligero qui dovrai fare tappa fissa: cerca nella mappa il locale più vicino a te! Ma perchè questo è un posto degno di nota? Beh perchè Renato Bosco, la mente e le mani di Saporè, ha inventato una nuova formula per vivere la pizza ovvero "La pizza e le sue forme". Qui infatti sono ben 7 i tipi diversi di pizza da provare. I miei preferiti? La pizza crunch, l'aria di pane e la mozzarella di pane. 
Saporè, Piazza del Popolo 46, San Martino Buon Albergo (VR) - Tel. 3319873375 

Foto di copertina de I Tigli
Foto interne dalle pagine Facebook dei rispettivi locali

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  • PIZZE PARTICOLARI E GOURMET

scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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