Le tavole dei leccesi a San Martino, ecco cosa comanda la tradizione

Pubblicato il 10 novembre 2020

Le tavole dei leccesi a San Martino, ecco cosa comanda la tradizione

In qualunque città del mondo si trovi a vivere, un salentino purosangue lo si riconosce da tre dettagli: l'amore per il caffè in ghiaccio, le scorte di parmigiana nel freezer, la festa di San Martino. Purtroppo l'11 novembre per il calendario non è un giorno festivo, ma per i salentini è esattamente come se lo fosse, anche in questo periodo in cui per festeggiare bisogna usare la testa, ed è meglio rimanere a casa, con la propria famiglia.
In ogni modo si può sempre mettere il pc sul tavolo e connettersi con nonna e zia mangiando tutti le stesse cose, perchè ci sono alcuni must che nel menù di quel giorno non possono proprio mancare. Vediamo se siete d'accordo!

Gli antipasti


Le pittule ce suntu, me sai dire? Non c'è festa degna di questo nome che nel territorio salentino non sia inaugurata dalle pittule. Vengono considerate un antipasto, ma in realtà vale molto di più: insomma, è una pietanza quasi sacra per le tavolate dei leccesi.

I secondi di carne



Di solito a San Martino, senza i convenevoli dei primi piatti, si passa direttamente ai secondi, che possono variare dai pezzetti di cavallo in pignata all'arrosto misto, con gli immancabili turcinieddhi, tipicamente salentini, e le più nazionalpopolari salsicce alla brace.  

Frutta e verdura

 

I più tradizionalisti completano il menù con finocchi crudi e pezzetti di cicorie, anch'esse crude, verdure che hanno quasi una funzione digestiva e fanno da ciliegina sulla torta per una luculliana cena da buoni carnivori. Importante: in pieno periodo autunnale caldarroste e vino si sposano alla perfezione!

Mieru, mieru, mieru la la 

Vino sì, è ovviamente lui il vero protagonista della festa di San Martino. Quello novello, quello genuino, per il quale la ricorrenza è diventata così importante in tutto il Salento. I nostri nonni infatti erano soliti inaugurare la nuova annata vinicola proprio l'11 novembre, quando portavano in tavola, per la gioia di tutta la famiglia, la lacrima, ovvero il frutto della prima spremitura del vino fatto in casa.

Le foto interne sono di 2night, shooting di Gabriele Dall'Anna per Le Tre Grazie e di Monica Martucci per Il Ristoro dei Templari e e Arrosteria dell'itria. La foto di copertina è di Stefan Vladimirov su Unsplash

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