Quando l'oriente incontra... Padova! Il nostro perfetto pranzo "spice" al Portello

Pubblicato il 4 aprile 2024

Quando l'oriente incontra... Padova! Il nostro perfetto pranzo "spice" al Portello

Credo in poche cose, ma ci credo davvero. Credo che la diversità sia in fondo una ricchezza, ad esempio. Credo che culture diverse possano soltanto arricchirsi nello scambio di tradizioni e saperi ma soprattutto credo che questo scambio di tradizioni e saperi possa avvenire in tanti contesti, certo, ma che la tavola sia il luogo ideale. Ecco perché, quando mi sono trovata da Peace n’ Spice, ho pensato di aver trovato il locale che meglio si sposa alla mia idea di cucina e di convivialità.


Appena entrati, l'ambiente è quello da Mille e una notte e io, che ho sempre sognato di essere un po’ Sherazade, mi lascio incantare dalle meravigliose decorazioni che corrono lungo le due pareti laterali. E’ Hadi, uno dei due soci fondatori dei locali Peace ‘n Spice (qui ci troviamo al Portello, ma il primo nato della famiglia Peace n’ Spice si trova proprio in pieno centro a Padova), a raccontarmi che, in realtà, i disegni che corrono lungo le pareti non sono casuali. Se osservi attentamente, infatti, ti accorgerai che, appena entrato, avrai alla tua destra il sole e delle dune di sabbia che si rincorrono, magari trasportate dal vento, mentre alla tua sinistra troverai la luna e le stesse dune illuminate dal pallore della notte. Osserva attentamente, però, prima di sederti al tavolo: noterai infatti che le dune di sabbia sono composte da tratti irregolari che racchiudono delle parole in persiano. Tra queste, ci sono parole che hanno a che fare con la cucina, con le spezie e con il messaggio di pace che i titolari di Peace ‘n Spice vogliono rimarcare con il loro progetto. 


Ed è proprio coccolata da questa pace e da questa sensazione di benessere che mi siedo al tavolo e aspetto il mio aperitivo. Forse non lo sai, ma Peace ‘n Spice ti propone delle formule diverse, sia per il pranzo e la cena che per l'aperitivo. L'idea alla base è che tu possa arrivare da Peace ‘n Spice in qualsiasi momento del giorno e trovare sempre un pasto caldo ad un prezzo equo, il che non mi sembra una scommessa da poco.


Partiamo subito con l'aperitivo che mi viene servito nella sua versione più importante, ovvero, quella da poter condividere con il tavolo. Nella formula che mi viene proposta ho una ciotola con tzaziki, hummus, falafel e pakora, melanzane al pomodoro e pane naan preparato in casa. Cominciamo subito con l'humus. Abbiamo una bella consistenza cremosa, si sente leggermente l'aglio ma non ti preoccupare perché se ti ho invitato da Peace ‘n Spice è perché evidentemente ci piacciono i sapori forti. La melanzana al pomodoro, dal canto suo, ha proprio il sapore di casa che ti riporta probabilmente alla tua infanzia mentre la tzaziki è fresca e pulisce il palato: si sente bene la consistenza del cetriolo che non si è disfatto nella preparazione ma rimane leggermente croccante.


Il mio problema è che se mi trovo un piatto davanti mi sento in dovere di finirlo, ecco perché mi gusto i miei falafel e i pakora, questo mix di verdure composto da zucchine, carote e patate, che viene poi fritto nell'olio bollente. Mi piace la consistenza così croccante ma non intrisa di olio, che ti fa pensare che si tratti di un piatto leggero, anche se in realtà non lo è, ma rimane comunque sfizioso per l'aperitivo.

Probabilmente, ti starai chiedendo che aperitivo è se non abbiamo qualcosa di buono da bere. Permettimi di riservare un capitolo a parte ai cocktail di Peace n’ Spice perché meritano davvero qualche parola in più. L'idea di Hadi era quella di creare una cocktail list con pochi miscelati fatti bene, nel rispetto della tradizione veneta ma senza per questo dimenticare qualche tratto distintivo che possa riportare al Medio Oriente. Hadi mi racconta che ad averlo aiutato a preparare la cocktail list è stato un caro amico, Alberto Frison, che è venuto a mancare poco prima che i cocktail venissero proposti al pubblico.

L'idea di Alberto era che la lista dei cocktail fosse diversa rispetto alle tante proposte che si trovano in centro ed è per questo che ha voluto concentrare in ogni cocktail l'anima di questo ponte tra due culture che è Peace n’ Spice. Nasce così lo Zafferol, ovvero una rivisitazione del classico Aperol Spritz con zafferano e angostura all'arancia, e il Campari Jan, cioè la reinterpretazione dello Spritz al Campari, ma arricchito con estratto di finocchio. Hadi mi racconta che ogni volta che qualcuno ordina uno di questi cocktail é come brindare alla memoria del suo amico e, incoraggiata da questa spiegazione, non posso tirarmi indietro e assaggiare anch'io lo Zafferol. Per me, lo zafferano è l'ingrediente nobile per eccellenza, si sente ma non è per niente invasivo.

Ti direi che è quella brezza che ti porta ad una notte d'Oriente, ma senza farti sentire smarrito, anzi, ti invoglia a berne ancora e a gustarlo fino in fondo, quando quel retrogusto di zafferano sarà più decisivo, ma non ti limiterà nell'assaggio delle diverse pietanze.


Procediamo con l'ordine delle portate principali? Ma direi assolutamente sì. Per fortuna, ho al tavolo con me Hadi che mi consiglia quelli che sono i piatti che assolutamente non dovrei perdermi. Probabilmente lo sai già, il sabato e la domenica puoi scegliere la proposta da tre o cinque portate mentre durante la settimana puoi optare anche per un menù ridotto da due portate.

Non avevo mai provato (e quindi sono curiosa di provare!) gli spiedini di pollo marinato e pomodoro che si chiamano Shish Tawook, che potrai trovare nel menù cena e nel fine settimana anche a pranzo. Il sapore è curioso, forse perché in apparenza si tratta di un piatto che “potrei fare anche io” ma che diventa particolare grazie alla marinatura e alle spezie utilizzate sapientemente dallo chef. Scopro, con immenso stupore, di apprezzare particolarmente il Daal, una zuppa di lenticchie gialle cremosa che ti conquista boccone dopo boccone. I fagiolini con il pomodoro mi ricordano che, in fondo, attraverso la cucina passano secoli di tradizione e che, indipendentemente dalle nostre origini, tutti ci riscopriamo simili a tavola: è esattamente il contorno della domenica al Sud, nella sua variante orientale.

Hadi mi spiega che, nella tradizione orientale, non c’è una netta suddivisione tra le portate ma si serve un piatto unico, in cui le salse fanno da filo conduttore tra il riso e le preparazioni a base di carne o verdure. Ecco perché mi fa provare la Mtabal, una salsa di rapa rossa e yogurt che ben si sposa al riso basmati con lo zafferano, semplice ma profumatissimo. 


Lo conoscevo già ma per me rimane uno dei piatti più buoni di Peace n’ Spice. Kofta, ovvero, polpettine di carne di manzo con prugne, patate e noci sono quel piatto che mi fa pensare che potrei mangiarne all’infinito. Meglio se accompagnato da Kabuli, riso con agnello, carote, mandorle e uvetta ma reso più cremoso dal Chakni, una salsa piccante con pomodoro, peperoncino, aceto, aglio, olio, limone e prezzemolo. E’ il limone a dare la svolta perché rinfresca il palato e riesce a mitigare il sapore acceso del peperoncino che temevo risultasse troppo aggressivo.


Hadi, da bravo padrone di casa, aveva già notato che avevo bisogno di stemperare un po’ le note accese delle spezie e ordina per me Fattoush, una insalata libanese con pomodori, lattuga, cetrioli, ravanelli, cipolla rossa, menta e prezzemolo. Non aver paura perché la cipolla rossa è in realtà molto delicata e il fresco del cetriolo e dei ravanelli pulisce bene il palato.

Non posso andare via senza…tornare alla partenza! Tra le proposte per l’aperitivo ci sono anche i samosa, involtini di pasta fillo ripieni di feta, e Borek, quello che potrebbe sembrare un mini kebab (lo chiama così anche il nipote di Hadi!) perché si tratta di un rotolino di pasta fillo ripieno di macinato, croccante e delizioso. 


In realtà, non abbiamo ancora finito. Non posso non vedere il primo nato di casa Peace n’ Spice. E’ nella sede di via Dondi dall’Orologio che Hadi mi consiglia di assaggiare una crema di riso che profuma di rose, di bellezza e di tutte quelle cose che il Medio Oriente ti riporta alla memoria. La consistenza è simile ad un budino ma il profumo, credimi, è pazzesco! Dolce e caffè per completare quello che è stato uno dei pranzi più originali di sempre. 

Peace 'n' Spice al Portello
Via del Portello, 40 - Padova
Telefono: 3337924590
 

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scritto da:

Elisa Bologna

Da piccola dicevo di voler diventare giornalista, così tutti avrebbero dovuto ascoltarmi. Crescendo, mi sono resa conto che l’amore per la buona tavola e per il vino avrebbe avuto la meglio su tutto: per 2Night scrivo per bisogno e mangio per passione.

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