Pietro, Andrea e l’incontro tra arte, cibo e culture al sudest 1401

Pubblicato il 20 agosto 2020

Pietro, Andrea e l’incontro tra arte, cibo e culture al sudest 1401

Anche il più lungo dei viaggi inizia con un singolo passo. Dicono. Concordo, soprattutto se il passo è fatto in direzione di sudest 1401, il bar ristorante che nasce da un progetto socioculturale della V—A—C Foundation e promuove “l’Incontro” come stile di vita, anche in cucina. Gioiello nascosto in bella vista nel cuore di Dorsoduro, questo locale racconta storie e convoglia sensazioni nuove non appena si entra in contatto con la filosofia di “scambio” che sta alla sua base.

Per scoprire su quali direttrici si muove il progetto culinario-culturale di sudest 1401 mi affido a Pietro Langone e Andrea Sgaravatto, mâitre e chef del locale. Mi accolgono in un fresco pomeriggio estivo nel bel giardino che in realtà è esso stesso un progetto artistico chiamato Laguna Viva. Arte, cucina, cultura. Tutte le premesse sono al posto giusto, e quando arriva sul tavolino il signature cocktail della casa (l’ottimo sudest 1401 con gin, sciroppo di granatina, ginger beer, lime e basilico), possiamo cominciare.

sudest 1401 è più di un semplice ristorante.

Pietro: sudest 1401 è un bar ristorante nel quale il cibo è uno straordinario veicolo per tornare a stare insieme e ritrovare il piacere della convivialità, ma anche per fare cultura. L’incontro avviene raccontando le storie di cucine diverse che, arrivando da ogni parte del mondo, attraverso sapori diversi, accrescono il nostro sapere.

Andrea: Venezia è la città giusta per proporre una progetto di questo tipo. Un luogo che nella sua storia ha visto l’incontro e lo scambio di culture diverse con moltissime contaminazioni. Così vogliamo fare noi, anche in cucina, combinando, da sud a est, prodotti del territorio, ispirazioni mediterranee, sentori balcanici (usiamo anche un ottimo olio croato) e incursioni orientali.

Che cucina si può trovare da sudest 1401?

Andrea: La nostra è una cucina rivisitata per quanto riguarda lo studio dei piatti, la ricerca della materia prima e la cura del dettaglio. Il menù segue le stagioni e cambia spesso. Mettiamo in pratica la filosofia del progetto e coniughiamo ingredienti che provengono da luoghi diversi partendo dalle eccellenze del territorio, dal pesce (che arriva direttamente dal mercato di Rialto) alle verdure di Sant’Erasmo. Ci sono poi diverse influenze napoletane, anche sulle porzioni dei piatti… vero, Pietro?

Pietro: Verissimo (mentre sorride, ndr)! Io sono napoletano e cerco di portare in dote un po’ di cultura del Golfo, la mia esperienza enogastronomica, ma anche un approccio con il cliente accogliente e premuroso, lontano da una ristorazione turistica o superficiale che non ci appartiene.

Qual è la vostra storia?

Andrea: Sono nato nel padovano, ma ho vissuto molto a Roma, prima di cominciare a girare il mondo per seguire la mia passione per la cucina. Ho fatto la Scuola Alberghiera Cipriani, lavorato in ristoranti stellati in Francia, in Inghilterra con chef come Anthony Garlando del ristornate Aqua Shard scuola Pierre Gagnaire, da Cecconi’s a Londra e con il collega e amico Enrico Paiola (Head Chef del Capital Club Dubai) che mi ha sempre seguito e stimolato. Dopo molto viaggiare ho scelto di avvicinarmi a casa e dedicarmi a questo progetto stimolante.

Pietro?

Pietro: Ho attraversato il mondo della ristorazione in vari modi, dalla gestione di un ristorante a Napoli al mondo della formazione, come insegnante all’alberghiero. Sono qui da due anni e ho visto la nascita e la trasformazione di questo locale - completamente rinnovato ora - e vorrei trasmettere e portare un po’ della cultura napoletana a Venezia, a partire dal cuopp’ fritto per arrivare all’ottimo caffè napoletano Morettino.

Gli eventi di Sudest 1401 completano naturalmente l’offerta.

Pietro: Gli eventi, realizzati in completa sicurezza, sono il corollario perfetto di questo progetto. Ad esempio, ogni mese proponiamo un menù degustazione regionale (si comincia con la Campania ovviamente, ndr) per far scoprire nuovi sapori. Ma sono già apprezzatissimi i nostri aperitivi “Spritz  e cuopp”, il cono di calamari fritti.

Non solo ristorante, dunque.

Pietro: sudest 1401 è aperto tutto il giorno. A pranzo è assolutamente informale, un posto per tutti (studenti inclusi) dove si può anche studiare in tranquillità, magari in giardino circondati dalla Laguna Viva. È il luogo perfetto per un aperitivo, magari con uno dei nostri cocktail, ideale per avvicinarsi a una cena tutta da scoprire.

Andrea: I nostri piatti raccontano delle storie, anche partendo dalla tradizione e dal territorio (per esempio con i Risi e bisi di Lumignano e prosciutto crudo Veneto, Berico-Euganeo D.O.P.) per poi aprirsi alle contaminazioni. Abbiamo un menù di mare e uno di terra, ma anche numerose proposte vegetariane dedicate. Inoltre, per i nostri clienti possiamo creare anche un menù su richiesta, preparato ad hoc per loro (basta prenotarlo almeno 24h prima), come una degustazione di crudo, solo per citare il più richiesto.

  • GLI ADDETTI AI LAVORI

scritto da:

Giacomo Pistolato

Cinefilo e gattofilo, mi piace scrivere e osservare. Vivo e scelgo Venezia, quasi tutti i giorni. Non amo le contraddizioni. O forse si.

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