Tutti i motivi per non lasciarsi scappare il Ristorante Malipiero

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Mestre sta cambiando, sta diventando una città vera. Te ne accorgi quando scopri qui luoghi indispensabili per definire una storia e una vocazione. Uno di questi luoghi è sicuramente la villa veneta del 500 Barbarich, restaurata con saggezza nel 2015 e che ospita il ristorante Malipiero nel salone completamente affrescato nel 600.

L'ambientazione: Una villa nobile di campagna, come erano al tempo della Venezia Serenissima, che oggi rivive grazie ad una proprietà attenta che ha voluto salvaguardare il "dov'era e com'era" riportando agli antichi splendori non solo gli affreschi, gli stucchi e i marmi, ma ripopolando il parco con gli animali da cortile. Una piscina riscaldata attorno alla quale è possibile mangiare con la bella stagione, e un boschetto destinato al ripopolamento della fauna del luogo completano il quadro idilliaco.

La sala ristorante: Situata al primo piano, la sala procede a "L" in due saloni completamente affrescati dalla scuola di Paolo Veronese, messi in risalto dalle tappezzerie sontuose: dalla moquette rossa alle tende in stile veneziano, dalle poltroncine di velluto ai tovagliati di fattura fine completati da candelabri d'argento. Sul salone principale si affacciano alcune stanze private, prenotabili per giornate o serate d'affari e comprensive di schermo e proiettore.

L'imperdibile privé: Una delle stanze del ristorante è attrezzata a privé per due persone. Entrambe le porte di accesso vengono chiuse durante tutta la cena, e agli ospiti è fornito un campanellino per chiamare i camerieri alla bisogna.

La cucina: Curata da Riccardo Enzo, chef di esperienza nei più famosi ristoranti veneziani (Gritti e Do Forni per citarne alcuni), propone una cucina a base di prodotti del territorio e molto stagionale con un menu che cambia quattro volte all'anno.

I piatti: Tra i piatti più interessanti  gli spaghettoni alla busara alla busara che viene arricchito a fine cottura con scampi crudi che si cuociono solo leggermente, e servito con una salsa di aglio e basilico a parte. Da provare sono il crudo di mare, con il pescato del giorno (scampi, gamberi rossi, tonno, ricciola, mazzancolle, ostriche e ombrina) ed anche il fritto in tempura, sempre del giorno, o il pesce intero preparato al sale o alla mediterranea a secondo delle richieste del cliente. 

Le carni: Di ottima qualità, sono servite con preparazioni elaborate, degne di un ristorante gourmet. Dal menu spiccano lo stinco di vitello al forno glassato al miele con batata rossa e radicchio di Treviso al balsamico e la spalla di agnello cotta a basse temperature al timo conpatate affumicate e carciofini brasati.

I dolci: Incredibili dolci realizzati dalla chef patissier secondo la stagione come la mousse di cocco e tequila, ma anche l'evocativo "pere, pinoli e pino". Per le occasioni speciali si realizzano docli altrettanto speciali.

Per vegetariani e vegani: Molta attenzione anche nei confronti dei vegetariani e dei vegani, un esempio ne è la crema di ceci con puntarelle. Oppure i ravioli al plin ripieni di cipolla e serviti con un sugo ai broccoli. 

La cantina: Un doveroso plauso ad una cantina che a due anni dall'apertura conta già oltre 120 etichette. La precedenza è data ai vini del Veneto e del Friuli, con molte etichette di Ripasso di Valpolicella dei migliori produttori. Si arriva anche in toscana, per i rossi importanti, e in Franciacorta per le bollicine. Completano la carta le più celebri etichette di Champaghe: Ruinart e Dom Perignon in primis
A breve la cantina sarà allargata con etichette Australiane e francesi.

Le offerte per il pranzo: A pranzo si può provare l'ottima cucina con tre formule 20/23/35 euro rispettivamente con una, due o tre portate. Per il fine settimana invece un pranzo di 4 portate a 43 euro.

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