Cinque serate strane che devi provare almeno una volta a Roma

Pubblicato il 29 dicembre 2016

Cinque serate strane che devi provare almeno una volta a Roma

Si parte da un classico degli anni ’90, il karaoke, poi c’è il birra pong americano, il quizzone con ricchi premi, vere atmosfere d’Irlanda e aperitivi vintage

Ci sono quelle serate che proprio non ce la facciamo a rimanere a casa, dove la noia e la televisione regnano sovrani, quelle serate che uno si chiede Che famo? Ndo’annamo?”. Usciamo, sicuramente, ma non ci va la solita pizzata o il classico hamburger tra amici e neanche la sempiterna “birretta” volante questa volta attira consensi. Ci vuole qualcosa di diverso, di particolare, qualcosa che non si fa o non si vede in giro tutti i giorni. E se andassimo tutti insieme a fare una serata karaoke in pieno stile anni ’90? Perché no, potrebbe essere una buona idea, cantare stonati “Questo piccolo grande amore” sorseggiando un Old Fashioned d’incoraggiamento, oppure un bel torneo di birra pong all’ultimo sangue (sì, ma chi guida fa l’arbitro!), o o magari una bella serata al pub irlandese con tanto di Guinness e musica tradizionale live. Roma nasconde tante possibilità per una serata fuori dai soliti schemi, ecco allora qualche consiglio utile.

Birra Pong a Campo de’ Fiori

 Uno dei giochi goliardici più famosi al mondo, nato negli studentati delle università americane, il birra pong è ormai diventato famoso anche in Italia. Le regole sono piuttosto semplici: due squadre, un tavolo con svariati bicchieri di birra sopra e una pallina da ping pong con la quale ogni squadra deve cercare di lanciare in uno dei bicchieri degli avversari pena, o premio una bella bevuta. Vince, ovviamente, chi rimane più sobrio alla fine. Al Drunken Ship, pub american style che affaccia sulla splendida cornice di Campo de’ Fiori, esiste un vero tavolo ufficiale da birra pong e si organizzano partite e tornei tutte le sere.

Il Karaoke del Jamboree Pub

Sopravvissuto forse in qualche sperduto villaggio vacanze, simbolo del divertimento degli anni ’90, il karaoke ormai è quasi estinto dalle attività ricreative dei locali di Roma. Quasi, perché al Jamboree Pub ogni giovedì si organizza fissa una mega serata karaoke dove tutti quanti, specie gli stonati cronici, possono esibirsi in tutto il loro (non) talento. Risate, divertimento e ottimo cibo (hamburger e fritti di grande qualità) sono assicurati.

Il quizzone all’Angeli Rock

Da un classico dell’entertainment degli anni ’90 ad un altro classico stavolta degli anni ’80, e cioè il mitico Quizzone Cervellone con tanto di telecomandi e pulsantiere. Ad organizzare il quizzone più divertente di Roma c’è l’Angeli Rock a Ostiense che lo propone come appuntamento fisso ogni lunedì. Ricchi, anzi ricchissimi premi sempre in palio per i vincitori. Per giocare si può venire a cena al locale, oppure tranquillamente anche dopo cena.

L’aperitivo vintage da Stazione 38

Un aperitivo vintage in tutti i sensi, dall’abbigliamento, all’atmosfera (design e oggetti), passando per i cocktail e per il cibo, e ovviamente per la musica dedicata totalmente al decennio protagonista della serata. Ad organizzarlo una o due domeniche al mese è Stazione 38, risto-bistrot di Piazza della Radio che ne ha fatto ormai uno degli appuntamenti più seguiti di tutta Roma. Serate a tema dagli anni ’30 agli anni ’90.

Musica tradizionale irlandese al Fiddler’s Elbow

Il primo storico irish pub di Roma, aperto nel lontano 1976 e che quest’anno ha appena compiuto i 40 anni di attività, il Fiddler’s Elbow a Monti è un indirizzo obbligatorio per tutti gli amanti dell’Irlanda e delle sue atmosfere romantiche. Ogni mercoledì sera il pub propone una vera session live di musica irlandese, come si usa fare in ogni pub d’Irlanda, con i musicisti seduti ad un tavolo che bevono e suonano insieme. Divertimento e allegria sono assicurati.

Foto di copertina tratta da pagina Facebook di The Drunken Ship

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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