punto de oro padel club mestre experience cena

Pubblicato il 6 febbraio 2025

punto de oro padel club mestre experience cena

Credo che poche cose possano essere paragonate alla sensazione di benessere che si prova quando si entra per la prima volta in un nuovo locale e ci si sente subito a proprio agio, proprio come quando ti trovi a casa di amici. E’ questa la sensazione che ho provato quando sono entrata da Punto De Oro e ad accogliermi c'era Dimitri Stavila, il giovanissimo titolare che, insieme al suo staff, mi ha raccontato il suo progetto e mostrato il suo nuovo locale a pochi passi dal Taliercio.

In realtà, in cucina c'era una vecchia conoscenza. Chef Giorgio Cunsolo, infatti, insieme a chef Jacopo Trevisson, aveva preparato per me una degustazione su misura, pensata per farmi provare più piatti possibili dal loro menu. Prima di partire con la degustazione, però, mi piace sempre guardarmi un po’ attorno, sia per capire la struttura del locale stesso, sia perché mi piace vedere chi saranno gli altri ospiti del ristorante in cui mi trovo. Punto De Oro si trova all'interno del Venezia Padel Club, motivo per cui troverai tantissimi sportivi e motivo per cui il menù pranzo è stato pensato per offrire a tutti una pausa veloce, leggera ma in pieno stile Punto De Oro.


La meravigliosa cucina a vista però rivela tutta la sua bellezza al calar del sole, quando tra le luci soffuse è possibile ammirare le mani esperte degli chef e, volendo, farsi raccontare passo dopo passo la preparazione dei piatti. Proprio davanti alla cucina c'è un banco dove, su prenotazione, poter ammirare i piatti che vengono preparati prima di passare all’assaggio. Per me, che sono una gran ficcanaso, capirai che questa è l'esperienza migliore che un locale possa offrirmi.


Qualcosa da bere? Ma perché no! Dimitri mi propone un americano al caffè con biscotto alla vaniglia. Attenzione qui perché bisogna prima assaggiare il cocktail e poi il biscotto. Finalmente (e dico: finalmente!) un cocktail che mantiene quello che promette. Si, hai presente più o meno la canzone di Ambra Angiolini “T'appartengo ed io ci tengo, se prometto poi mantengo”? ecco, io credo di poter decisamente appartenere ad un cocktail così graffiante, deciso ma al tempo stesso sensuale. Il biscotto alla vaniglia è un di più perché serve a stemperare il sapore acceso del caffè: se questo è l'inizio, sono proprio curiosa di vedere cosa mi proporrà la cucina.


Il primo assaggio dello chef è un tonno al caramello salato, accompagnato da una maionese a base di senape e miele, prezzemolo dolce e affiancato da una focaccia al cacao. Il tutto è adagiato su un letto di radicchio. Potrei essere banale e dirti che il tonno è il piatto estivo per eccellenza: lo è, ma non solo. Abbiamo un assaggio corposo ma al tempo stesso delicato, il pane al cacao ha un retrogusto molto raffinato, mentre il radicchio di Chioggia è deciso, sapido e delizioso.


Segue una millefoglie di patate al burro nocciola, cavolo nero in agro, fonduta di Bergader e prezzemolo riccio. Il profumo del cavolo nero è deciso, prepotente e ben contrasta con il formaggio: ti dico che se non sei vegetariano, potresti diventarlo per questo piatto così deciso e sensualissimo. Il formaggio erborinato è una coccola e con la millefoglie di patate è il comfort food invernale per eccellenza.


A seguire abbiamo una polenta bianco perla con spuma di Mortadella Bologna e arancia. La spuma di mortadella è golosa, sapida e ha tutte le qualità che ti aspetteresti da un piatto così. A fare la differenza è però l'arancia che porta il piatto ad un livello superiore, in quanto rinfresca il palato ma senza rivelarsi mai banale: qui abbiamo, infatti, una ricerca curiosa e decisamente da provare.


La cotoletta di sarda caprese con maionese al basilico e insalatina di radicchio di Chioggia potrebbe benissimo essere il filo conduttore tra le mie origini siciliane e Venezia, Meglio ancora se declinata alla maniera di chef Giorgio. Questa portata sì, sa di vacanze al mare, di pomodoro e di tutte quelle cose buone che ti riportano a casa. Il pesce mantiene la sua sapidità ma è addolcito dal pomodoro, mentre la panatura è leggerissima e fa da scrigno ad una preparazione sfiziosa.


Passiamo ai primi. Il raviolo con ripieno di ombrina e cavolo nero è corposo e senti da come si apre che è una pasta stesa a mano, ruvida e spessa. L'ombrina è delicata e lascia spazio alla “terra”, composta da un crumble di curry che regala un tocco esotico al cavolo nero. Quel pizzico di menta che arriva in chiusura del boccone è un twist rinfrescante, delicato ma che si lascia ricordare. La crema di cavolfiore viola ci ricorda la stagione meravigliosa che stiamo vivendo e aggiunge quel tocco di colore che rende il piatto ancora più appetitoso.


Il moscardino di Caorle croccante con cremoso di patate, pancetta, pomodoro Piccadilly confit è pura poesia. Potremmo definirlo un piatto strong, forse, ma il moscardino è un burro e si taglia praticamente da solo. In realtà, la parte cremosa data dalla crema di patata è la coccola a fine pasto. Avvolgente, soffice, è quel bacio sulle labbra che proprio non ti aspettavi.


Non potremmo concludere la nostra cena senza un dolce. Abbiamo una crema Chantilly con curcuma, riso soffiato al cioccolato, marmellata di mandarino e terra di cannella. Qui a fare la differenza è la marmellata, lasciata volutamente grezza, che regala carattere ad un piatto apparentemente semplice ma che in realtà mi mostra tutta la ricerca che c'è dietro ogni singola portata.


Sono sicura di averti già convinto, anzi di più: sono sicura che non vedi l'ora di portare la tua dolce metà da Punto De Oro: ci vediamo lì!

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scritto da:

Elisa Bologna

Da piccola dicevo di voler diventare giornalista, così tutti avrebbero dovuto ascoltarmi. Crescendo, mi sono resa conto che l’amore per la buona tavola e per il vino avrebbe avuto la meglio su tutto: per 2Night scrivo per bisogno e mangio per passione.

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