Queste sono le osterie più belle di Milano

Pubblicato il 9 gennaio 2024

Queste sono le osterie più belle di Milano

Non voglio ancora sentire parlare di Natale, è troppo presto. Il discorso luci e lucine va bene ma solo dopo Sant’Ambroeus. Uè, non fare il giargiana che comincia ad attaccare decorazioni a caso in giro prima del 7 dicembre. Quello che si può fare, però, è andare a cena in un posto dalla giusta atmosfera, in modo da allenarsi ed essere già belli pronti per le feste. Una cena in osteria dove, certamente si deve mangiare bene, sennò cosa esco per fare, ma in una location particolarmente figa. Adesso la selezione è personale ma quando si parla di bellezza, una certa dose di oggettività è sempre richiesta. La mission di questo giro tra le osterie di Milano, quindi, si gioca su un piano squisitamente estetico. Sono ristoranti dall’innegabile fascino, sia tradizionale che contemporaneo, accumunati dallo stile. Senza tempo o dei giorni nostri. Ma sempre con tanta personalità. Ecco dove andare.

Al Garghet

Abbiamo iniziato a parale di lucine, quindi non si poteva che partire da qui. In via Selvanesco c’è Al Garghet, una trattoria che rinnova il suo stile nel tempo. Sotto Natale è un tripudio di luci e lucine, con l’atmosfera che si scalda ulteriormente anche grazie al caminetto acceso. D’estate il giardino è uno spettacolo da apprezzare seduti in uno dei tavoli in pietra. La carta è un inno alla tradizione, tra nervetti e cotoletta, preparata a regola d’arte. Qui viene preferita l’orecchia di elefante, ma si può anche ordinare mondeghili e cassoela. Il verde delle pareti e i particolari in legno creano un’atmosfera unica, con un tocco fiabesco. Assolutamente fuori dal tempo.
Al Garghet - via Selvanesco 36, Milano - tel. 02534698

Trattoria Arlati

Lo stile da quarte parti è una questione molto personale. Da Arlati, ci spostiamo in Bicocca, si assiste e una esplosione di stile, che culmina con l’enorme struzzo in porcellana, orami da anni una sorta di simbolo della trattoria, da anni è un punto di riferimento per la cucina autentica milanese. Non manca il tocco un po’ mondano, quello che rimanda alla Milano da bere dei tempi d’oro, con serate di cabaret e di musica. Queste serate sicuramente non sono adatte a una cena lume di candela, ma lo stile è semprem una questione assolutamente seria. La carta privilegia le amenità della tipicità milanese, cotoletta, certo, ma anche vitello tonnato e, tra i miei preferiti, il classico riso al salto.
Premiata Trattoria Arlati - via Alberto Nota 47, Milano - tel. 026433327

Osteria dei Malnat

Avanti con la tradizione. All’Osteria dei Malnat, ci spostiamo in De Angeli, la carta è di stampo tipicamente milanese, con qualche tocco più personale, che sconfina in proposte anche regionali. La location ha uno stile più industrial e con qualche escursione contemporanea. Da apprezzare se si decide di cenare al piano superiore, sul soppalco. Da qui si riesce ad apprezzare meglio il soffitto, con le sue travi ben riconoscibili, ma ci si gode anche la vista sulla sala, con tavoli che uniscono particolari in legno con altri in metallo. Il giusto mix tra tradizione e contemporaneità, con una inclinazione della bilancia verso la prima delle due posizioni. Ottimi i rustin negàa e il risotto alla milanese.
Osteria dei Malnat - via Caccialepori 3, Milano - tel. 0223182024

La Pesa Trattoria dal 1902

Qui lo stile è quello della tradizione ma con un tocco di eleganza. Niente di spartano, piuttosto un’atmosfera familiare da “Vecchia Milano”. Mi fermavo alla Trattoria La Pesa quando tornavo dallo stadio, siamo in via Fantoli. Mi piaceva prendere sempre il riso al salto, ma il menu è un’ampia proposta sul meglio della cucina milanese. Oltre al risotto alla milanese, merita una possibilità anche l’ossobuco. I mondeghili, invece, sono sempre una buona scelta. Location che punta sulla tradizione ma non risulta mai vecchia. Mica facile.
La Pesa Trattoria dal 1902 - via Giovanni Fantoli 26, Milano - tel. 0236514525

Il Ronchettino

Tornano le lucine. Dal Ronchettino, finiamo al Gratosoglio, l’atmosfera è natalizia praticamente tutto l’anno. La trattoria è in una cascina, i mattoni in bella vista si sposano con i soffitti di legno per creare quell’atmosfera tradizionale ma con un tocco stiloso che si colora grazie alle luci e lucine accesse sempre. Anche con la bella stagione la location tira fuori il meglio di sé, sfruttando l’ampio giardino. La cucina è sempre quella tipica milanese, con i cavalli di battaglia che si confermano anche da queste parti i classiconi come risotto alla milanese, qui proposto in tre versioni, con rognoncino, con ossobuco e con midollo, insieme ai mondeghili e alla cotoletta alla milanese. Sicuramente da annoverare tra le location di stile per la sua personalità che non passa inosservata.
Ronchettino - via Lelio Basso 9, Milano - tel. 3425643955

Trippa

L'anima di Trippa fa l'occhiolino al vintage. È nata da poco, ma sembra qui da molto più tempo. Siamo nella trattoria più alla moda di via Vasari, in Porta Romana. Si spende poco e si mangia bene. Formula antica ma sempre premiata. Il nome è un’indicazione chiara sul menu che privilegia carne: trippa in umido, trippa fritta, animelle alla birra e vitello tonnato. L’atmosfera è hipster, con rimandi stilistici alla vecchia trattoria milanese, tra particolari in legno e bottigliera old style. Non si ha mai però la sensazione di artificiale, pare tutto autentico. Meglio prenotare per cenare.
Trippa - via Giorgio Vasari 3, Milano - tel. 3276687908

Ratanà

Per me è già una piccola istituzione. Ci spostiamo da Ratanà, proprio di fronte al Bosco Verticale, dove la parabola ascendente dello chef, Cesare Battisti, prosegue. A proposito, recentemente è stato inaugurato in pieno NoLo anche Silvano, una versione più easy dell’idea di cucina dello chef. Ma qui si concretizza in sfumature di sapori sempre apprezzabili, con il giusto tocco di eleganza, esaltandosi, a mio modo di sentire, con i risotti. Lo stile non manca, tra le lastre in marmo del bancone e l’esterno della palazzina liberty che dona un’allure inconfondibile a uno dei ristoranti più moderni di Milano.
Ratanà -  via Gaetano de Castillia 28, Milano - tel. 0287128855

LùBar

Se parliamo di location con un certo impatto, non posso non citare LùBar. Ispirazione siciliana ma eleganza assolutamente meneghina. Siamo all’interno della Villa Reale, a Palestro, di fianco al GAM, la Galleria d’Arte Moderna. Gli interni sono un viaggio fiabesco verso una dimensione che rilassa e appaga allo stesso tempo. Il cortile con dehors è una goduria con la bella stagione ma anche le sale interne accolgono in ogni mese dell’anno. Si inizia della colazione e si prosegue per tuto il giorno. Il momento migliore è quello dell’aperitivo, con arancini e polpette di melanzane da assaggiare mentre si sorseggia un ottimo drink. E si osserva il verde sulle pareti, dimenticandosi di essere nel cuore di Milano.
LùBar - via Palestro 16, Milano - tel. 0283527769

Røst

Lo stile si declina nel vecchio ma sempre attuale “less is more”. Da Røst, siamo in via Melzo, centro nevralgico culinario di Porta Venezia, l’approccio è poliedrico, tra un bistrot e un winebar. Sicuramente alla moda, con due stanze che puntano all’essenzialità, senza perdersi in inutili fronzoli. Piacerà a chi non ama il superfluo, in termini di ambiente. Se passiamo alla cucina, si punta sulla convivialità e sulla condivisione delle portate, senza che siano divise tra primi e secondi. Il punto forte è la cantina che propone oltre 200 etichette per trovare l’abbinamento perfetto tra stile, gusto e palato.
Røst - via Melzo 3, Milano - tel. 3440538044

Foto di copertina dalla pagina Fb dI La Pesa

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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