Città Studi è tre le mie zone preferite di Milano. Non c’è solo un motivo: la vicinanza a casa, perché per anni ci ho lavorato perché passeggiare di sera per le vie dietro al Politecnico mi ha sempre fatto l’effetto di stare in un’altra città e perché il quartiere è pieno di ricordi. Ci sono quelle due o tre vie che anche se non ci passo, mi basta avvicinarmi fino a Piola per riattivare la serie di immagini della vita vissuta. E poi c’è piazza Bernini e il Milord.

Dietro Piola, piazza Bernini è più tranquilla, con il suo piccolo giardinetto e qualche panchina dove si siedono i proprietari distratti dei cani che mentre li portano a passeggio sono sempre attaccati al telefono. Lo so per certo perché proprio l’altro giorno mi sono messo a controllare con i miei occhi, mentre stavo seduto in uno dei tavoli all’aperto del Milord. Aspettavo che arrivasse Cristian Lodi, il deus ex machina da dieci anni del locale che, proprio l’anno scorso, sì è rifatto il look.

Lounge bar dal tocco intimo

Con il restyling il Milord si è dato un tocco vintage e molto intimo. La raffinatezza è rimasta ma è diventata più autentica, calda. Appena entri il bancone è una sicurezza, con una sfilza di bottiglie che ti fanno subito capire che qui troverai sicuramente quello che cerchi. E poi basta fare pochi scalini, sulla sinistra, per finire nella sala principale che sembra un po’ il salotto di casa. E l’idea è proprio questa: “Ho voluto creare un ambiente in cui ci si possa sentire proprio come a casa”, conferma Cristian Lodi. L’esperimento pare riuscito alla perfezione.

Come nel salotto di casa

“Non avevo voglia di restare chiuso in casa, nel 2021, con il secondo lockdown, quindi ho deciso di cambiare look al mio locale”, ci racconta ancora Cristian che cura anche la cocktail list. E sì perché al Milord, oltre che venire per sentirsi accolti, si passa anche perché si beve alla grande. Ma, un attimo, adesso ci arriviamo. Pareti scure che trasmettono un certo senso di eleganza, merito anche dalla carta da parati. In totale ci sono una settantina di posti a sedere. Al piano di sotto c’è un’altra sala, con al centro un bel tavolo da biliardo, che tra pochissimo sarà pronta per ospitare eventi privati, feste di compleanno ma anche serate a tema. Sotto c’è molto spazio, con un altro bancone indipendente e una postazione per dj set di livello.

Bere bene tra ricercatezza e semplicità

La serata inizia dall’aperitivo, che viene servito al tavolo con degli appetizer. Parola d’ordine #berebene. La cocktail list è creata da Cristian che la cambia ogni stagione. Quella per l’estate 2022 è quasi pronta. In attesa di scoprirla per intero - ci saranno 10-12 drink - possiamo raccontarne la genesi. Ricercatezza delle materie prime e semplicità della preparazione. Non c’è bisogno di girarci troppo attorno, per miscelare un ottimo cocktail, bisogna partire da materie prime di livello.

Signature drink da scoprire

Si parte da un classico e si cambia qualcosa per creare l’unicità. Prendiamo come esempio il “New Margarita”: al posto del succo di lime, al Milord viene servito con succo d’uva acidificato e una vaporizzazione di assenzio. Non serve una drink list chilometrica, anche qui funziona bene la regola del “less is more”. Tra le bollicine per l’aperitivo si può scegliere anche uno champagne. Dopocena, invece, per bere qualcosa di assolutamente originale è meglio affidarsi all’esperienza del bartender. Perché ci sono i signature ma se si vuole qualcosa di nuovo, basta chiedere. Senza problemi. Proprio come se fossi nel tuo salotto di casa.

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