Se vuole, anche Mestre sa essere Underground

Pubblicato il 20 gennaio 2015

Se vuole, anche Mestre sa essere Underground

Paese che vai, club underground che trovi... ecco questo vale per Padova, Treviso, Mirano, Marghera, pure Venezia, ma di certo non per Mestre, città che il popolo della notte abbandona sistematicamente dopo l'aperitivo lungo per migrare verso lidi musicalmente parlando ben più effervescenti. Questo credevo fino a venerdì, poi ho visto la luce (o quanto meno un lumino).

Parlo a quelli che, come me, sono diventati grandi a pane e Belli Dentro, gente che arrivava al Tag ben prima che cominciasse la serata vera e propria, solo per ascoltarsi la band che scaldava gli animi e apriva le danze... mettiamoci una mano sul cuore, compagni di merende e di Havana-Cola:  pare che la festa sia tornata in zona, precisamente al Flat.

Al 135 di Via Torino, al primo piano dello stesso palazzo nella semi-periferia mestrina che ospita, tra le altre, pure la redazione di 2night, venerdì 16 si festeggiava la collaborazione splittata di Kill Your Boyfriend e New Candys e del loro vinile 10''. Un mio amico che fa cose e vede gente ha decretato che quello era decisamente il place to be della zona.



So già che se dico che si respirava aria da squat berlinese a qualcuno si rizza il pelo sul groppino, ma ascoltate qua: scendo dalla macchina e affronto un'ammucchiata di gente soverchiata da una nuvola di fumo, salgo le scale e devo aspettare sul pianerottolo tra ragazze in eco-pelliccia, ragazzi con giubbetti in jeans con le maniche strappate e gente che si guarda attorno senza capire bene dov'è finita e perchè, il tutto immersi nella semi oscurità di un posto illuminato da lucette natalizie rosso-blu. Jawohl!

Intimo -per non dire piccino- e spartano -per non dire spoglio-, lo inserirei nei locali “marci al punto giusto”, il che è davvero un complimento. Niente palco, ci si stringe attorno ai New Candys che ci guardano dritti in fronte mentre riempiono i 5 metri per 5 della sala grande (...) col loro garage viscerale. Sarà che sono un po' alticcia e ho una brutta serata, ma il mio malumore imbevuto di gin tonic apprezza questo sound cupo e turbato.



Suonano un bel po', poi pausa e un “Buona-ona-ona... Sera-era-era” rimbomba col suo eco tra la gente. Sì torna lì, accalcati attorno ai Kill Your Boyfriend che spaccano i timpani ai più - ho davvero visto gente infilarsi conetti di carta nelle orecchie. 
La splittata riesce bene e ormai si son fatte le due ma non si molla e in consolle salta su Checco Mendez, il dj rochenrolla per antonomasia. Si balla fino a quando non siamo stanchi. Ma noi non siamo stanchi. 

Voto alla serata: 8 ½ 
Buon proposito: crederci. Mestre può avere il suo losco club di periferia, alla faccia di Berlino.

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scritto da:

Giulia Azin

Mi alzo facendo stretching, bevo il caffè sfogliando Vanity Fair, l'aperitivo è intoccabile, come il montone anni '80 di mia zia e il mio anello da pollice. Quando c'è da fare festa infinita la mia risposta è sempre e comunque “Bomba”!

IN QUESTO ARTICOLO
  • Flat

    Via Torino 133, Venezia (VE)

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