La mia spesa al Mercato di Mezzo di Bologna

Pubblicato il 20 aprile 2014

La mia spesa al Mercato di Mezzo di Bologna

Fra le nuove aperture a Bologna spicca quella che è diventata (voi ci siete già stati?) la grande attrazione del Quadrilatero, il nuovo “Mercato di Mezzo”: la riqualificazione di un antico luogo di incontro e di spesa che promette altissima qualità tutti i giorni dalle 8 alle 24, dalla prima colazione al bicchiere della staffa, pizza compresa (firmata Eataly).


Ci si arriva attraversando via Clavature, via Pescherie Vecchie e via Drapperie (magari dopo un bicchierino all’Osteria del Sole o uno spuntino al maiale da Tamburini), già pienamente immersi negli odori, nei suoni e nei coloratissimi banchetti di verdurai e pescivendoli che tutto intorno ricordano la spesa di una volta, quella fatta giorno per giorno (ma anche un po’ le vie di mercato del Sud Italia).


Il primo impatto. Entrando l’odore più prepotente è quello del pesce fritto, venduto a peso e in comode vaschettine, e la prima tentazione è quella di ordinarne una e sedermi al tavolino a consumare, ma la fila mi demotiva e vado oltre.

Dal Medioevo a oggi. L’edificio ottocentesco, dopo anni di lavori e non poche difficoltà, è stato riportato alla sua funzione originaria: quella di uno spazio pensato per acquistare, gustare e vivere il cibo in un luogo storico di Bologna. Ma è stato pensato anche per rendere inevitabili le code: stretto e spaccato a metà dalla scala che porta al piano della pizzeria di Eataly, forse anche per la curiosità vivissima in questo primo periodo, è difficile persino vedere cosa ci offrono gli operatori (meglio fare un giro lontani dalle ore pasto). Per trovare un po’ di pace scendo nei “bassi fondi”, luogo perfetto per ospitare il luppolo…


Nel nuovo Mercato si possono gustare comunque molte “eccellenze”, praticamente le migliori specialità enogastronomiche locali e nazionali, acquistare prodotti e conoscere i fornitori. Quali sono i prezzi? Vi do un’idea, giusto per prendere le misure: le insalate sono intorno ai 6 euro, il fritto di calamari e gamberetti a 5.50 al kg e la Paranza a 4.50 al chilo. Per una mortadella Alcisa 2 Torri si spendono 13 euro al chilo, 10 euro il tagliere di affettati e formaggi, incluso lo gnocco fritto. Un po’ caruccia la pizza di Eataly: si va dai 6.50 della semplice Margherita fino ai 14.50 della speciale baccalà e patate (orari della pizzeria: 12.00-15 / 19.00-22.00).

Ma chi c’è al Mercato di Mezzo? Zivieri carni (sapete di cosa parliamo se conoscete il QB, Quanto Basta), la Pescheria del Pavaglione, il Forno dei Calzolari, Grandi salumifici italiani, Granarolo con la pasticceria Gino Fabbri, Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna, Agribologna e la Birreria artigianale Baladin. Coop ha un’area dedicata alla linea Fior Fiore e Alce Nero e il primo spazio DeGusto di Bologna.


Dalla prima colazione al dopocena. L’offerta soddisfa le voglie dei palati più esigenti dalla prima colazione al dopocena, sette giorni su sette.
La mappa del Mercato di Mezzo. Se è  vero che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino, al Mercato di Mezzo il rischio di perdere gli amici è alto, viste le nicchie e la quantità di gente che vi gravita. Ecco come avere il mano la situazione, conoscere il meraco come le proprie tasche. La struttura, completamente rinnovata, si articola su tre livelli, per una superficie complessiva di circa 730 metri quadrati e due accessi, da via Clavature e da via Pescherie Vecchie. Al piano terra, in una superficie di 370 metri quadrati, i chioschi degli alimentari, collocati nelle nicchie laterali come nella pianta ottocentesca; il pavimento ricorderà il selciato di una strada, in omaggio all’origine dell’edificio. Gli operatori presenti al piano terra sono, andando in senso orario dall’ingresso di via Clavature: Coop Adriatica, il Forno Calzolari, e Agribologna, Macelleria Zivieri, Pescheria del Pavaglione, Grandi salumifici italiani, Granarolo e la pasticceria Gino Fabbri. Al primo piano, raggiungibile con un ascensore panoramico e una scala trasparente, su 180 metri quadri, sono presenti sia Eataly con la sua pizzeria che un’area dedicata ai clienti dei banchi al piano terra. Recuperato e allestito anche il piano interrato, con le sue suggestive volte a botte, che su 80 metri quadri, ospita la birreria artigianale Baladin.

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scritto da:

Erika Bertossi

Al bancone del bar non arrivo mai a ordinare “il solito” perché quando un locale diventa troppo familiare e quando io divento troppo familiare per il locale, beh, allora è tempo di cambiare aria e andare a caccia di un’atmosfera nuova. Un’irrequietezza proficua per chi si accinge a tracciare una mappa degli aperitivi, delle serate, della buona cucina e di una sana e corretta digestione sotto le Due Torri. Giuro, vi dico anche dove a fermarsi per delle chiacchiere notturne, si rischia una secchiata d’acqua gelida.

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