Restaurant Awards 2021 di Wine Spectator: chi sono gli italiani premiati

Pubblicato il 30 giugno 2021 alle 19:18

Restaurant Awards 2021 di Wine Spectator: chi sono gli italiani premiati

“American restaurants are back in business, as patrons are eagerly returning to dining rooms across the Nation”.

Annuncia così, Marvin R. Shanken – editore di “Wine Spectator”, una delle maggiori autorità mondiali nel settore del vino – l’uscita della 40esima edizione dei “Restaurant Awards”, programma annuale che dal 1981 premia i migliori ristoranti del mondo sì, ma per il vino.

Cosa sono i "Restaurant Awards"?

Suddivisi in tre differenti categorie, per tipologia e giudizio, si strutturano così: l’ Award of Excellence, The Best of Award of Excellence e The Grand Award e i vincitori delle stesse  rappresentano quasi 3000 destinazioni gastronomiche racchiuse tra i 50 stati degli Stati Uniti e 72 Paesi internazionali (Italia compresa).

Se tutte e tre le categorie cercando di rappresentare, nel Mondo, la ristorazione che sceglie di porre una particolare attenzione alla carta dei vini, è vero anche che è il “Grand Award” la più alta onorificenza che Wine Spectator assegna. Qui, i vincitori, si differenziano per una scelta di programmi enologici d’élite nonché per una dedizione, passione e professionalità altissimi, motore di una carta vini ineccepibile.
Non solo una carta vini fornitissima (con presenza di diverse annate e differenti formati di bottiglia), ma anche un servizio di sala impeccabile e una cucina che deve poi essere una esperienza culinaria: questi i tasselli che vanno a comporre i vincitori del “Grand Award”.
97 oggi, sono i “templi per gli amanti del buon bere in tutto il Mondo – così li definisce Wine News. E di questi 97, sono ben 3 i nuovissimi ingressi di quest’anno: Le Bernardin di New York City, il SingleThread Farms di Healdsbrug (California) e il Brennan’s di New Orleans.

E l’Italia? 

Enoteca Pinchiorri - Firenze


Riconfermata anche nel 2021 la presenza del nostro Bel Stivale tra i “migliori”. Sono infatti ben 6 le presenze che offrono vanto e lustro nel Mondo, al nostro Paese.
Enoteca Pinchiorri, del duo Pinchiorri – Tomberli, a Firenze (premiata dal 1984). La Pergola di Chef Heinz Beck – unico ristorante di Roma (del Rome Cavalieri Waldorf Astoria) con ben tre Stelle Michelin.

Una foto dalla Pagina Facebook di Rome Cavalieri -  A Waldorf Astoria Hotel, dove si trova il ristorante La Pergola



Il Poeta Contadino di Leonardo Marco, ad Alberobello ma anche il Ristorante Cracco di Milano. 

Un'immagine di Carlo Cracco nel suo ristorante. Foto dalla Pagina Facebook di Carlo Cracco - Chef



E ancora, la stellata Caiu del Tornavento nel territorio delle Langhe, Treiso per la precisione. E infine l’Antica Bottega del Vino, storica presenza della città di Verona.
Un viaggio insomma da nord a sud, in una Italia che si riconferma presenza fondamentale nel Mondo, quando si parla di buono e soprattutto di un buon lavoro.

Antica Bottega del Vino - Verona


 
Una edizione, quella dei Restaurant Awards 2021 che arriva sicuramente in un momento ancora difficile per un comparto di gran lunga segnato e quasi scalfito dalla pandemia che il Mondo ancor oggi, tenta di debellare. Ma un segnale, una volontà di esserci e di continuare a fare bene affinché lo sguardo a ciò che è stato non manchi mai, ma che sia utile per una ripresa futura prossima perché citando nuovamente Marvin R. Shanken: “The coming year will be one of the most promising in decades for an industry we all love”.
E a noi, non resta che augurarci sia proprio così!
 
Qui la lista completa dei 97 “Grand Awards” aggiornata al 2021.


Foto interne dalla rispettive Pagina Facebook dei locali menzionati nelle didascalie.
Foto di copertina un'immagine de Il Poeta Contadino di Alberobello dal sito del ristorante. 

 

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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