A Roma apre il FAO MuNe, museo dedicato all’alimentazione e all’agricoltura
Pubblicato il 24 ottobre 2025
Lo scorso 16 ottobre, la FAO ha inaugurato il FAO MuNe – Museo e Network dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione e dell’80º anniversario dell’Organizzazione.
Il nuovo spazio, situato all’interno della sede FAO tra il Circo Massimo e il Colosseo, nasce con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il museo integra la Biblioteca Memoriale David Lubin e si sviluppa su circa 1.300 metri quadrati articolati in 12 sale.
Il FAO MuNe ripercorre gli ottant’anni di attività dell’Organizzazione attraverso documenti, fotografie e installazioni immersive. L’obiettivo è raccontare il ruolo del cibo e dell’agricoltura come patrimonio comune, affrontando i temi della sicurezza alimentare e della sostenibilità.
La collezione d’arte del museo include oltre 60 opere donate da 40 Paesi membri, tra cui la scultura di Michelangelo Pistoletto, Coltivare il Terzo Paradiso, e Peace with Nature di Pablo Atchugarry. Le opere, provenienti da diverse aree del mondo, costruiscono un dialogo interculturale che unisce linguaggi e tradizioni.
Accanto alle esposizioni permanenti, il museo ospiterà il FoodS Lab, spazio attrezzato per laboratori, dimostrazioni culinarie e incontri dedicati alle tradizioni alimentari globali e all’innovazione in campo agricolo. Il progetto punta a favorire lo scambio tra istituzioni, università e comunità internazionali.
Il FAO MuNe si ispira ai quattro pilastri del programma “Better Production, Better Nutrition, Better Environment, Better Life”, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
La cerimonia inaugurale è stata presieduta dal Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, e dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, segnando l’avvio di uno spazio concepito come rete globale per la conoscenza e la cooperazione nel settore agroalimentare.
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Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.