Una promessa e una sfida, in una delle piazze più magiche della città.

Pagana, ma religione. Perciò La Bistecca - Osteria Fiorentina, con la sua vista privilegiata su Piazza della Repubblica nel cuore della storia fiorentina, è una promessa, una sfida, un atto di fede. Prima di tutto in se stessi e nella voglia di mettersi in gioco con la massima professionalità, puntando assolutamente verso l'alto. Ma anche un atto di fede nelle materie prime di altissima qualità, a partire dalle carni rigorosamente fresche e certificate, base di partenza per poter osare nell'onomastica e nei fatti. 

La location, al centro della storia della città


La Bistecca - Osteria Fiorentina si trova in Piazza della Repubblica, centro di Firenze sin dall'epoca romana. La Colonna dell'Abbondanza segnava l'incontro fra il Cardo e il Decumano e si apriva il grande foro. Mangiare nel dehors di questo ristorante vuol dire guardare la piazza dal lato Sud, con l'arcone sulla sinistra, gli storici caffé di fronte e l'eclettico Hotel Savoy sulla destra.

La sala interna e la cella di frollatura


Interessante anche il design della sala interna, dove dominano legno, pietra, vini. Sulla grande parete in fondo è stato realizzato un mosaico con centinaia di tappi delle bottiglie di vino, casse di legno e pietra, a ricordare il colore, l'essenza della terra toscana. Tutt'intorno foto di vini con il loro terreno sullo sfondo e quadri con suggestioni territoriali. In progetto c'è inoltre la realizzazione di una cella mobile per la frollatura delle carni di tutti i ristoranti della proprietà.

Chianina IGP, una regina in buona... compagnia


Chiamare un ristorante La Bistecca - Osteria Fiorentina è dunque una sfida e una promessa. Ma qui le sfide non fanno paura, anzi. Per vincerla, i titolari portano a tavola carne delle migliori razze e dei marchi più prestigiosi. La Chianina IGP della Val di Chiana, naturalmente. Ma anche Black Angus irlandese, Sashi finlandese, Rubia Gallega spagnola, Kobe Italiana. Fra le lombate, la scelta spazia dalla marezzata Maremmana, alle altrettanto note Charolais e Limousine.

Non solo bistecca: pasta fresca e altre specialità


Se vai a La Bistecca - Osteria Fiorentina, è facile che ordini carne alla griglia. Ma il menu non si ferma certo a sua maestà e affini. Il focus è sulle ricette della tradizione toscana, dalle pappardelle al ragù di cinghiale alle tagliatelle ai funghi porcini, dall'ossobuco alla Fiorentina al peposo alla Chiantigiana. Per chi preferisce evitare la carne, ma non la piacevole compagnia, ribollita, pappa al pomodoro, risotto zucca e burrata sono validissime scelte, oltre alle già citate tagliatelle.

La carta dei vini fotografa le eccellenze toscane


La cantina non poteva che fotografare la qualità e l'eccellenza delle produzioni toscane. Il segmento dei vini rossi va dall'IGP della casa al Pino Noir "Black Folonari" e al Villa Antinori "Antinori". Per la linea "Chianti Classico Gallo Nero" ci si sposta su un orizzonte che va dalla Collezione privata Eluert Kamami, premio 3 bicchieri Gambero Rosso, al Riserva Badia a Passignano "Antinori". Ruffino e Nipozzano Riserva "Frescobaldi" dettano legge tra i Chianti Rufina.

Ampia la scelta fra i rossi di Bolgheri, dalla Collezione privata Alessandro Bigi al Guado al Tasso di Antinori, altrettanto dicasi per i rossi di Montalcino, dalla Collezione privata Eluert Kamami al Brunello di Montalcino “Biondi Santi”. Non mancano celebri etichette del nord Italia, dal Barbaresco al Barolo passando per l'Amarone della Valpolicella, e naturalmente i Super Tuscan come il Modus di Ruffino, il Sassicaia, l'Ornellaia e il pregiatissimo Masseto. A chi cerca alternative, la carta dei bianchi e dei rosé sa raccontare argomenti interessanti, dalla grandi firme, al pari di quelle di bollicine, champagne e grappe.

Lo staff e il tavolo migliore


La Bistecca - Osteria Fiorentina è aperto dal maggio 2019 e con il tempo ha saputo conquistare sia l'attenzione dei turisti, sia dei più abituali frequentatori della piazza. Ad accogliere gli ospiti sono il responsabile Albano, esperto e divulgatore di carni e di vini, il vicedirettore Drilon e l'esperto cameriere Antonio, da anni impegnato nel settore della ristorazione. In cucina, invece, Taulant ha fatto suoi i “segreti” della tradizione per restituirli intatti a chi si siede ai tavoli de “La Bistecca”. Ah, a proposito: i tavoli con la vista migliore sono il 19, il 29 e il 45. Non è un locale da grandi tavolate, massimo due o quattro persone, ma – ça va sans dire - questo è più un posto da pranzo o cenetta romantici, che da goliardiche tavolate post calcetto. Con tutto il rispetto, sia per le tavolate sia per il calcetto.


 

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