Dal buffet con isole tematiche alla pista da ballo: da Cibum il Capodanno romano che unisce generazioni

Il Gran Gala di Capodanno del Cibum si presenta come una lunga traversata dentro un rituale collettivo che la periferia romana conosce e frequenta.
L’ingresso scorre ordinato, tra tavoli già apparecchiati e il movimento continuo del personale che regola gli ultimi dettagli del buffet.
La formula è quella del cenone libero, con postazioni disposte come piccole isole tematiche: il banco del casaro, quello del norcino, l’angolo del pescatore, un’area dedicata ai fritti, un passaggio verso piatti di ispirazione sushi ed etnica. 

La musica dal vivo accompagna con un tono morbido fino a quando la serata entra nella sua seconda fase, intorno alle 23:30, la consolle prende in mano la sala e il club assume un’altra dinamica: la pista si apre, l’atmosfera diventa più compatta e tutti iniziano a ballare.
A mezzanotte arriva anche il brindisi con prosecco, seguito dal tradizionale cotechino con lenticchie, che riporta tutti in una dimensione più domestica, anche in un contesto collettivo.